Borse europee in calo

Borse europee in calo. Regge Londra, mentre Milano, Parigi e Francoforte vanno tutte giù, trascinate in basso da Stati Uniti e Asia. Shanghai chiude al ribasso di oltre il 5%, Tokyo del 2% e Wall Street fa segnare un -3% dovuto principalmente ai titoli bancari e auto, oltre che al prezzo del petrolio che raggiunge e supera quota 140 dollari a barile.

Anche per quanto riguarda Piazza Affari, vanno male i bancari e quelli connessi al settore auto, a causa dell’incremento del costo del carburante. Tengono bene, al contrario, i titoli legati al settore energetico. Tenaris, per esempio, ha chiuso anche questo venerdì con un rialzo significativo, portandosi a un +5,06% su base settimanale e un +20,06% su base mensile. Primo produttore italiano di tubi in acciaio non saldati per il settore automobilistico, energetico e meccanico, fa registrare un +48,69% su base semestrale. Bene anche Saipem ed Eni, trascinate al rialzo dal prezzo del greggio.

Alitalia, rinascita dopo fallimento

L’idea non è nuovissima, e quindi i suoi fautori non andrebbero certo premiati per creatività. Tuttavia l’idea di scindere Alitalia in una newco e in una bad company sembra attrarre, secondo quanto riportato da IlSole24Ore di sabato scorso, più di un consenso tra advisor e dintorni.

Per ora, però, le voci che danno Alitalia prossima ad un fallimento guidato sono, appunto, solamente voci. Bisognerà attendere, innanzitutto, che Intesa San paolo, recentemente nominato advisor per l’operazione, presenti le sue soluzioni per uscire dalla crisi.

Tra le soluzioni individuate dal gruppo bancario ci potrebbe essere proprio la separazione dell’azienda in due divisioni: da una parte una nuova società, con nuovi soci privati (Air One figurerebbe sempre in testa) e altrettanto nuovi capitali; dall’altra la classica bad company, cui andrebbe l’onere di gestire gli effetti nocivi del pregresso andamento della compagine, per poi terminare la sua esistenza con un fallimento pilotato.

Enel,concluso contratto da 11,5 mil.

Con un comunicato stampa ufficiale della società italiana, Enel ha annunciato di aver ceduto a E.On le attività del gruppo Endesa e altre partecipazioni in business internazionali. Tra le principali quote cedute a E.On il comunicato ricorda principalmente la partecipazione totalitaria che Endesa possedeva in Endesa Europa, con attività che spaziano dall’Italia alla Turchia, dalla Francia alla Polonia.

L’accordo include anche le centrali termoelettriche spagnole di Tarragona e Los Barrios, mentre non contiene, contrariamente a quanto si pensava, la cessione a E.On dei diritti di prelievo di energia elettrica dalle fonti nucleari relative alle centrali spagnole di Endesa, originariamente previsti in una precedente intesa siglata nel corso dello scorso anno.

Utile di bilancio per Rosss SpA

È del 25 giugno la notizia dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007 da parte dell’assemblea ordinaria dei soci di Rosss S.p.A., registrando un utile d’esercizio pari a Euro 1.549.969,00, pari al 26,1% rispetto all’esercizio precedente, e una posizione finanziaria netta in linea con la precedente a quota 4,393 milioni di euro.

Rosss S.p.A. ha fatto il suo ingresso nella Borsa di Milano in aprile 2008, con un prezzo di collocamento fissato a 2,10 euro e una capitalizzazione pari a 23.140.000 milioni di euro. Da allora in titolo è in ribasso, raggiungendo quota -9,53% sull’ultimo mese e -7,41% su base settimanale, con un minimo raggiunto pari a 1,74 euro.

Presidente e fondatore di Rosss (fondata nel 1981) è Rossano Bettini. La società opera nel settore della progettazione , della produzione e della commercializzazione delle scaffalature metalliche per magazzini e spazi commerciali e ha base a Scarperia (provincia di Firenze).

Italia,investimenti esteri in crescita

Crescono gli investimenti diretti esteri effettuati dall’Italia nei confronti del resto del mondo. Ma il dato, di per sé positivo se osservato nel suo ammontare complessivo, offre numerosi spunti di riflessione se scisso in dettaglio.

I flussi diretti provenenti dall’Italia all’estero sono infatti saliti nel 2007 a quota 90,8 miliardi di dollari, praticamente più del doppio rispetto ai 42,1 miliardi di dollari realizzati nel 2006.

