
Nonostante questo, però, il titolo ha fatto registrare, in chiusura, un flessione dell’0,89% a quota 4,9100 euro.
Nonostante questo, però, il titolo ha fatto registrare, in chiusura, un flessione dell’0,89% a quota 4,9100 euro.
Anche per il settore delle costruzioni è stato registrato un lieve miglioramento, anche se i livelli restano ancora troppo bassi, soprattutto per via del deterioramento dei prezzi di vendita, un problema presente in modo particolare in tutte le aree geografiche in cui opera l’azienda italiana.
Contestualmente alla diffusione dei risultati la società ha anche annunciato che la buona performance registrata nelle prime settimane estive permette di collocare i risultati attesi per l’esercizio 2010 nella parte alta della guidance, che prevede ricavi consolidati a 6.025 milioni e un Ebitda a 635 milioni, con investimenti per circa 250 milioni.
Contestualmente alla diffusione dei risultati i vertici di Mediaset si sono detti ottimista per i prossimi mesi, soprattutto per quanto riguarda i proventi derivanti dagli investimenti pubblicitari, dove per il quarto trimestre dell’anno si prevede un rialzo del trend compreso tra il 4 e il 5%.
Il gruppo è riuscito a ridurre le perdite soprattutto grazie ad un efficiente taglio dei costi che rientra nel piano di interventi attivato al’inizio della crisi economica e che nel periodo in questione ha generato benefici per 37,2 milioni di euro. Se si considerano solo i dati relativi al secondo trimestre, in particolare, è stato registrato un ritorno all’utile, pari a 21 milioni di euro.
Superiore alle attese anche il fatturato, cresciuto a 29,05 miliardi di euro rispetto ai 28,55 miliardi previsti. Se si considera solo il secondo trimestre, in particolare, i profitti sono aumentati a 2,12 miliardi di euro contro gli 1,83 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, mentre le vendite sono cresciute del 9% a 15,12 miliardi di euro.
In particolare, la divisione Dada.net, dedicata ai servizi di digital music, entertainment, community e gaming on-line usufruibili via web e mobile, ha inciso sul fatturato semestrale per il 46% mentre la divisione Dada.pro, dedicata ai servizi professionali per la pubblicità in rete, ha contribuito al fatturato per il 54%.
Nei primi sei mesi dell’anno i costi operativi si sono attestati a 192 milioni, in crescita di circa 31 milioni. La situazione patrimoniale al 30 giugno è risultata essere pari a 2,506 miliardi dai 2,501 miliardi di euro del 31 dicembre 2009, mentre l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 4,261 miliardi, in crescita di 503,6 milioni.
A comunicarlo è stata la stessa società mediante una nota diffusa al termine dell’analisi dei conti da parte del Consiglio di amministrazione, nella quale è stato anche spiegato che il calo dei margini operativi è stato causato soprattutto dalla contrazione dei margini unitari di vendita, dalla riduzione delle produzioni idroelettriche e dalla scadenza di alcuni incentivi e convenzioni.