Il mondo si muove contro la crisi

grafici sulla crisi borse mondiali

La giornata di ieri ha fatto segnare un’ulteriore ribasso per Wall Street, con un – 5,11% , non credendo alle promesse del capo della Federal Reserve, Ben Bernanke, circa interventi per la ripresa dell’economia, tra cui il taglio dei tassi.

Proprio negli Stati Uniti questa grave crisi sta intaccando addirittura il sistema pensionistico, tanto che le pensioni hanno perso, nell’ultimo anno, un valore pari a quasi 2 miliardi di dollari.

Volkswagen rinuncia agli obiettivi stimati

volkswagen logo

Volkswagen ha alzato bandiera bianca. La compagnia automobilistica ha annunciato, attraverso le parole dell’amministratore delegato della sua divisione statunitense, che non riuscirà a raggiungere l’obiettivo precedente stimato, pari a 100.000 unità vendute nel solo mercato nord-americano.

La crisi finanziaria, che sta colpendo tutti i settori oramai in maniera indistinta, ha infatti minato alla base ogni possibilità di conseguire il target previsto.

Borse: ancora un tracollo

borsa americana vista dal fronte

Anche la giornata di ieri si è rivelata assolutamente da dimenticare per le borse di tutto il mondo.

Tutti gli investitori vendono, con conseguente perdita di fiducia e calo degli indici borsistici mondiali.

In Europa, addirittura, stiamo vivendo la crisi maggiore dal 1987 mentre il Dow Jones, per la prima volta dal 1984, è sceso sotto i 10.000 punti.

Fiat e GM riducono produzione brasiliana

loghi dei marchi fiat e general motors

La General Motor e la Fiat hanno annunciato la prossima riduzione della produzione nelle proprie unità brasiliane.

Durante i mesi di ottobre e di novembre, pertanto, l’output degli impianti automobilistici della nazione subirà una contrazione, confermata dal fatto che le due compagnie avrebbero chiesto ad alcuni dipendenti – come riporta Bloomberg – di anticipare le ferie.

Auto, anche Mazda costretta al declino

logo della casa automobilistica giapponese mazda

La crisi del mercato automobilistico giapponese ha colpito anche Mazda. La società, per un terzo posseduta dalla Ford Motor, ha subito un forte calo nel valore dei propri titoli azionari a causa della pubblicazione dei nuovi risultati sulle vendite, decisamente in declino su quasi tutti i principali mercati internazionali.

I titoli societari hanno di conseguenza lasciato sul terreno della Borsa il 12%, per un calo che è rappresentativo del peggior passo indietro da quel purtroppo noto settembre 2001.

Carte di credito, prossima tempesta

carta di credito con sistema di protezione

La fragile crisi finanziaria degli Stati Uniti rischia di avere delle gravi ripercussioni anche sul settore delle carte di credito. Secondo alcuni osservatori finanziari, infatti, le carte di credito saranno il prossimo settore ad essere nell’occhio del ciclone.

La Innovest StrategicValue Advisors, una società di ricerca americana, ha valutato che, per l’anno 2009, le banche statunitensi saranno costrette a svalutare oltre 18 miliardi di euro in conti di carte di credito insolventi nel primo trimestre, mentre a fine anno si giungerà a un preoccupante 96 miliardi di dollari, oltre il doppio rispetto al 2008.

UBS, tagli per 1.900 dipendenti

facciata della banca europea ubs

Dopo lo snellimento di hsbc, una delle principali banche europee, UBS, secondo fonti vicine ai vertici societari starebbe valutando un taglio del numero dei propri dipendenti nella misura di 1.900 unità.

La banca, che tra l’altro dovrebbe confermare ufficialmente la notizia entro breve, avrebbe tuttavia l’intenzione di “ritoccare” la sola divisione dell’investment banking e banking online, i cui impiegati complessivi sono circa 20.000. Ovvio che una riduzione di quasi il 10%, se tale sarà la scelta di UBS, non può che essere definita come un decremento piuttosto radicale.

Forse non abbiamo ancora toccato il fondo

ecco il setato degli stati uniti visto dall\'esterno

La fase che i mercati azionari di tutto il mondo stanno attraversando è caratterizzata da una grande incertezza e volatilità.

Gli Stati Uniti stanno facendo il possibile per rimettere in piedi una situazione che appare alquanto disastrata. Ma cè chi crede che il peggio non sia ancora arrivato.

Credit Suisse non ha fiducia in Renault

logo della credit suisse

Il settore auto europeo è in crisi, non vi è dubbio. Tuttavia gli analisti sono lontani dal far un fascio omogeneo dei diversi attori del mercato.

E così Credit Suisse, in una delle sue ultime valutazioni, ha deciso di premiare il produttore tedesco BMW (sollevando i suoi titoli da “underperform” a “outperform”) ed ha invece punito i francesi di Renault, per i quali il cambio di rating è stato inverso (da “outperform” a “underperform”).

Giappone, ancora in forte calo il mercato auto

logo della toyotaIl mercato auto giapponese continua il suo periodo di forte sofferenza: Toyota e Honda, due tra le principali case produttrici della nazione, hanno infatti annunciato un’ulteriore riduzione della propria produzione, al fine di poter incontrare senza eccessivi surplus la domanda statunitense, in forte diminuzione.

Italia, disoccupazione ai massimi da due anni

disoccupazione ai massimi livelli

Il tasso di disoccupazione è salito al massimo da due anni a questa parte: durante il secondo trimestre dell’anno, complice la contrazione della domanda e dell’economia nazionale, molte grandi imprese si sono infatti trovate di fronte alla decisione di ridurre il proprio organico.

In Italia, pertanto, il tasso di disoccupazione è salito nuovamente, per il quinto trimestre consecutivo, al 6,8%, rispetto al 6,6% riscontrato dall’Istituto Nazionale di Statistica nel primo trimestre dell’anno.

Lunedì nero in borsa

monitor nasdaq

Era dal 1997 che le borse mondiali non attraversavano una giornata di discesa così forte. Si era, allora, in periodo di piena crisi asiatica.

Nella giornata di ieri l’indice MSCI, che misura l’andamento delle 48 maggiori borse mondiali, ha fatto registrare una diminuzione del 4,4% , il più grande dal 1997 a questa parte.

FIAT punta agli USA

logo della società holding fiat group

Quello che stiamo attraversando è un momento non semplice per il settore automobilistico europeo. Nelle sedute di ieri, causa l’aumento del prezzo del petrolio, le quotazioni ne hanno un po’ risentito.

Nonostante questo, la FIAT non si lascia scoraggiare e l’AD Sergio Marchionne ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni.

Aig, salvata dalla banca centrale americana

fotografia della contrattazione aig in borsa

La American International Group, il maggior gruppo assicurativo degli Stati Uniti, è stato salvato dal fallimento, in extremis, dalla Federal Reserve, la banca centrale americana, che ha garantito un prestito di 85 miliardi di dollari.

Come contropartita, il governo americano assumerà il controllo della AIG, tramite una quota de79,9%.

Il prestito dato dalla Federal Reserve “contiene dei termini e delle condizioni fatti apposta per proteggere gli interessi delle autorità federali e di tutti i contribuenti”.