Ipotesi di “buy” per Lottomatica se tocca i 14,7

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Lottomatica si appresta a chiudere il 2009 con 10 miliardi di biglietti Gratta & Vinci venduti, nel 2008 erano 9,2 e nel 2003 erano appena 282 milioni. Come sappiamo Lottomatica controllata da quasi il 60% dal Gruppo DeAgostini si è appena aggiudicata la gara che le consente di vendere il prodotto Gratta & Vinci ancora per 9 anni garantendo allo Stato la vendita in oltre 10 mila punti vendita.

In corsa c’erano anche Snai e Sisal quest’ultima in concordato con Poste Italiane intenzionata ad entrare nel business del gioco vista la diminuzione delle spedizioni e proprietaria di ben 14 mila punti vendita gran parte dei quali con orari di apertura e chiusura non conformi alla vendita dei biglietti.

Unicredit contro il muro dei 2,8 euro

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Il titolo Unicredit venerdì è stato suo malgrado protagonista di un crollo incredibile, infatti il titolo ha concluso le contrattazioni perdendo il 4,97% a quota 2,485 euro per azione. Si indebolisce notevolmente dunque il quadro tecnico di breve termine, anche se i fattori che potrebbero mantenere a galla il titolo ci sono.

Infatti la tenuta del supporto grafico a 2,45 euro e il forte ipervenduto potrebbero innescare un veloce recupero con un primo target in area 2,54-2,55 euro e un secondo verso 2,59-2,6 euro.

Fiat fallito attacco a quota 11,5 euro

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Il titolo Fiat nella seduta di venerdì ha tentato l’attacco a quota 11,5 euro, ma questo recupero è stato respinto dalla barriera posta a quota 11,25-11,3 euro.

Gli esperti confermano che il quadro di breve termine rimane contrastato, affermando che il titolo del Lingotto prima di poter mettere a segno un rialzo consistente dovrà superare l’esame di consolidamento intorno a quota 10,8 euro.

Analisi tecnica Fiat nel breve periodo

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Il titolo Fiat nell’ultimo periodo ci aveva abituati ad un ottimo trand rialzista, ma all’uscita del bilancio del terzo trimestre il titolo ha subito in metà mattinata una forte scossa negativa arrivando a perdere diversi punti percentuali per poi risollevarsi nel pomeriggio.

Le vendite erano legate soprattutto alla perdita di stima nei confronti dell’azienda che ha presentato un trimestrale non troppo confortante.

Fiat promossa da Morgan Stanley

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Nella giornata di Mercoledì il consiglio di amministrazione Fiat ha approvato il terzo trimestrale di bilancio e da quel momento il titolo ha iniziato una brusca discesa.

Nella giornata di oggi invece sono arrivati i giudizi da parte della banca americana Morgan Stanley che mantiene il titolo nella modalità Sovrappesare portando il proprio target price a 18 euro. Anche la banca UBS si è voluta esprimere analizzando il titolo e il progetto industriale aumentando il proprio target price a 19 euro peggiorando però il proprio giudizio che diventa neutrale.

Nuovo target price per Engineering di Centrobanca

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Engineering, come vediamo nel grafico, sta registrando negli ultimi 6 mesi delle performance molto interessanti portandosi nella giornata di oggi a 24,57 euro per azione.

I risultati operativi di bilancio sono molto incoraggianti addirittura superiore alle stime. Nel 2009 l’azienda di software chiuderà con un fatturato di 739,1 milioni di euro risultato decisamento buono rispetto alle previsioni di 715 milioni di euro.

Fiat a quota 7 euro secondo Commerzbank

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All’indomani dell’uscita del terzo trimestrale di Fiat che ha deluso le aspettative di molti analisti che si aspettavano una diminuzione sostanziale dell’indebitamento netto dell’azienda che invece è aumentato di 100 milioni di euro rispetto all’anno precedente, sono arrivati pareri discordanti da parte degli istituti bancari e di consulenza agli investimenti.

Se per Morgan Stanley il target price del titolo Fiat è a 25 euro, target decisamente molto ambizioso, per Commerzbank il nuovo target price di Fiat è 7 euro posizionando il proprio giudizio su “Sell” (vendere).

Unicredit test a quota 2,60 euro

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Quella di ieri è stata una giornata molto difficile per il titolo di Unicredit, che in borsa ha lasciato sul campo l’1,65% a quota 2,68 euro per azione, recuperando tuttavia nel finale di seduta da un avvio non propriamente esaltante.

Unicredit era crollato sotto la soglia psicologica dei 2,7 euro e si stata addirittura avvicinando pericolosamente attorno ad un valore di 2,60, che indica il prossimo target in negativo da non raggiungere. Ben lontano dal target price di 3,26 previsto qualche giorno fa.

Tenaris conferma l’up-trend a quota 13,7 euro

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Il titolo Tenaris sta attraversando un ottimo mese, infatti da inizio ottobre si registra una ripresa netta del titolo, che sta rafforzando la sua situazione tecnica, dovuto anche agli investimenti programmati da Tenaris.

Questa salita si è verificata soprattutto a partire da quota 13,2-13,25, superato questo ostacolo il titolo ha potuto viaggiare fino a 13,7, soglia che deve essere superata ora in periodi brevi, per poi stabilizzarsi oltre la soglia psicologica dei 14 euro, passando però prima da una fase intermedia attorno a quota 13,82-13,85 euro.

Fiat tenta il break-out a quota 11,5 euro

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Il titolo Fiat nella giornata di ieri ha provato a mettere a segno un allungo oltre la fatidica soglia di quota 11,45-11,5 euro ma l’attacco è andato male, costringendo il titolo del Lingotto a restare sotto la solida resistenza grafica.

Il titolo del gruppo automobilistico ha chiuso la giornata di contrattazioni in borsa cedendo lo 0,35% a 11,23 euro. Gli esperti prevedono che solo un break-out di 11,5 euro potrebbe fornire a Fiat le basi per effettuare un grosso balzo in avanti con primo target a 11,7-11,75 ed un secondo a 11,95-12 euro.

Nuovo target price per Fastweb

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Fastweb azienda attiva nella telefonia fissa ed internet sta risquotendo ottimi risultati anche grazie al progetto industriale che ha attivato da qui al 2012 che ha previsto anche un’accordo strategico con H3G per poter offrire ai propri utenti anche la trasmissione di telefonia mobile oltre all’accordo cone Mediaset per portare la TV digitale sempre su fibra ottica.

Fiat prosegue il trend rialzista

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Il titolo Fiat sembra veramente scatenato in questi giorni in borsa, ieri ha messo a segno un rialzo improvviso che ha portato le quotazioni del Lingotto a superare la quota di 11,25-13 euro.

Gli esperti assicurano come un break-out in questo momento potrebbe dar vita ad un primo e deciso allungo con il raggiungimento di quota 11,45-15 euro, per poi puntare a quota 11,7-11,75 euro.

Unicredit punta la soglia dei 2,8 euro

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Il titolo Unicredit è in una fase di stallo, con continui attacchi alla soglia dei 2,8 euro ma nella maggioranza dei casi sono attacchi sterili, che si rivelano deleteri per il titolo, proprio come è successo venerdì scorso, anche se l’avvio della seduta odierna fa ben sperare per il titolo.

In chiusura di settimana scorsa Unicredit ha tentato un ulteriore aggancio a quota 2,8 euro, fallito però, anche se gli analisti e gli esperti vedono un quadro di breve periodo per il titolo costruttivo.