Bilancia commerciale luglio 2010

In base ai dati diffusi dall’Istat a luglio 2010 la bilancia commerciale ha segnato un surplus di 1,8 miliardi di euro, in peggioramento rispetto ai 3,6 miliardi registrati nello stesso mese dello scorso anno.

Nel periodo in esame, in particolare, è stato registrato un incremento tendenziale delle esportazioni del 12,2% (+16,7% nel mercato non comunitario e +8,9% nel mercato Ue) e un aumento delle importazioni del 21% (+32,3% nel mercato non comunitario e +12,2% nel mercato Ue).

Inflazione agosto 2010 in rallentamento

In base ai dati diffusi dall’Istat, ad agosto 2010 c’è stato un lieve rallentamento dell’inflazione riconducibile soprattutto ad una flessione congiunturale dei prezzi dei beni energetici e all’attenuazione del rialzo dei prezzi nel settore dei servizi.

Secondo le stime definitive di Istat, in particolare, emerge che l’indice Nic dei prezzi al consumo è salito nel mese appena trascorso dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1,6% su base annua. A luglio, infatti, l’indice dei prezzi al consumo era cresciuto dello 0,4% in termini congiunturali e dell’1,7% in termini tendenziali.

Reddito e investimenti in calo primo trimestre 2010

Secondo quanto diffuso dall’Istat il reddito delle famiglie italiane ha continuato la sua inesorabile discesa anche nel primo trimestre 2010, segnando un -2,6% rispetto allo stesso periodo del 2009.

Tra gennaio e febbraio, in particolare, la propensione al risparmio delle famiglie, ossia il rapporto tra il risparmio lordo e il reddito disponibile, ha raggiunto il valore più basso attestandosi al 13,4%, registrando così un calo di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 1,6 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2009.

Investimenti in Italia in calo nel 2009

In base ai dati raccolti dall’Istat gli investimenti fissi lordi in Italia nel corso dello scorso anno sono diminuiti del 12,1%, registrando così un’ulteriore contrazione rispetto al 2008, quando il calo si era attestato al 4,0% dopo la crescita dell’1,7% del 2007. E’ evidente, dunque, che la riduzione degli investimenti è una conseguenza della crisi economica e finanziaria iniziata nella seconda metà del 2008.

Sia nel 2008 che nel 2009 la riduzione degli investimenti ha riguardato tutti i settori dell’economia, in particolare per l’industria è stato registrato un calo del 14,9% nel 2009 e del 4,1% nel 2008 mentre nei servizi la contrazione è stata del 10,6% nel 2009 e del 4,0% nel 2008.

Inflazione Italia febbraio 2010

Sono stati resi noti i dati preliminari sull’inflazione in Italia nel mese di febbraio e quello che emerge è che l’inflazione nel secondo mese dell’anno ha leggermente rallentato.

L’Istat ha divulgato i primi dati provvisori che dicono che l’indice Nic dei prezzi al consumo è pari all’1,2% contro l’1,3% registrato nel mese di gennaio.

Sono risultati in disaccordo con le previsioni degli analisti che si attendevano un rialzo dello 0,2% su mese e dell’1,3% su anno, sia per quanto riguarda il Nic che il dato armonizzato.

Nuovo indice Istat nel 2010

istat

Ci sono grandi novità in arrivo per l’Istat a partire dall’anno appena iniziato, infatti come annunciato proprio dal presidente Enrico Giovannini, dal 2010 le statistiche dell’Istat saranno molto più vicine ai cittadini, che da parte loro stanno dimostrando sempre maggiore interesse in questo campo.

Istat sarà interessata da molte modifiche al sistema attuale, partendo dai comunicati stampa, che da 154 diventeranno 184 nell’anno in corso.

Inflazione in crescita nei prossimi mesi

spesa

Secondo quanto previsto dall’Isae durante i primi mesi del 2010 è probabile che si verificherà un aumento dei prezzi, a suggerire questa conclusione è l’andamento dell’indicatore destagionalizzato secondo cui è nei primi mesi che si concentrano usualmente gli adeguamenti per diverse voci dei bilanci delle famiglie.

