Spread BTP-Bund sotto 400 punti dopo asta BOT

Dopo l’esito dell’asta BOT del 27 gennaio 2011, lo spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi è tornato sotto la soglia dei 400 punti, a 398 punti base, un livello che non si toccava ormai dallo scorso settembre.

Il calo del differenziale tra i titoli italiani e quelli tedeschi registrato oggi è dovuto ad un calo del rendimento del buono decennale al di sotto del 6%, a quota 5,86%. Contestualmente, inoltre, il benchmark quinquennale stamane ha registrato il livello minimo intraday del 4,75%.

Spread Btp-Bund sotto i 400 punti

Anche in data odierna continua a restringersi il differenziale di rendimento tra i Btp decennali ed i Bund tedeschi sulla medesima scadenza. In linea con un trend che dura da qualche giorno a questa parte, infatti, nell’intraday oggi lo spread, dopo molte settimane, è nuovamente sceso al di sotto della soglia psicologica dei 400 punti base. In particolare, dopo un massimo intraday a 420, lo spread ha bucato la soglia dei 400 punti per poi risalire al momento in area 409.

Questa tendenza sta contribuendo a restringere la curva dei rendimenti sui titoli di Stato con le scadenze più brevi, così come sono in denaro sul MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., i Btp sulle scadenze oltre i dieci anni.

Previsioni Pil 2012-2013 tagliate dalla Banca Mondiale

La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulla crescita dell’economia globale nel corso dei prossimi due anni a causa dell’impatto negativo derivante dalla crisi del debito sovrano che si sta abbattendo sul Vecchio Continente.

Per il 2012, in particolare, è prevista una crescita del Pil mondiale del 2,5%, mentre nel 2013 la crescita dovrebbe essere del 3,1%, ovvero inferiore rispettivamente di 1,1 e di 0,5 punti rispetto alle previsioni diffuse lo scorso giugno.

Ipotesi fallimento Grecia a marzo

Nel corso di un’intervista rilasciata a Stoccolma e citata da Bloomberg, Edward Parker, managing director di Fitch Ratings, si è detto certo che a marzo la Grecia fallirà a causa della sua incapacità di far fronte al pagamento del bond da 14,5 miliardi, nonché del fallimento del piano di ristrutturazione del debito che vede il coinvolgimento dei privati.

Parker ha infatti spiegato che per Fitch Ratings il coinvolgimento del settore privato equivale a default certo, per cui la Grecia senza ombra di dubbio fallirà entro breve, probabilmente a marzo in occasione della scadenza prevista per il pagamento del suddetto bond.

Agenzie di rating sotto il fuoco delle critiche

Standard & Poors, Moody’s e Fitch. Sono queste le tre più importanti Agenzie internazionali di rating che a detta di molti con il loro operato contribuirebbero a destabilizzare i mercati finanziari e, di riflesso, anche l’economia reale.

Se in passato, quando queste miglioravano il rating Paese degli Stati europei, il loro operato e le loro decisioni venivano accolte con un plauso, ora lo scenario è scambiato in Europa, con la conseguenza che con i continui declassamenti le Agenzie sono finite sotto il fuoco delle critiche.

Rating Italia tagliato a BBB+ da S&P

Per la prima volta nella storia l’Italia perde la A, oltretutto con prospettive negative per il futuro.

Dopo che Francia ed Austria sono state declassate perdendo la tripla A, Standard & Poor’s ha tagliato anche il rating del nostro Paese, sceso da A a BBB+, come Perù, Colombia, Irlanda, Russia e Kazakhstan.

Spread Btp-Bund torna sulle montagne russe

Quella odierna è stata una sessione a due facce per lo spread Btp-Bund, che in mattinata aveva aperto in calo per poi incrementare la flessione poco dopo le ore 11 quando s’è conosciuto il buon esito delle aste del Mef sui Buoni del Tesoro Poliennali (Btp).

