Istat, inflazione in crescita ad agosto

spesa

L’inflazione italiana è tornata a crescere nel mese di agosto in cui, secondo i dati diffusi stamane dall’Istat, l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% su base congiunturale e dello 0,1% su base tendenziale.

Gli aumenti congiunturali più importanti sono stati registrati nel settore dei trasporti in cui c’è stata una crescita dell’1,8% e nel settore relativo alla ricreazione, spettacoli e cultura che è salito dello 0,6%. E’ rimasta praticamente invariata, invece, la situazione relativa ai servizi sanitari, alle spese per la salute e all’istruzione.

Produzione industriale +1% a luglio

produzione industriale

L’avvio della ripresa economica è confermato dai dati Istat sulla produzione industriale che nel mese di luglio è tornata a crescere segnando un aumento dell’1% rispetto a giugno. Un dato questo considerato piuttosto significativo soprattutto in considerazione del fatto che si tratta del primo arresto della caduta produttiva che si è registrato dopo ben 11 mesi consecutivi di calo dell’indice produttivo.

Dai dati diffusi dall’Istat, in particolare, emerge che la variazione congiunturale della media degli ultimi tre mesi è calata dello 0,8% rispetto a quella dei tre mesi precedenti. L’indice grezzo risulta in calo del 17,5% rispetto a luglio 2008, se corretto per gli effetti di calendario il calo è del 18,2%.

Pil italiano -6% nel secondo trimestre 2009

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L’Istat ha da poco comunicato i dati relativi al Pil italiano del secondo trimestre 2009 calcolato su base annua, che arretra del 6%, ottenendo così lo stesso risultato che si era registrato nel primo trimestre dell’anno. In questi casi è bene far notare che il dato del Pil è corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, e questo rappresenta quindi insieme ai primi tre mesi dell’anno in corso, il peggiore risultato dal 1980 ad oggi.

Invece comparando questo trimestre con i primi tre mesi dell’anno abbiamo un calo dello 0,5%, un dato comunque migliore del -2,7% congiunturale del primo trimestre (cifra rivista al ribasso dal -2,6% indicato a giugno).

Biggeri, la fase più grave della crisi è superata

industria

Buone notizie per l’economia italiana arrivano dall’Istat e in particolare dal presidente dell’istituto Luigi Biggeri che, nel corso dell’audizione sul Documento di programmazione economico-finanziaria presso le commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato, ha spiegato che la fase più grave della crisi è ormai superata, anche se i tempi relativi all’uscita definitiva da questa situzione di difficoltà sono ancora piuttosto incerti.

Biggeri, in particolare, ha affermato che durante il mese di Aprile in Italia è stata registrata la prima interruzione del crollo delle attività produttive, un segnale che evidenzia il superamento della fase più intensa della crisi economica ma che allo stesso tempo non consente di stabilire i tempi e l’intensità del recupero.

Esportazioni in calo a maggio 2009

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L’Istat ha diffuso i dati relativi alla bilancia commerciale italiana che durante il mese di maggio 2009 ha registrato un saldo positivo di 1,187 miliardi di euro, un risultato ottimo se confrontato con quello registrato nello stesso mese dello scorso anno quando in cui ci fu un saldo negativo pari a 84 milioni di euro.

Nonostante il dato positivo, tuttavia, le sportazioni sono risultate ancora in calo, a testimonianza del fatto che la situzione di crisi che investe tutto il mondo non è ancora cessata e quindi i paesi stranieri tendono ancora ad importare meno merci dall’estero.

Inflazione a Giugno ai minimi storici

spesa

L’Istat ha comunicato i dati relativi all’inflazione che durante il mese di giugno è scesa a +0,5%, dal +0,9% di maggio, confermando così la stima preliminare. Il tasso di inflazione, quindi, risulta essera ai minimi storici da settembre 1968 quando si attestò al +0,4%. I prezzi su base mensile, invece, sono aumentati dello 0,1%.

A livello congiunturale i contributi più significativi riguardano i trasporti (+0,9%), il settore relativo alla ricreazione, agli spettacoli e alla cultura (+0,6%), mentre per qaunto riguarda le bevande alcoliche, i tabacchi, l’ istruzione, i servizi ricettivi e la ristorazione non c’è stata alcuna variazione rispetto al mese precedente.

Produzione industriale invariata a maggio 2009

produzione industriale

L’Istat ha diffuso i dati relativi alla produzione industriale che durante il mese di maggio non ha subito nè cali nè aumenti rispetto al mese precedente ma è rimasta praticamente invariata. Su base annua, invece, la produzione industriale italiana ha subito una flessione del 22,6% rispetto al 2008.

A maggio, quindi, è rimasto invariato rispetto ad aprile l’indice della produzione industriale destagionalizzato mentre la variazione congiunturale relativa al confronto tra la media degli ultimi tre mesi e quella dei tre mesi precedenti è pari a -6,9%.