L’Isae ha inoltre evidenziato come per alcune di queste voci i rincari siano già stati stabiliti, tra queste si cita a titolo esemplificativo un aumento dell’1,4% del canone Rai, un aumento del 2,8% per le tariffe del gas e altri aumenti che seppur sono già stati resi noti non sono ancora stati qualificati, tra questi i pedaggi autostradali e gli ordini professionali.

Bilancia commerciale extra Ue +117 milioni ad ottobre 2009

esportazioni

In base ai dati diffusi dall’Istat ad ottobre 2009 le esportazioni sono calate del 9,1% rispetto al mese di settembre mentre al contrario le importazioni hanno registrato un aumento dell’1,2%.

Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente i flussi commerciali con i paesi extra Ue sono diminuiti del 23,4% per le esportazioni e del 26,1% per le importazioni. Ad ottobre 2009 il saldo commerciale con i paesi extra Ue risulta positivo per 117 milioni di euro, in miglioramento rispetto al deficit di 366 milioni di euro registrato ad ottobre 2008.

Ripresa economica in Italia confermata dall’Istat

logo-istat

Arrivano dall’Istat due conferme per quanto riguarda la ripresa economica nel nostro paese: infatti è stato rilasciato l’Annuario statistico italiano dell’Istat 2009 dove si rileva che il 46,9% degli italiani si ritiene abbastanza o molto soddisfatto della propria situazione economica.

Il 50,6% d’altra parte si dichiara per niente o poco soddisfatto, ma si registrano comunque miglioramenti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando i soddisfatti erano il 41,3%.

Prezzi al consumo ottobre 2009 +0,3%

supermercato

L’Istat ha diffuso i dati provvisori relativi ai prezzi al consumo che nel mese di ottobre sono saliti dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre su base mensile la crescita è stata dello 0,1% a fronte del +0,2% di settembre.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), ossia quello usato in sede europea, ad ottobre è rimasto sostanzialmente invariato allo +0,4% su base annua, mentre su base mensile è aumentato dello 0,5%.

Produzione industriale agosto 2009 +7%

produzione industriale

L’Istat ha diffuso i dati relativi alla produzione industriale che nel mese di agosto è aumentata del 7% rispetto a luglio, raggiungendo così sul piano congiunturale il livello più alto dal 1990 ad oggi. Su base annua, invece, si assiste ad una consistente riduzione visto che rispetto ad agosto 2008 la produzione risulta in calo del 18,3%. Se si esaminano i primi otto mesi dell’anno, invece, la produzione industriale risulta in calo del 21% su base annua.

Decisamente diverse dai dati diffusi dall’Istat sono le previsioni degli economisti indicavano un aumento dello 0,6% su base mensile e un calo del 17,9% su base annua.

Bilancia commerciale extra Ue -969 milioni ad agosto

bilancia commerciale

Dai dati raccolti e diffusi dall’Istat emerge che nel mese di agosto la bilancia commerciale dell’Italia con i Paesi extra europei ha registrato un passivo di 969 milioni di euro, in netto miglioramento quindi rispetto al passivo di 2.091 milioni di euro registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

Nel confronto con il mese di luglio le esportazioni sono calate del 15% e le importazioni dello 0,2% mentre su base annua le esportazioni hanno registrato un -25,2% e le importazioni un -30%.

Istat, vendite al dettaglio -2,6% a luglio 2009

spesa

Durante il mese di luglio le vendite al dettaglio sono calate del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2008 e dello 0,4% rispetto a giugno 2009, un dato alquanto preoccupante non solo perchè si tratta del sesto calo consecutivo ma anche perchè quello registrato a luglio è il calo maggiore registrato da marzo 2009 ad oggi.

Il bilancio generale relativo alle vendite al dettaglio resta quindi negativo e non accenna a migliorare. Negli ultimi sette mesi, infatti, le vendite sono calate del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2008, anche se il calo non si è verificato in maniera omogenea.

Istat, esportazioni in calo del 24,2%

esportazioni

Il primo semestre del 2009 è stato un periodo piuttosto difficile per le esportazioni italiane che hanno subito una flessione piuttosto rilevante, ovvero un calo del 24,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A segnalarlo è stato l’Istat che ha attribuito questo risultato piuttosto preoccupante soprattutto ad una consistente riduzione dei flussi verso i paesi dell’Unione europea che, nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2009, sono calati in totale del 26,9%.