Ad un’ora dal close dei mercati, invece, l’azionario europeo ha invertito la rotta a colpi di vendite sui titoli bancari, così come gli spread rispetto al Bund dei titoli di Stato italiani, francesi e spagnoli hanno repentinamente invertito la rotta; in particolare, dopo un minimo di giornata in area 460 lo spread Btp-Bund è attualmente balzato sopra i 490 punti.

Bce mantiene invariati all’1% i tassi di interesse

La Banca centrale europea al termine della consueta riunione mensile tenuta oggi ha comunicato di aver deciso di mantenere invariati i tassi di riferimento all’1%, dopo i due tagli di un quarto di punto percentuale ciascuno attuati in occasione delle due precedenti riunioni.

Nel corso della consueta conferenza stampa che ha seguito la riunione, il presidente della Bce Mario Draghi ha sottolineato che il quadro economico generale continua ad essere caratterizzato da un’elevata incertezza e che l’instabilità dei mercati finanziari continua a pesare sulla crescita dei paesi della zona euro.

Previsioni shock Saxo Bank per il 2012

Come già accaduto lo scorso anno, Saxo Bank ha diffuso anche per il 2012 le sue cosiddette “10 previsioni shock“, ossia un elenco di eventi rari ma allo stesso tempo possibili e che, come ha spiegato l’amministratore delegato di Saxo bank Italia Gian Paolo Bazzani, servono soprattutto per aiutare gli investitori a pensare fuori dagli schemi e a prepararli a possibili eventi imprevisti.

Tra le dieci previsioni shock figura un crollo del 50% del titolo Apple causato dall’agguerrita concorrenza degli altri produttori concorrenti e che impediranno a Apple di mantenere la sua attuale quota di mercato.

Nuovo patto unione di bilancio tra 26 paesi Ue

Nel corso del vertice di Bruxelles ben 26 paesi, sul totale di 27 che formano l’Unione europea, hanno deciso di aderire al nuovo trattato che verrà siglato nel corso della prima parte del prossimo anno e che prevede regole europee più vincolati per i paesi aderenti in materia di disciplina di bilancio.

Hanno deciso di aderire all’accordo anche Repubblica Ceca, Svezia e Ungheria, mentre l’unica a rimanere fuori è la Gran Bretagna.

Borse europee in calo per opposizione Germania anticipo Esm

Le principali borse europee hanno registrato un netto peggioramento subito dopo la circolazione di alcune indiscrezioni di stampa, secondo cui la Germania si sarebbe opposta alla proposta di sommare la capacità di finanziamento del Fondo salva-stati Efsf con quella del fondo permanente Esm, che verrebbe quindi anticipato a metà del 2012, per un totale di ben 900 miliardi di euro.

Secondo quanto riportato dal Financial Times sarebbe questa la nuova misura destinata a contrastare la crisi del debito sovrano e a cui i leader europei sarebbero arrivati dopo ben 11 ore di trattative, misura che sarà poi presentata nel corso del summit che inizierà domani sera per poi concludersi venerdì 9 dicembre.

Possibilità di default multipli nell’area euro secondo Moody’s

La famosa agenzia di rating Moody’s ha realizzato un report speciale sulla situazione attuale dell’Europa, alle prese con le crisi del debito. Secondo quanto riferito da Moody’s non sono più insignificanti le possibilità di arrivare a default multipli nell’area Euro.

Inoltre una serie di default multipli porterebbe inevitabilmente anche all’uscita dall’euro di alcuni Paesi. Moody’s spiega che le incertezze economiche sono cresciute nelle ultime settimane per via delle situazioni politiche di Grecia e Italia e per il peggioramento delle previsioni economiche.

Bce taglia i tassi di interesse all’1,25%

La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale portandoli dall’1,5% all’1,25%. Una decisione che ha sorpreso, ma non troppo.

Una parte di analisti, seppure in minoranza, aveva infatti ipotizzato un possibile taglio del tasso di riferimento, contro la maggioranza degli analisti che invece aveva previsto una conferma dei tassi all’1,5%.