Italia condannata per le Golden Shares

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L’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia Europea per aver violato alcune norme contenute nel Trattato Ue relative al libero stabilimento e la libera circolazione dei capitali. La condanna, in particolare, si riferisce alle cosiddette “Golden Shares“, ossia alle azioni speciali che in alcune importanti società per azioni italiane vengono riservate allo Stato.

Queste “Golden Shares” permettono allo Stato di godere di poteri speciali all’interno delle aziende, circostanza che secondo la Corte avrebbe un’influenza negativa soprattutto nei confronti degli investitori intenzionati ad esercitare un’influenza sulla gestione delle imprese. Esse, inoltre, hanno ad oggetto la tutela degli interessi pubblici ma questi poteri speciali vanno oltre quanto necessario per tale scopo.

Enel multata dall’Autorità per l’energia elettrica

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E’ tempo di multe per le grandi aziende che talvolta cercano di utilizzare la propria maestosità per aggirare le norme poste a tutela dei consumatori. Dopo Tim e Vodafone è la volta di Enel che ha ricevuto una multa di ben due milioni di euro dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas.

Enel, in particolare, è stata multata per non aver effetuato il tentativo annuale di lettura dei contatori negli anni 2003-2005, nonostante l’azienda fosse obbligata ad effettuare tale tentativo.

IBM e Sun Microsystems prossimi alla fusione

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Secondo il Wall Street Journal IBM starebbe tentando di acquisire Sun Microsystems, un’operazione che se dovesse andare a buon fine andrebbe a costituire un vero e proprio colosso informatico, dal momento che stiamo parlando di due grandissime aziende già leader nel settore.

La notizia, ovviamente, sta spaventando molto Cisco, l’altra azienda leader del settore che, se la notizia dovesse trasformarsi in realtà, correrebbe il rischio di essere letteralmente schiacciata in pochissimo tempo. La fusione tra IBM e Sun Microsystems, infatti, darebbe vita ad un’azienda di dimensioni sproporzionate che, senza dubbio, assumerebbe una posizione leader soprattutto nello sviluppo di nuovi prodotti.

Sconto sui mutui a tasso variabile

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Il cosiddetto decreto anticrisi varato dal governo ha tra le varie misure volte a sostegno dell’economia anche uno sconto sulla rata dei mutui a tasso variabile.

Dello sconto, in particolare, usufruiranno tutti coloro che hanno sottoscritto, entro il 30 Ottobre 2008, un mutuo a tasso variabile per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa, sconto che sarà applicato sulle rate relative al 2009. Non potranno godere della riduzione, invece, i titolari di mutui sottoscritti per l’acquisto o la ristrutturazione di abitazioni signorili di categoria A1, ville di categoria A8 e castelli e palazzi di eminenti pregi, artistici e storici, qualificati come A9.

L’Iva al 10% nel settore edilizio diventa permanente

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Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha annunciato il via libera dell’Ecofin ad un aliquota del 10% per l’Iva relativa alle ristrutturazioni edilizie, misura già attualmente in uso ma la cui validità era limitata nel tempo poichè fissata fino al 2010 mentre ora, dopo la riunione a Bruxelles dei ministri delle finanze europei, è diventata una misura definitiva.

Se la misura non fosse stata trasformata da provvisoria a definitiva, ha commentato Tremonti, in Italia L’Iva sulle ristrutturazioni edilizie sarebbe tornata al 20% tra meno di un anno, circostanza che avrebbe pesantemente danneggiato non solo i cittadini ma anche gli obiettivi governativi in tema di politiche edilizie ed abitative.

OCSE: aumenta il divario tra l’Italia e gli altri paesi

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L’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha presentato oggi a Parigi il suo rapporto “Obiettivo Crescita”, rapporto dal quale emerge un allarmante divario tra l’Italia e gli altri paesi più sviluppati, un divario causato soprattutto dalla bassa crescita di produttivita dell’Italia.

L’Italia, secondo il rapporto stilato dall’OCSE, si colloca al 19° posto su 29 posizioni totali. Per cercare di migliorare la situazione del Paese l’organizzazione ha suggerito al governo italiano di effettuare immediatamente alcune riforme in determinati settori poichè, ha fatto sapere l’organizzazione, il futuro non si preannuncia affatto migliore, anzi, è previsto un ulteriore peggioramento della situazione.

Mutuo Arancio

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La banca olandese Ing Direct ha ormai preso piede in Italia da svariati anni con un successo definibile più che buono se si pensa che è stata una delle prime a proporre al cliente formule basate sull’esclusivo rapporto telefonico o online. Oltre al Conto Arancio, di cui vi abbiamo già parlato, la Ing offre ai propri clienti anche la possibilità di richiedere un mutuo, il cosiddetto Mutuo Arancio.

Il Mutuo Arancio consente al cliente di scegliere tra una formula a tasso fisso, a tasso variabile o a rata costante e può essere richiesto sia per l’acquisto della prima e della seconda casa, sia per sostituirlo al proprio mutuo attuale, sia nella formula Mutuo+Soldi, che consente di sostituire il proprio mutuo con Mutuo Arancio e, allo stesso tempo, ottenere ulteriore liquidità.