Ma, come riportano puntualmente i dati dell’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, il merito è da attribuire soprattutto all’operazione compiuta dall’Enel in Spagna nel settore delle utilities. L’acquisizione di Endesa da parte della compagnia energetica italiana ha infatti da sola fatto salire dell’80% gli investimenti diretti esteri compiuti dal nostro Paese. Come a dire che il così sensibile aumento dei flussi in uscita è dovuto alla sola operazione di shopping iberico.

Buoni benzina

Come tutti sanno, la domanda crea l’offerta e oggi più che mai la domanda del petrolio, se pur con qualche discesa negli ultimi 3 anni, è ai massimi livelli. La forte domanda di petrolio ha causato l’aumento del prezzo al barile e si ipotizza che possa crescere ancora fino a raggiungere i 200 dollari al barile.

Gli automobilisti e i risparmiatori sono in forte preoccupazione tantè che molte multinazionali tra cui anche le banche hanno deciso di lanciare una campagna marketing senza precedenti offrendo ai propri clienti buoni benzina. I buoni benzina stanno diventando anche un mezzo per attirare nuova utenza.

I buoni benzina vengono erogati sempre con una lauda contropartita come ad esempio la campagna di Conto Arancio da diritto da 50 a 80 euro di buoni benzina a tutti i nuovi clienti mentre Cartasì, per i clienti che pagano con Cartasì Quattroruote, dà diritto ad ottenere uno sconto del 2% presso tutti i distributori Esso. E per rimanere in tema, persino Esso, con la sua famosa raccolta punti, non fornisce più regali di uso comune, ma veri e propri buoni benzina.

Alzato il target price per Qualcomm

È di ieri l’annuncio che la banca d’affari Lehman Brothers ha alzato il target price della società californiana Qualcomm dal precedente 52usd all’attuale 55usd, con giudizio “overweight”. Anche ieri il titolo ha fatto registrare un ulteriore rialzo, posizionandosi a un +8,46% su base annua e un +16,70% su base trimestrale.

Qualcomm è un’azienda con base a San Diego ed è leader nella fornitura di servizi e applicazioni wireless B2B. È stata fondata nel 1985 ed oggi rientra tra le compagnie appartenenti all’S&P 500 e Fortune500. È stata inserita nell’elenco delle cento migliori aziende dove lavorare della rivista Fortune e tra le prime cento nel settore dell’Information Tecnology.

Expo 2015: 14 miliardi di investimenti

Il Sindaco di Milano Letizia Moratti, durante un intervento tenutosi all’ultima assemblea di AssoLombarda, ha dichiarato che grazie all’evento di Expo2015, che avrà luogo proprio nel capoluogo lombardo, la regione potrà beneficiare di circa 14 miliardi di euro di investimenti infrastrutturali, peraltro già previsti da un decreto ministeriale.

L’Expo2015 potrebbe quindi essere la ghiotta occasione che permetterà a Milano e alla Lombardia di colmare quello che Formigoni ha definito come una “penalizzazione drammatica” dal punto di vista del deficit infrastrutturale.

Il Presidente della Regione Lombardia ha infatti ribadito, durante lo svolgimento della stessa assemblea 2008 di AssoLombarda, come la propria regione sia notevolmente indietro in quanto a presenza di infrastrutture stradali. Formigoni ha sottolineato come la Lombardia possa contare su soli 70 km di autostrade per 1 milione di abitanti, contro una media italiana pari a 144 km.

Future su azioni, single stock future

Parliamo oggi di strumenti finanziari e in particolare di future su azioni. Il future è uno strumento derivato, appartiene alla categoria dei future finanziari e ha come sottostante un’azione. Detto anche single stock future, è uno strumento standardizzato e scambiato su mercati regolamentati.

Il future permette ad acquirente e venditore di contrattare in una data futura un determinato numero di azioni (underlying) a un prezzo che viene fissato alla data di stipula del contratto. Ecco perché la future è anche classificato come un derivato simmetrico, perché entrambe le parti in gioco si impegnano a una data scadenza a effettuare una prestazione.

L’acquisto di future corrisponde a un’aspettativa rialzista delle azioni sottostanti. La vendita, viceversa, corrisponde a un’aspettativa al ribasso. Se l’obiettivo è la speculazione la vendita dei future dovrà avvenire prima della scadenza, se invece l’intenzione è quella di coprire la vendita o l’acquisto della commodity sottostante, il future consente una copertura senza oscillazioni di prezzo e, in questo caso, si aspetterà la scadenza per l’acquisto o la vendita della sottostante.

Settimana difficile per Wall Street

Settimana difficile quella appena trascorsa per Wall Street a causa dei timori legati al settore del credito bancario e all’ulteriore crescita del prezzo del greggio. Il Dow Jones chiude a quota -1,83%, l’S&P500 a quota -1,85% e il Nasdaq fa segnare un ribasso ancora maggiore, pari al 2,27% rispetto alla quotazione precedente (trascinato in basso dai titoli legati all’industria dell’elettronica, in calo del 2,76%).

