Parliamo oggi di strumenti finanziari e in particolare di future su azioni. Il future è uno strumento derivato, appartiene alla categoria dei future finanziari e ha come sottostante un’azione. Detto anche single stock future, è uno strumento standardizzato e scambiato su mercati regolamentati.
Il future permette ad acquirente e venditore di contrattare in una data futura un determinato numero di azioni (underlying) a un prezzo che viene fissato alla data di stipula del contratto. Ecco perché la future è anche classificato come un derivato simmetrico, perché entrambe le parti in gioco si impegnano a una data scadenza a effettuare una prestazione.
L’acquisto di future corrisponde a un’aspettativa rialzista delle azioni sottostanti. La vendita, viceversa, corrisponde a un’aspettativa al ribasso. Se l’obiettivo è la speculazione la vendita dei future dovrà avvenire prima della scadenza, se invece l’intenzione è quella di coprire la vendita o l’acquisto della commodity sottostante, il future consente una copertura senza oscillazioni di prezzo e, in questo caso, si aspetterà la scadenza per l’acquisto o la vendita della sottostante.
Settimana difficile quella appena trascorsa per Wall Street a causa dei timori legati al settore del credito bancario e all’ulteriore crescita del prezzo del greggio. Il Dow Jones chiude a quota -1,83%, l’S&P500 a quota -1,85% e il Nasdaq fa segnare un ribasso ancora maggiore, pari al 2,27% rispetto alla quotazione precedente (trascinato in basso dai titoli legati all’industria dell’elettronica, in calo del 2,76%).
L’energia solare continua ad attrarre grandi investitori, e IBM e Intel hanno finalmente deciso di non lasciarsi sfuggire l’occasione di poter entrare in un mercato in rapida crescita.
Nella lista delle prossime privatizzazioni che il Governo Berlusconi porterà avanti vengono confermati diversi nomi noti. Sembra oramai certo l’approdo in Borsa di Fincantieri, una delle società leader nel proprio settore a livello internazionale, il cui capitale dovrebbe parzialmente passare in mano a investitori privati. Ancora al centro di una serie di discussioni con i sindacati, le trattative con i rappresentanti dei lavoratori non dovrebbero tuttavia complicare eccessivamente i piani del Ministro dell’Economia sulla compagine societaria, destinata ad arrivare a

Credit Suisse ha affermato che alcune compagnie automobilistiche, come


Grandi movimenti, in queste settimane, stanno coinvolgendo alcune tra le principali case produttrici di birra dell’intero pianeta. Ad essere soggetti attivi nelle trattative societarie che presto potrebbero portare a interessanti operazioni di acquisizione sono la belga InBev, la statunitense Anheuser Busch e la messicana Grupo Modelo.



Dopo qualche attesa, la compagnia tedesca Volkswagen ha finalmente ricevuto l’approvazione dell’