Come calcolare il tasso del mutuo

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Il mutuo è il più grande problema che una persona deve affrontare per poter acquistare una casa, non solo perchè rappresenta comunque la sottoscrizione di un debito che ci accompagnerà per gran parte della nostra vita ma anche perchè che si intende poco di economia e finanza proverà una grande confusione derivante dal fatto che la maggior parte delle persone non conosce i principi e i termini basilari che le banche adoperano per illustrare i loro prodotti.

Per aiutarvi a comprendere meglio l’ABC del linguaggio dei mutui già qualche tempo fà abbiamo parlato della differenza tra mutui a tasso variabile e mutui a tasso fisso. Oggi, invece, esaminiamo la modalità di calcolo del tasso del mutuo. Prima, però occorre fornire alcune delucidazioni sui principali termini che andremmo ad utilizzare.

L’Agcom multa Vodafone, Telecom Italia e altri operatori telefonici

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E’ davvero un periodo nero per le compagnie telefoniche. Solo pochi giorni fà, infatti, l’Antitrust aveva multato Vodafone e Tim per aver modificato unilateralmente i propri piani tariffari. Ebbene, è di poche ore fà la notizia di una nuova sanzione inflitta dall’Agcom (Autorità Garante delle telecomunicazioni) a danno di Vodafone, Telecom Italia, Opitel, Bt Italia e Eutelia.

Le varie sanzioni inflitte, che ammontano ad un totale di 2,8 milioni di euro, sono state il frutto di una serie di procedimenti che L’Autorità aveva intrapreso per verificare la corretta applicazione, da parte delle compagnie telefoniche, delle norme relative alla portabilità del numero, ai servizi non richiesti e ai vari indici di qualità.

Cresce la fiducia dei consumatori

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L’appello che Silvio Berlusconi ha più volte rivolto agli italiani, inviandoli a non modificare le proprie abitudini e il proprio stile di vita per evitare un ulteriore peggioramento della crisi economica, sembra essere stato sufficientemente recepito dalle famiglie italiane, almeno secondo i dati resi noti dall’Isae (L’Istituto di Studi e Analisi Economica).

Secondo l’istituto, infatti, la fiducia dei consumatori in quest’ultimo periodo è progressivamente salita fino a raggiungere, durante il mese di Febbraio, livelli che ormai non si registravano dal mese di Dicembre del 2007.

Fusione tra Generali e Alleanza

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E’ stata annunciata ieri la decisione relativa all’incorporazione da parte di Generali della già controllata Alleanza Assicurazioni. Il piano, che è stato annunciato dai consigli di amministrazione delle società coinvolte, prevede che le attività di Alleanza e Toro vengano fatte confluire in un una nuova società che, mediante fusione per incorporazione, verrà assorbita da Generali.

La suddetta fusione, quindi, avverrà mediante l’emissione di nuove azioni il cui rapporto è di 0,33 azioni di Generali per ogni azione di Alleanza. In questo modo, quindi, si prevede di dar vita ad una società in grado di coprire una quota di mercato superiore al 5% dell’intero mercato italiano, con oltre 3,3 milioni di clienti.

Tronchetti Provera intervistato dal Financial Times

Marco Tronchetti Provera è definito dal Financial Times come uno degli industriali italiani più famosi in tutto il mondo. In effetti Tronchetti Provera è amministratore delegato di Pirelli, oltre ad essere anche il suo principale azionista , è amministratore delegato di Telecom Italia, membro del Consiglio di Amministrazione del teatro La Scala di Milano, vice presidente di Confindustria ed è membro del Consiglio di Sorveglianza di Mediobanca.

Il Financial Times, tuttavia, parla di Tronchetti Provera per via di un intervista da lui stesso rilasciata al giornale e durante la quale si discute soprattutto di Pirelli e delle difficoltà del settore automobilistico in questo periodo di crisi.

Differenza tra tasso fisso e tasso variabile

Comprare casa al giorno d’oggi è davvero difficile e una volta che si è deciso di fare il grande passo le cose si complicano ancora di più. Il priimo dilemma di tutti i potenziali acquirenti di immobili poco esperti del settore è quello di decidere se optare per un mutuo a tasso fisso o varibile.

La differenza tra le due alternative è palese: nel caso del mutuo a tasso variabile il tasso di interesse verrà modificato periodicamente e sarà determinato dall’andamento dell’indice di riferimento (Euribor), mentre nel caso del mutuo a tasso fisso l’importo del tasso di interesse viene determinato al momento della stipula e rimane invariato per tutta la durata del rapporto.

Come chiedere il rimborso a Tim e Vodafone

Qualche giorno fà vi abbiamo parlato della multa che l’antitrust ha inflitto a Tim e Vodafone per aver modificato unilateralmente i rispettivi piani tariffari. Ebbene, tutti i consumatori colpiti dal comportamento scorretto delle due compagnie telefoniche hanno la possibilità di chiedere un rimborso.

La procedura è piuttosto semplice. Per poter ottenere il rimborso, infatti, è necessario inviare al proprio gestore una raccomandata con ricevuta di ritorno in cui si chiede il ripristino del vecchio piano tariffario e la restituzione dei soldi sborsati a causa del cambiamento della tariffa, palesemente più svantaggiosa per l’utente.