
Questi risultati segnano un netto miglioramento dai 655 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, inoltre si registrano anche ricavi in crescita del 19,9% a 92,5 miliardi di euro.
Questi risultati segnano un netto miglioramento dai 655 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, inoltre si registrano anche ricavi in crescita del 19,9% a 92,5 miliardi di euro.
L’amministratore delegato, in particolare, ha spiegato che il terzo trimestre è andato bene e che è possibile che si decida di rivedere al rialzo gli obiettivi per l’anno in corso a fronte della possibilità che si riescano a raggiungere risultati migliori rispetto a quelli precedentemente auspicati.
La casa automobilistica tedesca, in particolare, ha beneficiato della forte crescita della domanda di automobili in Cina e della ripresa del mercato dell’auto negli Stati Uniti. Se si considerano i primi otto mesi del 2010 le vendite di Volkswagen risultano in crescita del 13,4% a 4,7 milioni di veicoli.
Michael Brendel, portavoce di Volkswagen, si è però limitato a dire che la casa automobilistica non è intenzionata a commentare le indiscrezioni di stampa, tuttavia si tratta di un’ipotesi alquanto remota.
Per quanto riguarda Peugeot, in particolare, la banca d’affari ritiene che il titolo al momento sia sopravvalutato e che per questo ogni possibile buona notizia futura sia già scontata nel suo valore attuale. Come se non bastasse, inoltre, la banca attende per la casa automobilistica francese una riduzione dei ricavi nel corso dei prossimi mesi, circostanza che ha inevitabilmente portato ad abbassare la sua raccomandazione sul titolo.
La divisione di Hannover di Volkswagen, ha presentato dunque i conti relativi all’intero primo semestre del 2010, chiuso con una crescita di vendite molto importante, soprattutto se rapportate all’anno precedente.
L’utile operativo del gruppo tedesco è raddoppiato arrivando a toccare quota circa 2 miliardi, in crescita anche i ricavi che hanno registrato un incremento del 22% a 33,2 miliardi. Gli analisti avevano previsto un utile operativo di 1,2 miliardi e ricavi per 29,4 miliardi.
A confermarlo è stato il presidente del gruppo Volkswagen, Martin Winterkorn, secondo cui nei prossimi anni si riuscirà a raddoppiare la capacità in Cina, arrivando a produrre entro il 2014 ben 3 milioni di veicoli all’anno.
Nei primi nove mesi del corrente esercizio, in particolare, la casa automobilistica ha registrato ricavi in crescita dell’11,8% a 5,2 miliardi di euro mentre non c’è stata alcuna variazione in merito alle vendite, ferme a 53.605 unità , praticamente invariate rispetto ai primi nove mesi del precedente esercizio.
Volkswagen non esclude che la seconda parte dell’anno sia piuttosto incerta, soprattutto per via dell’agguerrita concorrenza da parte delle case automobilistiche, tuttavia la casa automobilistica tedesca si dice certa che i risultati complessivi al termine del 2010 risulteranno superiori di gran lunga rispetto a quelli registrati al 31 dicembre 2009, complice anche la debolezza dell’euro nei confronti del dollaro.
Giorgetto Giugiaro, a cui rimarrà il 9,9% dell’azienda, ha commentato la cessione spiegando che questo è un giorno epocale per lui e per suo figlio Fabrizio, da oggi Italdesign entra a far parte della grande famiglia di Volkswagen, completando così un rapporto iniziato nel ’70, quando Italdesign Giugiaro fu chiamata a disegnare la prima Golf.
La testata specializzata nel settore dei motori ha citato come fonte alcune persone molto vicine all’operazione, del resto si tratta di una mossa assolutamente prevedibile dal momento che Volkswagen ha più volte ribadito la sua intenzione di diventare il più grande produttore di auto al mondo, con una vendita annua pari a circa 10 milioni di veicoli.
In Cina, infatti, le vendite di auto a marchio Volkswagen nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2010 sono cresciute del 61%, mentre nella stessa Germania la crescita si è limitata all’1,2%.
L’aumento di capitale deciso dalla casa automobilistica servirà a finanziare l’acquisizione di Porsche e a rafforzare la stabilità finanziaria del gruppo, in questo modo Volkswagen potrà concludere l’operazione senza che l’esborso di denaro influisca troppo sui conti e sulla situazione debitoria.