Auto, anche Mazda costretta al declino

logo della casa automobilistica giapponese mazda

La crisi del mercato automobilistico giapponese ha colpito anche Mazda. La società, per un terzo posseduta dalla Ford Motor, ha subito un forte calo nel valore dei propri titoli azionari a causa della pubblicazione dei nuovi risultati sulle vendite, decisamente in declino su quasi tutti i principali mercati internazionali.

I titoli societari hanno di conseguenza lasciato sul terreno della Borsa il 12%, per un calo che è rappresentativo del peggior passo indietro da quel purtroppo noto settembre 2001.

John De Mol, il papà del Grande Fratello

john de mol il proprietario di Endemol

La rivista di alta finanza Forbes di proprietà del cantante Bono degli U2 nel 2000 lo ha inserito nella classifica dei 500 uomini più ricchi del pianeta.

Stiamo parlando di Johannes Hendrikus Hubert de Mol, meglio conosciuo come John De Mol (traduzione scherzosa: Giovanni La Talpa). Nato in una piccola cittadina a qualche kilometro da Amsterdam, John de Mol a 24 anni comincia a muovere i primi passi nell’ambiente dell’imprenditoria fondando nel 1979 la John de Mol Production.

Finmeccanica, il futuro non fa paura

finmeccanica, azienda italiana di classe

Dimostrando una fiducia impeccabile sulle proprie potenzialità, Finmeccanica ha annunciato di voler mantenere invariati gli obiettivi finanziari 2008.

La notizia non sarebbe stata sorprendente qualora l’azienda aerospaziale stesse attraversando un periodo ordinario. Ma in un clima di discreta tensione quale quello attuale, il comunicato di Finmeccanica ha un indubbio effetto rasserenante.

Hollywood, nuovi investimenti per oltre mezzo miliardo

cartello di hollywood

Nonostante la forte crisi che sta contraddistinguendo la quasi totalità dei settori dell’economia statunitense, a Hollywood stanno per arrivare nuovi e ingenti investimenti.

E’ infatti di poche ore fa l’annuncio che Walt Disney, la Cinemark, la AMC Entertainment e Regal Entertainment avrebbero concluso un’intesa per impiegare oltre 500 milioni di dollari al fine di migliorare le capacità di produzione di film digitali.

Il Senato USA approva il piano di salvataggio

mazzo di dollari

Dopo il rifiuto di lunedì scorso, quando Bush aveva presentato al governo americano un piano da 700 miliardi di dollari per tentare di salvare l’economia americana e mondiale, nella votazione di ieri il governo ha approvato, con 75 voti a favore e 24 contrari, il piano di salvataggio.

A favore del piano proposto dall’amministrazione Bush si sono espressi anche il candidato democratico alla Casa Bianca, Barack Obama, il suo vice Joe Biden, e il rivale alla presidenza repubblicano John McCain.

Carte di credito, prossima tempesta

carta di credito con sistema di protezione

La fragile crisi finanziaria degli Stati Uniti rischia di avere delle gravi ripercussioni anche sul settore delle carte di credito. Secondo alcuni osservatori finanziari, infatti, le carte di credito saranno il prossimo settore ad essere nell’occhio del ciclone.

La Innovest StrategicValue Advisors, una società di ricerca americana, ha valutato che, per l’anno 2009, le banche statunitensi saranno costrette a svalutare oltre 18 miliardi di euro in conti di carte di credito insolventi nel primo trimestre, mentre a fine anno si giungerà a un preoccupante 96 miliardi di dollari, oltre il doppio rispetto al 2008.

Morgan Stanley taglia, e Apple scivola

grafico apple negli ultimi 5 giorni

Morgan Stanley ha giocato un brutto scherzo alla Apple. La società di analisi ha infatti diramato una nuova valutazione della compagnia quotata al Nasdaq, tagliando il target price sulla scia della riduzione prevista nella crescita dei profitti.

Il declino nelle previsioni di Morgan Stanley, pari al 35% rispetto alla precedente previsione, ha trascinato al ribasso i titoli Apple, che hanno toccato i 105 dollari dopo una discesa verticale di quasi il 18%.