Deficit-Pil a livelli record nel primo trimestre 2009

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L’Istat ha comunicato i dati sull’indebitamento delle pubbliche amministrazioni relativi al primo trimestre 2009 e dai quali emerge un innalzamento a livelli record del rapporto deficit-Pil che si attesta al 9,3% contro il 5,7 relativo allo stesso periodo del 2008.

Si tratta del valore più alto mai registato dal 1999, anno in cui l’Istat ha iniziato a raccogliere periodicamente questi dati. Nel primo trimestre dell’anno, ha spiegato l’Istat, le entrate sono diminuite del 2,9%, una riduzione causata soprattutto dalla diminuzione delle imposte dirette e delle imposte indirette, dei contributi sociali e dalla crescita delle altre entrate correnti. Le entrate in conto capitale, invece, hanno registrato un aumento del 24,8% rispetto ai primi tre mesi dell’anno scorso.

Pil -5,9% nel primo trimestre 2009

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Secondo quanto diffuso dall’Istat nel primo trimestre del 2009 il Pil ha subito in Italia un calo del 5,9% su base annua e del 2,4% rispetto al trimestre precedente, il risultato peggiore registrato dal 1980 ad oggi.

L’Italia, tuttavia, non è l’unico paese a soffrire delle conseguenze della crisi economica poichè un calo del prodotto interno lordo è stato registrato anche in Germania con un -3,8%, in Francia con un -1,2%, in Olanda con un -4,5% e in Austria con un -3,6%.

A Gennaio 2009 calano fatturato e ordinativi industriali

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Continuano le brutte notizie sull’andamento dell’economia italiana in relazione ai primi mesi del 2009. Questa volta tocca al settore industriale che sulla base di un’indagine effettuata dall’Istat ha registrato pesanti perdite durante il mese di Gennaio 2009.

Il fatturato del settore industriale, nel dettaglio, risulta calato del 2,1% rispetto a Dicembre 2008 e del 19,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. L’Istat, rendendo nota la notizia, ha sottolineato la drammaticità del dato registrato e ha affermato che un simile calo non si registrava dal 1991.

L’Istat annuncia un calo delle esportazioni e delle importazioni

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Continuano le brutte notizie sul fronte econonomico per quanto riguarda i primi risultati del 2009. Questa volta tocca al ai flussi commerciali da e verso l’Unione Europea in relazione ai quali nel mese di Gennaio si è verificato un fortissimo calo rispetto ai dati registrati nello stesso mese dello scorso anno.

L’Istat, nel dettaglio, ha registrato un calo delle esportazioni del 25,8% precisando che si tratta del dato peggiore registrato dal 1986 ad oggi, mentre per quanto riguarda le importazioni il calo è del 24,1%.

L’Istat conferma il -1% del Pil 2008

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L’Istat ha confermato che il Pil italiano è calato dell’1% nel 2008, un dato che non si registrava dal lontano 1975 e, in ogni caso, il dato peggiore dal 1980, anno in cui l’Istat ha iniziato a raccogliere dati su base statistica.

Nel quarto trimestre 2008, in particolare, il Pil è diminuito dell’1,9% rispetto al trimestre precedente e del 2,9% rispetto al quarto trimestre del 2007.

Il risultato è praticamente disastroso se si pensa che il -1% relativo al 2008 và comparato con il +1,5% del 2007. Un dato così negativo non era stato previsto nanche dall’Istat che ha dovuto rivedere le sue previsioni che indicavano come stima preliminare un calo dello 0,9%.

La Banca d’Italia rivede le sue previsioni relative al Pil 2009

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Nonostante i governi delle principali economie mondiali si siano impegnati a varare numerose misure e abbiano concesso notevoli aiuti ad importanti aziende che si trovano in serie difficoltà, la crisi economica non accenna a placarsi e le sue conseguenze sono sempre più disastrose.

Le brutte notizie in ambito economico, inoltre, sembrano non finire mai. L’ultima di queste, ma solo in ordine di tempo, rispecchia la difficile situazione che sta vivendo l’economia italiana, circostanza che ha indotto la Banca d’Italia a rivedere la sua previsione sul Pil italiano relativo al 2009 modificandola dal -2% al -2,6%.

Pil in calo dell’1%

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Brutte notizie in arrivo dall’Istat che ha comunicato un calo del Prodotto Interno Lordo italiano dell’1% rispetto al 2008. Un risultato decisamente peggiore rispetto alle previsioni dello stesso Istat, che aveva ipotizzato un calo dello 0,9%, e del governo che nel programma di stabilità, invece, aveva prospettato una riduzione dello 0,6%.

Si tratta del dato peggiore mai registrato dal lontano 1975 quando il Pil era calato del 2,1%. Vicini ad un dato simile a quello attuale, invece, si era andati nel 1993 quando era stato registrato un calo dello 0,9%. Questo disastroso risultato, tuttavia, pare essere solo una breve premessa di quello che accadrà nel 2009, anno in cui il governo prevede un calo del Pil pari al 2%.