
A darne notizia in data odierna, lunedì 2 gennaio del 2012, è stato proprio il colosso aerospaziale italiano che in merito ha emesso un’informativa su quello che è stato l’esito del programma di buyback.


Eni è tra i titoli preferiti con una valutazione di 20,4 euro per azione. Secondo quanto indicato da Banca IMI nella sua analisi la società del cane a sei zampe offre un’interessante valutazione nello scenario macroeconomico base, che si distingue per deboli prospettive di crescita e un calo dei prezzi del petrolio.

Si tratta insomma di una possibile alternativa per il futuro della società , sarebbero addirittura già in corso i contatti con Consob, Isvap e Antitrust per stabilire se l’operazione è fattibile.

Ieri si è riunito il Consiglio generale di Cariverona, il quale ha deciso appunto di sottoscrivere una quota del 3,51% del nuovo aumento di capitale di Unicredit.



Nei giorni scorsi Seat Pagine Gialle aveva annunciato che non pagherà la rata di rimborso e la quota di interessi del debito senior in scadenza a dicembre, per un ammontare totale di 55 milioni di euro, pur avendo disponibilità di risorse.



Le decisioni dei Benetton, che finora hanno mantenuto le distanze da Gavio e Salini, segneranno il risultato finale.

L’aumento di capitale ha l’obiettivo principale di coprire le perdite del 2011, previste su livelli altissimi, a quota 925 milioni di euro. Le nuove azioni saranno offerte il prossimo marzo ai soci con uno sconto di circa il 40%.

La decisione è stata presa a seguito della revisione al ribasso delle stime Eps 2011/2013 di Mps attuata alla luce della revisione al ribasso delle stime di crescita del Pil italiano, che nel 2012 dovrebbe calare dello 0,8%, e delle previsioni che vedono un calo del 4% circa dei prestiti alla clientela.

Finmeccanica ha infatti annunciato di essersi aggiudicata nuove commesse per un valore massimo di circa 109 milioni di euro attraverso le controllate DRS Technologies, Ansaldo STS, Alenia Aeronautica e Oto Melara.

Una nuova operazione di ricapitalizzazione da parte di Fondiaria Sai, ricordiamo, nel corso delle ultime settimane è stata più volte auspicata da Mediobanca, tra i principali creditori della compagnia assicurativa, che ha più volte ribadito come le altre alternative fossero inefficaci a risolvere i problemi finanziari della società .