
Se dovesse crollare sotto tale soglia allora il titolo Mps rischierebbe seriamente un tracollo prima intorno a quota 1,19 euro ed in un secondo momento a quota 1,16-1,15 euro.
Se dovesse crollare sotto tale soglia allora il titolo Mps rischierebbe seriamente un tracollo prima intorno a quota 1,19 euro ed in un secondo momento a quota 1,16-1,15 euro.
Il titolo già nella mattinata è sceso attorno a quota 2,225 euro, rimanendo poi invariato per tutta la giornata, chiudendo le contrattazioni a quota 2,2575 euro, in calo dell’1,63%.
Lo spunto rialzista di venerdì lascia ovviamente ben sperare gli investitori, però la situazione del titolo resta comunque abbastanza contrastata.
Ieri a Piazza Affari Tenaris ha chiuso in ribasso dell’1,02% a quota 13,52 euro, che comunque ora come ora rappresenta un buon risultato, infatti il mese scorso Tenaris era addirittura crollato a 12,60-12,58 euro, solamente con un test su quella soglia è riuscito a salire fino a toccare quasi 14 euro.
Ora il titolo sta cercando di portare a termine il superamento di quota 2,40, la quale rappresenta la prima resistenza grafica, ma anche ieri Unicredit ha perso lo 0,95% scendendo a quota 2,34 euro per azione, mancando così l’aggancio.
A dar forza a tale concetto ricordiamo che anche il bilancio del Gruppo 24 Ore ha subito forti tagli. L’ultimo giudizio da parte di Kepler fa veramente pensare sulle sorti che può avere il gruppo Seat. Per la banca d’affari infatti il target price del titolo Seat Pagine Gialle è 0 euro e questo giudizio arriva come una doccia fredda a Piazza Affari.
Come è accaduto per molte aziende italiane, anche Bulgari ha dovuto registrare una diminuzione del fatturato di ben 133 milioni di euro, anche se nel solo terzo trimestre 2009 Bulgari ha saputo mantenere positivo l’utile netto di ben 7 milioni di euro.
Il titolo del Lingotto ha fatto anche di meglio nella giornata di ieri, infatti è stato capace di arrivare fino ad un massimo di 11,47 euro, prima però di ripiombare verso il basso in chiusura di seduta.
Dopo gli ottimi risultati dell’azienda di Torino con un ottimo trend di vendita soprattutto grazie agli incentivi statali, anche in borsa il titolo prosegue la sua corsa rialzista.
Eni si è riportato sopra la media mobile di breve termine, passando in area 17 euro e adesso tenta l’annullamento del gap ribassista iniziato il 21 settembre a 17,37 euro. Gli esperti affermano che oltre questo livello sarebbero attaccati anche gli ultimi massimi relativi a quota 17,7 euro.
Nel dettaglio risulta essere particolarmente favorevole la situazione economica personale che risulta in crescita di circa sei punti rispetto allo scorso mese, da 118,4 a 125, il massimo livello raggiunto da marzo del 2002 ad oggi.
Dai dati raccolti e analizzati dall’Eurostat, infatti, emerge che la prospettiva di lavoro per chi ha meno di 25 anni è peggiore in Spagna, dove è senza lavoro un ragazzo su tre (33,6%), seguita dalla Lettonia (28,2%) e dall’Italia dove è senza lavoro un giovane su quattro (24,9%).
Guarguaglini cita come esempi che confermano la sua analisi l’americana Drs che nei primi mesi del 2009 ha ricevuto ordini per 2 miliardi di dollari, ossia uno dei migliori risultati nella storia di Drs.
Le perdite più drastiche hanno interessato soprattutto il settore automobilistico in cui è stato registrato un calo del 46,5% e il settore metallurgico che è calato del 38,5%.