Prezzi metalli preziosi sui massimi storici

Prosegue inarrestabile l’aumento dei prezzi dei metalli preziosi: venerdì a Wall Street il prezzo dell’oro ha guadagnato un ulteriore 0,3% chiudendo ad un nuovo massimo storico assoluto, a quota 1.277,50 dollari all’oncia.

L’argento dal canto suo invece ha chiuso in rialzo dello 0,2% a quota 20,81 dollari, arrivando a toccare valori che non si registravano addirittura dal 16 ottobre 1980, confermando l’ascesa dei metalli preziosi.

Prezzo oro oltre 1.270 dollari all’oncia

Non sembra voler fermare la propria corsa il rally del prezzo dell’oro, che ieri con il future con scadenza dicembre ha guadagnato il 2% ancora, salendo a quota 1.271,70 dollari all’oncia, arrivando a segnare un nuovo massimo storico.

Il record precedente era stato toccato comunque molto di recente, solo una settimana fa, martedì, quando al NYMEX il prezzo del bene rifugio per eccellenza era arrivato a toccare quota 1.259,30 dollari all’oncia.

Brembo sbarca nel settore auto mid-premium

Per Brembo questo è un periodo di grandi novità, infatti dopo essere entrata a far parte della lista di fornitori selezionati di Ford, l’azienda bergamasca ha anche potuto festeggiare alla notizia che dal prossimo 24 settembre sarà legale anche in Italia modificare l’impianto frenante di auto e moto con uno migliore omologato.

La società lombarda ha adesso deciso di investire in Repubblica Ceca, dove è stato creato un nuovo centro produttivo a Ostrava, nel quale saranno prodotti sistemi per auto del settore mid-premium (berline di media e alta gamma), allargando così il mercato del gruppo, ad oggi limitato a supercar e macchine di lusso.

Carte prepagate più costose

Le carte prepagate sono uno strumento molto utilizzato non solo dai giovani che le usano come strumento per gestire in maniera più agevole la paghetta o i soldi inviati dai genitori per studio o vacanze ma anche dagli adulti che le scelgono per effettuare acquisti online in modo sicuro. Ma le carte prepagate sono davvero così economiche come sembrano?

Secondo un’indagine condotta da CorrierEconomia la risposta è no, o meglio, occore prestare maggiore attenzione. Contrariamente a quelle che sono le apparenze, infatti, le carte prepagate possono avere un costo piuttosto elevato, soprattutto se si considerano i servizi offerti.

Enel Green Power Ipo il 18 ottobre

Ci stiamo avvicinando alla quotazione di Enel Green Power in borsa, infatti già in questi giorni Enel porterà avanti le prime operazioni che poi si concluderanno con l’Ipo per Egp.

Secondo le previsioni della società, l’intenzione è quella di avviare l’Ipo dal 18 ottobre prossimo, ed il primo appuntamento in tal senso è proprio oggi, con l’analist presentation, nella quale saranno presenti oltre un centinaio di analisti del settore delle utility delle banche (faranno parte del consorzio di collocamento).

British Airways e Iberia pronto il sorpasso a United-Continental

La probabile fusione tra British Airways e Iberia, che dovrebbe andare in porto entro la fine dell’anno, potrebbe riservare ancora numerose sorprese.

Come vi abbiamo anticipato già ieri, il consigliere delegato di Ba, Willie Walsh, ha ammesso che le due società hanno già selezionato dodici compagnie che potrebbero entrare a far parte dell’accordo Ba-Iberia, andando così a creare la più grande compagnia aerea al mondo, superando anche United-Continental.

Tassi mutuo in caduta libera

La crisi economica ha lasciato degli strascichi che si vedono anche sui tassi per un mutuo, con i mutui a tasso variabile che in questo momento sono ad un livello inferiore al 2%, cosa impensabile solo qualche anno fa.

Inoltre nelle offerte a tasso fisso addirittura è stata abbattuta la soglia del 4% al ribasso.

I tassi fissi scendono perchè sono inevitabilmente legati agli  Irs (Interest rate swap), che dipendono dalla crescita della domanda di Bund tedeschi, ritenuti i titoli più affidabili e sicuri nella zona euro in questo periodo.

Indice manifatturiero Usa agosto 2010 in crescita

E’ stato reso noto il valore dell’indice Ism che controlla il settore manifatturiero in America per il mese passato di agosto: a sorpresa e contro tutte le previsioni l’indice Ism è salito a quota 56,3 punti dai 55,5 del mese precedente, e contro le stime degli analisti che prevedevano un calo addirittura a 52,8.

Le borse americane, che erano già ben avviate nella seduta, hanno beneficiato di questi dati più che ottimi, andando ad aumentare in maniera sensibile i propri guadagni.

Accordo Intel Infineon conseguenze per STM

Ieri Intel ha annunciato che comprerà la divisione wireless di Infineon, per un costo totale di 1,4 miliardi di dollari, in contanti. Intel in questo modo diventerà protagonista anche nel settore della telefonia e non solo più in quello dei computer.

RBS crede che questa acquisizione sarà neutrale/positiva per ARM (buy e target price a 4,20 euro) e IMG (buy e target a 4,04 euro), mentre potrà portare dei rischi, ma anche delle opportunità a STM (sell e target a 5,80 euro) e CSR (hold e target a 3,15 euro).