
Censis-Confcommercio Outlook Italia 2013 preoccupante

Si respira un clima positivo questa mattina a Piazza Affari, dopo che i risultati asta Btp Italia aprile 2013 hanno evidenziato un andamento record con una raccolta superiore ai 17 miliardi di euro in due giorni. Nell’asta di ottobre scorso furono raccolti 18 miliardi, ma in quattro giorni. Ieri il Tesoro è stato costretto a chiudere in anticipo il collocamento, in quanto c’era il rischio di vendere un ammontare eccessivamente elevato di titoli che andava oltre il reale fabbisogno finanziario.
Dopo aver sperimentato un deciso calo dei rendimenti dei Bot in asta nella giornata di ieri, oggi il Tesoro ci riprova con i Btp a medio-lunga scadenza. Se i tassi Bot annuali tornano sotto l’1% ad aprile 2013 e quelli trimestrali scendono ai minimi storici, oggi l’attesa degli operatori era per una forte riduzione dei rendimenti anche sui Btp considerando anche che lo spread è sceso sotto 300 punti base. Il sentiment positivo sui mercati, che ha portato a nuovi massimi storici per Dow Jones e S&P500, sta giocando a favore dell’obbligazionario italiano.
Il Tesoro italiano torna a fare raccolta con un’asta di titoli di stato di breve periodo, che vede il ritorno sulla scena dei Bot a 3 mesi dopo un’assenza che durava da ottobre scorso. L’obiettivo è mettere fieno in cascina in via cautelativa, senza dimenticarsi che la strategia del Tesoro è ridurre lo stock dei Bot in circolazione e aumentare quello dei Btp allo scopo di allungare la vita media del debito. L’asta dei Bot a 3 e 12 mesi di oggi si è svolta in clima favorevole.
L’affermazione del MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che è andato al di là di ogni più rosea aspettativa, ha creato uno stallo politico pericoloso in quanto il primo partito italiano alla Camera è riluttante a voler accettare un’alleanza con una delle due grandi coalizioni (Pd-Sel o Pdl-Lega). Se da un lato si tratta dello scenario politico peggiore che potesse esserci per l’Italia, dall’altro potrebbe esserci finalmente una volta per il paese. Ne è convinto Jim O’Neill, presidente di Goldman Sachs Asset Management.