
Rosso è il colore che contraddistingue i derivati in Usa in questi giorni. A pesare è il greggio, dal momento che il nuovo prezzo del
petrolio, anche se non ha raggiunto i temuti 144 dollari al barile, rimane a quota 142 e non lascia presagire niente di buono per il futuro.
Perdono il Nasdaq (-13,55% nel confronto semestrale) e l’S&P500 future con scadenza a settembre (-12,83% il dato semestrale). Rosso, un rosso sempre più vivo, è anche il colore delle borse europee, che temono un innalzamento del tasso di inflazione dovuto alla corsa del prezzo del petrolio. Londra, nella giornata di ieri, ha fatto registrare un inflessione del 2,57%, stessa percentuale per Madrid e Parigi, mentre Francoforte si è arrestata a quota -2,13%. Delle stesse dimensioni, il calo degli indici italiani.