Aumento di capitale Pierrel rivisto dal CdA

Nel prossimo mese di ottobre del 2012, e precisamente nei giorni 18 e 19, il Consiglio di Amministrazione rispettivamente in prima ed in seconda convocazione ha fissato le date per l’Assemblea degli Azionisti di Pierrel S.p.A..

All’ordine del giorno c’è la proposta di eliminazione del valore nominale dei titoli azionari della società che, quotata in Borsa a Piazza Affari, è attiva nella ricerca clinica e nella produzione farmaceutica. L’eliminazione del valore nominale viene riproposta dopo che questa da parte dell’Assemblea è stata rigettata il 12 novembre del 2011.

Piano Industriale Pierrel 2012-2014 aggiornato

Ottenere una crescita della redditività e dei ricavi in tutte le divisioni a fronte del consolidamento della propria posizione di provider a livello globale nel comparto bio-farmaceutico. Sono questi, in estrema sintesi, gli obiettivi di Pierrel S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel life science e nell’industria farmaceutica.

Il CdA, che nella giornata di ieri ha deliberato per il rinvio dell’approvazione del progetto di bilancio, comunque con una successiva riunione da tenersi entro e non oltre il 5 aprile del 2012, ha inoltre approvato a valere dal 2012 al 2014 i nuovi obiettivi del Piano Industriale.

Aumento di capitale Pierrel interamente sottoscritto

Si è chiusa con un successo pieno, ovverosia con il 100% delle sottoscrizioni, l’operazione di aumento di capitale da 1,47 milioni di euro per Pierrel S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva, tra l’altro, nella produzione farmaceutica e nella ricerca clinica.

Dopo la chiusura dell’offerta in opzione agli azionisti, infatti, tutti i diritti inoptati e riofferti in Borsa sono stati integralmente sottoscritti per un totale di numero 1.470.000 azioni ordinarie di nuove emissione. Questo, in particolare ed in base agli impegni precedentemente assunti, è avvenuto a seguito dell’intervento del socio Fin Posillipo S.p.A. che ha sottoscritto, per un controvalore pari a 535.143 euro, i diritti di opzione che sono rimasti non esercitati.

Caratteristiche aumento di capitale Pierrel

Il periodo di offerta dei diritti di opzione fissato dal 5 dicembre del 2011 al 28 dicembre del 2011 inclusi a fronte di un prezzo di sottoscrizione pari ad un euro per azione.

Sono queste le principali caratteristiche dell’aumento di capitale di Pierrel S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, dopo che il Consiglio di Amministrazione, in forza alla relativa delibera assembleare, ha fissato l’operazione in massimi 1,47 milioni di euro per massime numero 1.470.000 di azioni di nuova emissione al prezzo di sottoscrizione che, come sopra detto, è pari ad 1 euro per azione.

Sbarco in Borsa LinkedIn, avviata la procedura

E’ ormai certo che la quotazione di Facebook non arriverà prima del 2012, ma nel frattempo c’è un altro social network pronto a sbarcare in Borsa. Si tratta di LinkedIn che, dopo aver comunicato l’intenzione di quotarsi in Borsa entro la fine dell’anno, ha avviato le necessarie procedure di natura burocratica presentando domanda alla Sec al fine di collocare in borsa azioni per un ammontare fino a 175 milioni di dollari.

LinkedIn, dunque, è la prima società facente parte del mondo dei social network ad intraprendere il percorso finalizzato alla quotazione a Wall Street.

Titoli con maggiore potenziale di crescita

CorrierEconomia ha ralizzato un sondaggio in cui è stato chiesto a diversi esperti di indicare i titoli più interessanti per i principali settori delle Borse europee, un indagine in cui compaiono anche i titoli di numerose aziende italiane, tra questi Enel tra le utilities, Eni nell’energia, Fiat nel settore automobilistico e Generali in quello assicurativo.

Nel comparto alimentare regina assoluta è Nestlè, anche se Parmalat occupa una buona posizione, nel settore bancario il ruolo di leadership spetta a Hsbc, nel settore dell’Hi-tech si collocano ai primi posti la tedesca Sap e la finlandese Nokia mentre per il settore della telefonia sia fissa che mobile troviamo Telefonica.

Come Investire nelle materie prime

 

Negli ultimi due anni i prezzi del petrolio, dell’oro e delle materie prime sono stati caratterizzati da una notevole volatilità, circostanza che è dipesa soprattutto dall’elevato livello di incertezza sulle condizioni dell’economia mondiale. Se da una parte, infatti, la crisi economica e finanziaria ha fatto calare la domanda da parte dei Paesi sviluppati, dall’altra è continuata la speculazione degli investitori, interessati non alle merci ma all’andamento delle loro quotazioni in Borsa, tra questi primo tra tutti la Cina che anche durante la crisi ha continuato ad acquistare scorte di materie prime.Negli ultimi due anni, in particolare, la speculazione sembra aver preso il sopravvento soprattutto in alcuni mercati come il petrolio, del resto investire sulle materie prime per diversificare i rischi del proprio portafoglio finanziario è una strategia utilizzata già da tempo.