L’oro termina, invece, la settimana con un rialzo del 4% rispetto all’inizio della stessa, balzando a 903,70 dollari l’oncia, confermandosi stabile e affidabile anche in periodi di forti perdite.

L’argento è quotato a 17,40 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude a 134,70 dollari al barile, quasi il 2,77% in più rispetto alla quotazione precedente.

Progetti di Intel e IBM nel solare

L’energia solare continua ad attrarre grandi investitori, e IBM e Intel hanno finalmente deciso di non lasciarsi sfuggire l’occasione di poter entrare in un mercato in rapida crescita.

Fonti delle rispettive compagnie hanno infatti dichiarato l’esistenza di alcuni progetti rilevanti all’interno del panorama dell’energia solare. In particolar modo, Intel avrebbe lanciato una nuova compagnia chiamata Spectra Watt, al fine di produrre cellule fotovoltaiche per i pannelli solari. La compagnia avrà sede a Hillsboro, nell’Oregon, e produrrà cellule da 60 megawatts, stando a quanto riferito alla stampa dal chief executive officer Andrew Wilson.

Azione di privatizzazione

Nella lista delle prossime privatizzazioni che il Governo Berlusconi porterà avanti vengono confermati diversi nomi noti. Sembra oramai certo l’approdo in Borsa di Fincantieri, una delle società leader nel proprio settore a livello internazionale, il cui capitale dovrebbe parzialmente passare in mano a investitori privati. Ancora al centro di una serie di discussioni con i sindacati, le trattative con i rappresentanti dei lavoratori non dovrebbero tuttavia complicare eccessivamente i piani del Ministro dell’Economia sulla compagine societaria, destinata ad arrivare a Piazza Affari dove, con tutte le probabilità, verrà messo a disposizione solo il 49% del capitale a disposizione degli azionisti privati. Il rimanente 51% dovrebbe invece rimanere in mano al Governo, come richiesto esplicitamente più volte dagli stessi sindacati.

Oltre alla vicenda Fincantieri, dovrebbe subire uno sviluppo in termini di privatizzazione anche la vicenda Alitalia, sebbene occorrerà attendere sicuramente almeno qualche mese, al fine di consentire una rapida evoluzione della delicata situazione della compagnia aerea di bandiera. Alitalia, molto probabilmente, potrebbe raggiungere un accordo con AirOne grazie alla “sponsorizzazione” di Intesa Sanpaolo, recentemente nominata advisor con l’intento di preparare la piazza alla migliore intesa sottoscrivibile.

Investire nei diamanti

Così come per l’oro, la storia degli investimenti nei diamanti affonda le sue radici nella storia. Il diamante è un bene ricco di fascino e particolare. Allocarlo però non è un’operazione semplice. Investire in diamanti presuppone una buona, se non ottima, cultura finanziaria e significa scegliere il bene rifugio per antonomasia, alla pari o forse più dell’oro stesso.

Il tipo di investimento è a lungo termine, e la quota dedicata a titoli di questo tipo non dovrebbe eccedere il 10/15% dell’intero portafoglio azionario. Una curiosità: il diamante da investimento costituisce solo una piccolissima parte del totale di materia prima estratta dalle miniere. L’80% infatti viene usato a livello industriale, il 20% circa viene invece tagliato a gemma. Di questo, solo l’1-1,5% è promosso a diamante da investimento. Il taglio del diamante da investimento è quello classico, il rotondo brillante, il livello di purezza deve essere quello massimo definito. L’investimento minimo corrisponde a circa 3.700 euro, cioè una pietra da 0,50 carati.

Fiat deve bilanciare meglio i propri ricavi

Credit Suisse ha affermato che alcune compagnie automobilistiche, come Fiat, conseguono una notevole parte dei propri ricavi nel mercato brasiliano, area ad alto tasso di crescita (l’incremento della produzione interna lorda del Paese ha raggiunto il 10%) e di sicura appetibilità per le imprese occidentali.

La casa automobilistica torinese vende infatti circa il 27% delle proprie automobili proprio in Brasile, potendo contare su un buon tasso di penetrazione nel mercato locale. Altri marchi europei, come Volkswagen, seppur con percentuali minori (9%) hanno tra i loro bilanci un peso elevato dei ricavi di provenienza brasiliana.

Nonostante la forte crescita del mercato brasiliano stia garantendo a Fiat un buon incremento nel numero delle immatricolazioni complessive, Credit Suisse lancia l’avvertenza sul futuro a breve e medio termine del Paese interessato.