
Soluzioni contro il fallimento della Grecia

E’ stato deliberato inoltre che saranno emesse 18 nuove azioni ordinarie ogni 25 azioni (ordinarie, privilegiate o di risparmio) possedute.
Come annunciato dalla stessa banca, tra il 23 maggio e il 20 giugno sono stati esercitati 12.756.471.903 diritti di opzione e sottoscritte in totale 3.644.706.258 azioni, pari al 99,80% del totale delle azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a 4,98 miliardi di euro.
Il neo direttore di BPM Enzo Chiesa ha fatto sapere di essere estremamente sereno e di avere tra le mani un istituto in ottime condizioni, riguardo ai risultati di bilancio, Enzo Chiesa ha aggiunto che i conti aggiornati al 30 giugno 2011 saranno in linea con quelli registrati nel primo trimestre dell’anno per i quali sono già stati comunicati e resi noto i numeri.
Gli analisti di Banca Leonardo fissano il prezzo obiettivi di Ubi Banca a quota 5,10 euro, mentre il titolo Ubi ha chiuso ieri in borsa a 4,29 euro per azione.
Il rialzo potenziale fino al target espresso da Banca Leonardo sarebbe di circa il 20%.
Lo stesso Dieter Rampl, presidente di Unicredit e vice-presidente di Mediobanca, ha confermato che inizieranno i colloqui entro le prossime due settimane, dunque si vedrà come procedere.
Proprio nelle ultime settimane il titolo ha subito un forte calo, scendendo fino a quota 1,648.
I moltissimi aumenti di capitale delle banche, tutti concentrati nello stesso periodo, hanno praticamente fatto esplodere la situazione.
Ieri a Milano Ubi Banca, in fase di aumento di capitale, ha perso il 3,3%, Mps ha perso il 3,1%, Bpm il 2,7%, Intesa Sanpaolo l’1,3%, Mediobanca l’1,7% ed Unicredit l’1,9%.
Nonostante questo ottimo giudizio di Exane, ieri a Piazza Affari il titolo di Intesa ha chiuso in calo dell’1,32% a quota 1,789 euro per azione.
Il CdA ha licenziato le controdeduzioni e adesso Bpm ha 180 giorni dalla scadenza del del 13 giugno per effettuare i propri controlli.
Già in un primo momento Bpm aveva deciso di rispondere con la convocazione di un’assemblea per un aumento di capitale fino a 1,2 miliardi, l’aggiornamento del piano industriale e l’aumento delle deleghe per il voto in assemblea fino a 5.
L’annuncio è arrivato al termine della riunione dell’assemblea straordinaria tenuta oggi e che con il voto favorevole della maggioranza dei presenti ha dato il via libera all’operazione di ricapitalizzazione da 2,471 miliardi, di cui 2 miliardi riguarderanno l’emissione di azioni ordinarie e 471 milioni di euro il riacquisto di titoli fresh 2003.
Come indicato da Bernstein, il titolo Intesa Sanpaolo ha fatto registrare dallo scorso anno una debole performance.
Il numero uno di Banca Intesa Sanpaolo, fa sapere che nel piano industriale 2011-2015, presentato pubblicamente nei giorni scorsi non sono presenti voci che potrebbero far pensare a tagli così importanti.