
Nel dettaglio, il 2012 si chiude con un fatturato che, a 23,27 milioni di euro, è cresciuto rispetto ai 22,7 milioni di euro al 31 dicembre del 2011. Bene anche l’Ebitda, che passa da 0,28 milioni di euro a 1,14 milioni di euro, e l’Ebit che segna un’inversione passando da un valore negativo di 0,668 milioni di euro al 31 dicembre del 2011 ai +0,30 milioni di euro al 31 dicembre del 2012.


A Piazza Affari è in atto una vera e propria cura dimagrante. I management di grandi e medie aziende quotate alla borsa di Milano sono costretti a tagliare sempre più le cedole, deludendo gli azionisti più stabili e allontanando potenziali investitori dai titoli azionari, già di gran lunga caratterizzati da quotazioni depresse e in certi casi non lontane dai minimi di sempre. La stagione dei dividendi si preannuncia molto magra. Tra aprile, maggio e giugno a grandi e piccoli azionisti saranno distribuiti dividendi per 13,8 miliardi di euro.
Era molto atteso il bilancio di Banca Monte dei Paschi di Siena, l’ultima delle big del credito italiano a pubblicare i risultati relativi all’esercizio 2012. La banca senese, scossa dallo scandalo dei derivati esploso sul finire di gennaio, ha pubblicato un bilancio inferiore alle attese con una perdita netta 2012 a 3,17 miliardi di euro, provocata soprattutto dalle pesanti svalutazioni per circa 1,6 miliardi di euro (1,5 miliardi avviamenti e 110 milioni beni intangibili). A Piazza Affari il titolo Banca Mps ha chiuso ieri in perfetta parità a 0,185 euro.

Prelios ha dato il via libera al piano di rilancio. Il consiglio di amministrazione del gruppo immobiliare ha approvato l’operazione straordinaria finalizzata al rafforzamento patrimoniale, al riequilibrio finanziario e al rilancio sul piano industriale. In primis è stato approvato un aumento di capitale da 185 milioni di euro, ma anche l’ingresso di un nuovo partner industriale che sarà Feidos 11 di Massimo Caputi che assumerà un ruolo di responsabilità e di sviluppo. Ieri il titolo Prelios ha chiuso la seduta di borsa con un calo dell’1,72% a 0,081 euro.

Come già preannunciato lo scorso 11 marzo in occasione della presentazione dei dati preliminari relativi al bilancio d’esercizio 2012, il consiglio di amministrazione di Impregilo ha dato il via libera al maxi-dividendo 2012 per un ammontare complessivo che supera i 600 milioni di euro. L’assemblea degli azionisti è convocata per il prossimo 30 aprile. In quell’occasione il cda del general contractor proporrà la distribuzione di un dividendo di 1,49 euro per le azioni ordinarie e di 1,594 euro per le azioni di risparmio.
La stagione delle trimestrali del settore bancario italiano ha fattto emergere problemi già noti e ancora lontani da una definitiva risoluzione, in particolare le rettifiche sui crediti a rischio che hanno avuto un impatto negativo sulla maggior parte dei bilanci delle banche. Non tutti i bilanci si sono tinti di rosso ma, considerando le prime dieci banche italiane (manca solo Mps, ma si può fare riferimento alle stime di consenso), viene evidenziato un passivo da un miliardo di euro. Nel 2011 le perdite nette erano state di 26,2 miliardi di euro.

I numeri del 2012 hanno evidenziato il forte tasso di crescita di Salvatore Ferragamo, che beneficia della sua forte diversificazione geografica e della presenza in paesi emergenti ad alto potenziale. L’utile netto del gruppo è cresciuto del 30% rispetto a dodici mesi prima a 106 milioni di euro, mentre i ricavi consolidati totali sono aumentati del 17% a 1,153 miliardi di euro. Alla borsa di Milano il titolo Salvatore Ferragamo, quotato con il ticker “SFERâ€, ha perso il 2,07% a 20,78 euro.
Giornata negativa quest’oggi alla borsa di Milano per le azioni Fondiaria-Sai, a seguito della pubblicazione dei risultati di bilancio riferiti all’esercizio 2012. Il titolo FonSai (azioni ordinarie) sta perdendo il 2,37% a 1,278 euro. I risultati del 2012 sono stati inferiori alle stime degli analisti, a causa delle pesanti svalutazioni operate per procedere alla pulizia di bilancio come sollecitato da Bankitalia e Consob. La perdita netta è stata pari a 750 milioni di euro, che si confronta con i 328 milioni di euro stimati invece dagli analisti.
Banca Carige ha chiuso l’esercizio 2012 con una perdita netta consolidata di 63,2 milioni di euro. A pesare sul risultato del gruppo è stato il business delle assicurazioni, mentre Carige Spa ha chiuso il bilancio con un utile netto di 185,7 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto a dodici mesi prima. Carige Assicurazioni, attiva nel ramo danni, ha registrato una perdita di 169 milioni, mentre Carige Vita Nuova (ramo vita) un utile di 18 milioni. La banca ha deciso di non distribuire il dividendo agli azionisti.