Acea ha archiviato il 2015 con ricavi consolidati per 2,917 miliardi (-4% anno su anno), un utile netto in crescita di 175 milioni di euro (162,5 milioni nel 2014), un ebitda di 732 milioni (717,7 milioni nel 2014), un ebit di 386,5 milioni (390,4 milioni nel 2014) e investimenti pari a 428,9 milioni (318,5 milioni nel 2014).

La Iren è entrata nel portafoglio small cap di Equita al posto dell multiservizi attiva nella gestione, nonché nello sviluppo, delle reti e dei servizi dell’acqua, dell’ambiente e dell’energia, ovvero
L’Acea è una multi servizi che si occupa della gestione e dello sviluppo di reti e servizi legati alla fornitura di acqua, dell’energia elettrica ed anche per l’ambiente. Una società che ha alle sue spalle una sotria molto lunga, storia che è cominciata nel 1909. Per quanto riguarda il settore idrico, il Gruppo Acea è l’operatore nazionale principale con un bacino di utenza di oltre 8 milioni di abitanti. Inoltre, a Roma, Frosinone e nelle rispettive province, Acea offre un servizio idrico integrato di acquedotto, fognatura e depurazione. Ma è anche presente in altre aree della regione Lazio, della regione Toscana, della regione Umbria e della regione Campania.
Paolo Gallo, direttore generale di Acea, azienda romana attiva nel settore delle utility, ha dichiarato nel corso della conference call sui risultati di bilancio del 2012 che il gruppo tornerà a livelli di payout del 65% nel 2013, dopo il 75% del 2012 e il 70% del 2011. Acea ha aumentato il dividendo sull’esercizio 2012 a 0,3 euro per azione dai 0,28 euro per azione dell’anno precedente. Ieri, alla borsa di Milano, il titolo ha perso il 2,02% a 4,472 euro. Da inizio anno il titolo perde l’1,83%.

