Prezzo petrolio in rialzo del 3,1%

Nella giornata di ieri si è notevolmente rafforzato il prezzo del petrolio, in particolare il future sul Crude con scadenza gennaio, che ha chiuso la seduta segnando un rialzo pari al 3,1% a quota 86,75 dollari al barile.

Con questo grande guadagno in una sola seduta, il petrolio ha messo a segno il più grande rialzo da più di due mesi ad oggi, questo grazie soprattutto ai dati macroeconomici arrivati dalla Cina e dagli USA, molto positivi per l’oro nero.

Cina e Usa sono ovviamente i due maggiori consumatori mondiali di petrolio, e dati macroeconomici positivi non possono che spingere le quotazioni del petrolio al rialzo.

L’indice relativo all’attività manifatturiera della Cina è cresciuto nel mese di novembre ai livelli massimi da sette mesi a questa parte mentre negli Stati Uniti nel mese di novembre il settore privato ha creato molti più posti di lavoro rispetto a quanto previsto dagli economisti.

Anche la crisi del debito sovrano, in particolare legata alla situazione poco felice in Irlanda, è passata così in secondo piano.

Come conseguenza il dollaro si è indebolito, ed anche questo fattore ha contribuito a rafforzare maggiormente il petrolio.

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