Petrolio quotazioni

barile-petrolio

Il petrolio o anche oro nero è scambiato su due mercati attraverso due indici distinti uno alla borsa di New York e uno alla borsa di Londra, entrambi gli indici sono però di proprietà degli Stati Uniti. Il brent infatti viene scambiato solamente in dollari, ma si vocifera ormai in maniera sempre più insistente che Russia e Iran stiano lavorando per creare un indice azionario non in dollari.

Dettagli quotazione Yoox Group a Piazza Affari

Yoox Group

Come sappiamo, Lunedì 16 Novembre, è iniziata l’avventura di Yoox in Borsa. L’offerta terminerà il 30 Novembre 2009 per poi fare il vero ingresso alla Borsa Italiana Giovedì 3 Dicembre 2009.

Come abbiamo visto nel precedente comunicato le azioni di Yoox Group dovrebbero attestarsi nell’intorno dei 3,6 euro e 4,5 euro, verranno così immesse sul mercato 28 milioni di azioni che offriranno liquidità all’azienda per un valore compreso tra i 22 e 28 milioni di euro a cui andranno tolti i costi di ingresso alla Borsa Italiana.

Prezzo oro registra un nuovo record a 1.090 dollari l’oncia

oro

Il prezzo dell’oro continua a salire senza sosta raggiungendo oggi un nuovo record sul mercato di Londra dove ha toccato quota 1.090 dollari l’oncia, all’indomani di un’altro record, quello raggiunto nel corso della giornata di ieri quando il prezzo è arrivato a 1087,8 dollari l’oncia dopo che è stata diffusa la notizia della vendita da parte del Fondo Monetario Internazionale di 200 tonnellate di oro all’India per una cifra che si aggira intorno ai 6,7 miliardi di dollari.

Anche in questo caso si è ipotizzato che la questione avesse a che fare con la debolezza del dollaro e che quindi gli asiatici abbiano deciso di acquistare oro al fine di bilanciare le loro riserve alla luce della scarsa consistenza del dollaro. Secondo gli esperti la mossa dell’India potrebbe essere imitata anche da altri governi, interessati a tutelare le proprie riserve convertendo parte di esse in oro.

Borsa Italiana in tempo reale

borsa italiana

In passato abbiamo già avuto modo di descrivere il metodo più efficace per osservare le quotazioni dei futures in tempo reale, oltre che alle quotazioni delle valute in tempo reale e della borsa in tempo reale. Da oggi anche noi siamo in grado di offrire tutte le quotazioni in tempo quasi reale (con uno scarto di 20 minuti) dalla Borsa Italiana.

Come potete vedere le quotazioni sono semplici da osservare grazie anche alla possibilità di eseguire un filtro di ricerca per gli indici ETF, ETC, FTSE ed FTSE MIB. Nella tabella inoltre avrete la possibilità di filtrare la ricerca a seconda del simbolo del titolo azionario, del nome, vedere l’ordinamento dei maggiormente scambiati e la variazione maggiore.

Previsioni quotazione oro 2010

lingotto di oro

Aggiornamento: analisi del prezzo dell’oro.

Nell’ultima seduta il prezzo dell’oro ha toccato il suo massimo storico arrivando a sfiorare, nella quotazione in dollari, i 1070 dollari l’oncia. Nella seduta dell’8 di ottobre il prezzo dell’oro ha raggiunto il suo massimo storico, per poi salire ancora nella giornata di ieri.

E’ chiaro che una simile quotazione si rispecchia nell’andamento del dollaro che continua nella fase di discesa arrivando a toccare 1,48 dollaro nei confronti dell’euro quotazione che non si verificava da agosto 2008.

La borsa americana si riprende dalla crisi

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La propensione al rischio è stata alle stelle nelle giornata di ieri come non si vedeva da parecchie settimane. La borsa Usa ha visto un rialzo notevole con un S&P500 che è salito del 6.37% e pesando sulle quotazioni di dollaro e Yen che hanno risentito negativamente alle buone notizie provenienti da Citigroup che ha fornito dati di bilancio positivi per la prima volta da circa 2 anni.

Il Governatore Bernanke ha inoltre assicurato che la Fed fornirà alle banche tutto il capitale necessario a superare questa crisi con lo scopo di aiutare il sistema finanziario e ha richiesto un intervento che dovrà evitare il riproporsi di tali situazioni in futuro.

Dollaro in salita continua, Euro critico

dollaro

Il dollaro ha vissuto un’altra settimana di rialzi in un trend che continua ad essere ascendente e il DXY continua a confermare il trend in salita per il biglietto verde. La permanenza al di sopra di 88 dovrebbe confermare il trend rialzista del dollaro nei prossimi giorni.

Tra i dati che verranno pubblicati questa settimana ci saranno i dati delle vendite al dettaglio che saranno negativi per l’ennesima volta anche in virtù dei dati della disoccupazione pubblicati venerdì passato. Tutti I settori sono in una pesante fase di contrazione e il settore auto dovrebbe essere quello maggiormente sotto pressione. Vedremo quali saranno le reazioni del mercato azionario e questo potrebbe avere delle influenze sulle quotazioni del dollaro.