UBS, tagli per 1.900 dipendenti

facciata della banca europea ubs

Dopo lo snellimento di hsbc, una delle principali banche europee, UBS, secondo fonti vicine ai vertici societari starebbe valutando un taglio del numero dei propri dipendenti nella misura di 1.900 unità.

La banca, che tra l’altro dovrebbe confermare ufficialmente la notizia entro breve, avrebbe tuttavia l’intenzione di “ritoccare” la sola divisione dell’investment banking e banking online, i cui impiegati complessivi sono circa 20.000. Ovvio che una riduzione di quasi il 10%, se tale sarà la scelta di UBS, non può che essere definita come un decremento piuttosto radicale.

Piazza Affari altalenante per le banche

borsa italiana spa vista di fronte

La seduta di ieri per Piazza Affari è stata alquanto altalenante e ricca di sorprese, soprattutto per gli istituti bancari.

Dopo aver perso quasi il 25%, Unicredit ha avuto una incredibile ripresa nonostante il brutto inizio, facendo registrare un ottimo +11% durante il pomeriggio, quando in mattinata il titolo era stato sospeso per eccesso di ribasso. La ripresa del titolo sarebbe da collegarsi alla notizia dell’entrata in vigore della legge che vieta le vendite allo scoperto senza delle precise garanzie.

Forse non abbiamo ancora toccato il fondo

ecco il setato degli stati uniti visto dall\'esterno

La fase che i mercati azionari di tutto il mondo stanno attraversando è caratterizzata da una grande incertezza e volatilità.

Gli Stati Uniti stanno facendo il possibile per rimettere in piedi una situazione che appare alquanto disastrata. Ma cè chi crede che il peggio non sia ancora arrivato.

Ryanair, la storia di una compagnia di successo

un aereo ryanair in fase di atterraggio

Tutto nasce nel 1985, quando Tony Ryan crea, nel suo paese natale ovvero l’Irlanda, una compagnia aerea minuscola con 25 dipendenti e una sterlina di capitale. Detta così sembra ridicolo, ma è tutto vero.

Alla sua morte l’imprenditore scaltro, lascia tutto ai figli, regalando così una compagnia aerea che nel 2007 contava ben 4800 collaboratori con un valore di 1,2 miliardi di euro.

Il merito del successo della compagnia aerea low cost più famosa in Europa e forse nel Mondo non è solo del suo fondatore, ma del suo amministratore delegato, Michael O’ Leary, chiamato dallo stesso Tony Ryan nel 1994 per cercare di sollevare la compagnia da fallimento certo.

Nuova giornata negativa per Unicredit

logo della banca italiana unicredit

Dopo aver registrato, negli ultimi due giorni, una perdita di oltre 20 punti percentuali, scendendo al prezzo di 2,55 euro ad azione, Unicredit informa i mercati che “il 23 settembre scorso il consiglio di amministrazione ha approvato un progetto per conferire una parte del proprio portafoglio immobiliare in un fondo chiuso immobiliare.

È previsto che tale transazione, che dovrebbe completarsi entro il 2008, generi più di 15 punti base (0,15%) di core tier 1″.

Credit Suisse non ha fiducia in Renault

logo della credit suisse

Il settore auto europeo è in crisi, non vi è dubbio. Tuttavia gli analisti sono lontani dal far un fascio omogeneo dei diversi attori del mercato.

E così Credit Suisse, in una delle sue ultime valutazioni, ha deciso di premiare il produttore tedesco BMW (sollevando i suoi titoli da “underperform” a “outperform”) ed ha invece punito i francesi di Renault, per i quali il cambio di rating è stato inverso (da “outperform” a “underperform”).

Giappone, ancora in forte calo il mercato auto

logo della toyotaIl mercato auto giapponese continua il suo periodo di forte sofferenza: Toyota e Honda, due tra le principali case produttrici della nazione, hanno infatti annunciato un’ulteriore riduzione della propria produzione, al fine di poter incontrare senza eccessivi surplus la domanda statunitense, in forte diminuzione.