
Il gruppo bancario ha fatto sapere che nelle sedute consiliari si è deciso di emettere al massimo 262.580.944 azioni ordinarie di nuova emissione del valore nominale di Euro 2,50 ognuna.
Il gruppo bancario ha fatto sapere che nelle sedute consiliari si è deciso di emettere al massimo 262.580.944 azioni ordinarie di nuova emissione del valore nominale di Euro 2,50 ognuna.
Marco Siracusano, responsabile Marketing Privati di Intesa Sanpaolo, nel corso di un’intervista ha spiegato che la decisione di entrare nel mercato dell’Rc auto è stata dettata dalla volontà di offrire ai propri clienti nuove proposte che riguardano diversi ambiti mediante l’introduzione di nuovi prodotti altamente innovativi.
Intermonte ha fatto sapere di aver assegnato al titolo Unicredit un target price di 2,25 euro per azione leggermente superiore a quello assegnato da Equita, ovvero 2,1 euro per azione, giudicando quello di Unicredit un titolo da tenere in portafoglio.
Rbs ha emesso un giudizio severo sulla banca italiana, comunicando che il peggio è passato però potrebbero pesare ancora i rischi legati ai debiti sovrani.
Secondo le indiscrezioni pubblicate dal quotidiano statunitense, l’intenzione è quella di sottrarre le attività dell’investment banking alla costante pressione delle autorità di regolamentazione elvetiche, soprattutto per quanto riguarda le regole della Banca centrale svizzera e della Finma, ossia l’organismo di vigilanza dei mercati finanziari svizzeri.
Rispetto al prezzo di chiusura di venerdì scorso alla Borsa di Francoforte, si tratta di uno sconto del 45%. L’operazione avrà un valore totale di circa 5,3 miliardi di euro.
I diritti di opzione potranno quindi essere esercitati a partire da lunedì prossimo e potranno essere negoziati in Borsa dal 23 maggio al 3 giugno.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, il Core Tier 1 a fine marzo è rimasto stabile al 6,94%, un dato che non tiene però conto del già annunciato aumento di capitale Ubi Banca e degli eventuali benefici derivanti dall’eventuale conversione del prestito convertibile. Il Tier 1 si è attestato al 7,45%, mentre il Total capital ratio all’11,12%.
Come indicato dalla stessa banca, il contributo di Banca Italease è stato negativo per 20,8 milioni di euro. È calato del 6,6% il margine di interesse, a quota 445,7 milioni.
Le previsioni degli analisti erano comunque inferiori, a quota 620 milioni. I proventi operativi netti sono risultati pari a 4,2 miliardi, in calo dello 0,9% rispetto ai€4,24 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso.
Nel trimestre gennaio/marzo 2011 è raddoppiato l’utile netto, passato da 84 milioni a 156 milioni di euro, anche oltre i 140 milioni previsti dal consenso.
I dettagli dell’operazione di ricapitalizzazione, che avverrà mediante l’emissione di nuove azioni che saranno offerte in opzione ai soci, non sono ancora stati resi noti, tuttavia secondo le prime indiscrezioni l’aumento di capitale dovrebbe partire il 23 maggio.
A spingere al rialzo la quotazione è soprattutto la crescita del 6,4% dell’utile netto, che ha raggiunto quota 20 milioni di euro. La crescita dell’utile è stata definita dall’amministratore delegato Giorgio Girelli un risultato molto positivo perchè evidenzia un incremento delle voci di ricavo ricorrente, soprattutto alla luce dell’incremento delle commissioni di gestione e della redditività , nonchè della contrazione dei costi operativi.
La perdita della banca britannica nel primo trimestre 2011 è aumentata dai 248 milioni di sterline dello stesso periodo dell’anno scorso sino a quota 528 milioni.