Gli analisti di Unicredit hanno comunicato di aver alzato la raccomandazione sul titolo Eni portandola da "hold" a "buy", confermando al...
La decisione presa dagli esperti della banca italiana si basa sulla performance negativa registrata dal titolo nel corso delle ultime settimane, in particolare la quotazione Eni ha perso nel corso degli ultimi mesi il 14% sottoperformando il settore, per cui Unicredit ritiene che eventuali fattori penalizzanti siano già scontati nell’attuale valutazione del titolo.
Il giudizio positivo arrivato dagli analisti di Unicredit appare in controtendenza rispetto a quello espresso dalla maggior parte delle banche d’affari dopo la diffusione dei dati relativi al primo semestre dell’anno. Solo pochi giorni fa, infatti, Credit Suisse ha tagliato il target price da 21,8 a 19 euro, Goldman Sachs ha tagliato il prezzo obiettivo da 21,6 a 20,6 euro, Société Générale ha rivisto al ribasso il prezzo obiettivo di Eni portandolo da 17,5 euro a 16,2 euro, Unicredit ha tagliato il target price da 19,5 euro a 18 euro e Mediobanca ha ridotto a 22,5 euro il prezzo obiettivo.
[ANALISTI TAGLIANO TARGET PRICE ENI]
Nel corso dei primi sei mesi dell’anno, ricordiamo, Eni ha realizzato un utile in calo del 6% a 3,8 miliardi di euro, un utile netto adjusted in crescita del 4% a 3,63 miliardi e un utile operativo adjusted in crescita dell’8% a 9,1 miliardi di euro. Al 30 giugno 2011 l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 25.978 milioni, ossia in calo di 141 milioni rispetto all’indebitamento registrato al 31 dicembre 2010.
[TRIMESTRALE ENI APRILE GIUGNO 2011]
A Piazza Affari il titolo Eni non beneficia della valutazione positiva arrivata da Unicredit, nel pomeriggio cede infatti oltre tre punti percentuali a 13,26 euro.