Piazza Affari occasione d’acquisto nel 2013?

Il 2012 è stato finora positivo per Piazza Affari, che si appresta a chiudere l’anno con un rendimento dell’8,2%. Tuttavia, il 2012 è stato vissuto sull’ottovolante, complice la grave crisi dei debiti sovrani europei che ha toccato con maggiore decisione la periferia del vecchio continente. L’Italia è stata spesso sotto l’attacco della speculazione internazionale, con lo spread ancora sopra 500 punti la scorsa estate e con il listino azionario FTSE MIB sui minimi di sempre. Solo da fine luglio scorso è arrivata la svolta, grazie alle forti dichiarazioni di Draghi a sostegno dell’euro.

Come investire in borsa nel 2013 secondo Banca Syz

E’ tempo di ridisegnare le strategie di asset allocation e delineare i piani di investimento per il prossimo anno. Il 2012 lascerà in dote il recupero dell’euro, dopo la grave crisi del primo semestre, la ripresa dei listini azionari e l’ottimo andamento del mercato obbligazionario. Il mercato dei bond italiani ha corso molto negli ultimi quattro mesi. Rispetto ad altri paesi europei il rendimento resta interessante, sebbene ora pesi molto il rischio politico dovuto alle dimissioni di Mario Monti e all’incognita delle elezioni anticipate.

Dividendo 2012 Conafi Prestitò esercizio 2011

Una cedola 2012, a valere sull’esercizio 2011, pari a 0,06 euro per ogni azione ordinaria posseduta. E’ questo il dividendo che il Consiglio di Amministrazione di Conafi Prestitò, società quotata in Borsa a Piazza Affari, proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti convocata il 24 maggio e, occorrendo, in data 25 maggio del 2012 in seconda convocazione.

Il CdA della società, specializzata nel settore dei finanziamenti con cessione del quinto, ha intanto approvato i risultati dell’esercizio 2011, caratterizzati in particolare da un montante lordo in crescita anno su anno dell’8,5% a 103 milioni di euro a fronte di commissioni nette che, allo stesso modo, al 31 dicembre del 2011 sono salite del 6,2% a 10,3 milioni di euro rispetto all’esercizio 2010.

Dividendo 2012 Enervit esercizio 2011

Una cedola unitaria da 0,035 euro per azione da pagare nel 2012 a valere sull’esercizio 2011. Questo è quanto proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti il Consiglio di Amministrazione di Enervit S.p.A., società quotata in borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore degli integratori alimentari per lo sport.

Previa approvazione da parte dell’Assemblea, il Consiglio di Amministrazione della società ha proposto come data di pagamento del dividendo il 24 maggio a fronte dello stacco della cedola fissato per lunedì 21 maggio del 2012.

Bilancio Acque Potabili gennaio dicembre 2011

Ricavi in moderata crescita anno su anno, aumento dell’Ebit a due cifre, e risultato netto negativo ma comunque in miglioramento rispetto all’esercizio 2010. Sono questi, in estrema sintesi, i tratti salienti del progetto di bilancio al 31 dicembre del 2011 che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Acque Potabili S.p.A., società quotata in borsa a Piazza Affari.

Nel dettaglio, il fatturato 2011 è cresciuto del 2,1% a 80 milioni di euro a fronte di un Ebit in aumento del 23,6% a 2 milioni di euro, mentre l’Ebitda è sceso dai 16,1 milioni di euro al 31 dicembre del 2010, ai 14,5 milioni di euro al 31 dicembre del 2011.

Nuovo piano di buyback DeA Capital

Un nuovo piano di acquisto di azioni proprie per un massimo di titoli pari e non oltre il 20% del capitale sociale. A proporlo all’Assemblea degli Azionisti sarà il Consiglio di Amministrazione di DeA Capital S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari e specializzata negli investimenti nel campo del private equity e nell’alternative asset management.

Il nuovo piano di buyback, una volta approvato dall’Assemblea, avrà gli stessi obiettivi di quello in essere che è stato approvato il 19 aprile del 2011 dall’Assemblea degli Azionisti, e che scadrà, al termine dei 18 mesi previsti, in data 19 ottobre del 2012. Il tutto a fronte del possesso da parte della società, alla data di ieri, di numero 27.253.874 azioni proprie DeA Capital S.p.A. che corrispondono all’8,89% del capitale sociale.

Finmeccanica chiude piano acquisto azioni proprie

E scaduto sabato scorso, 31 dicembre del 2011, il piano di acquisto di azioni proprie, da parte di Finmeccanica, in forza a quanto deliberato il 4 maggio scorso dall’Assemblea degli Azionisti della società quotata in Borsa a Piazza Affari.

A darne notizia in data odierna, lunedì 2 gennaio del 2012, è stato proprio il colosso aerospaziale italiano che in merito ha emesso un’informativa su quello che è stato l’esito del programma di buyback.

Investire puntando ai dividendi, occhio ai rischi

L’instabilità dei mercati ha portato ad un aumento dei dividendi che consente, a chi ha scelto di investire in questo periodo, di avere ottime possibilità di assicurarsi rendimenti più elevati rispetto ai titoli di Stato.

Tuttavia, secondo Samy Chaar del team investments strategy di Lombard Odier, non bisogna trarre conclusioni affrettate, perchè se è vero che in Europa i dividendi hanno superato i bond decennali è anche vero che non c’è alcuna prova che l’aumento dei dividenti porti automaticamente ad un aumento dei rendimenti azionari.

Misura componenti portafoglio investimenti per evitare rischi

Data la situazione di incentezza che continua a caratterizzare i mercati finanziari mondiali, gli esperti non fanno che sottolineare la necessità di diversificare il proprio portafoglio di investimenti per limitare al massimo i rischi. Alla luce di questo consiglio, che trova d’accordo praticamente tutti, gli investitori si chiedono quale sia la misura delle diverse tipologie di investimento che deve andare a comporre il proprio piano di investimenti al fine di evitare rischi inutili.

Inutile dire che tutto dipende da quanto l’investitore sia disposto a rischiare, tuttavia in linea di massima si ritiene che una quota di almeno il 10% di azioni sia in grado di bilanciare i rendimenti a prescindere dalle scelte di mercato. Questa, dunque, rappresenta una soluzione di massima prudenza, chi invece sente di poter rischiare può addirittura arrivare a detenere una quota del 30%.

Banco Popolare superamento resistenza di breve

Banco Popolare ha messo a segno una seduta di forte rimbalzo nella giornata di ieri, superando la resistenza di breve a quota 4,30 euro per azione, e riuscendo anche a trovare uno spazio di recupero fino a quota 4,50.

Resta comunque abbastanza sotto pressione il quadro tecnico del titolo, ma con il superamento anche di quota 4,60 euro si avrà un chiaro segnale di forza, che potrebbe spingere il valore del titolo fino a quota 4,80 euro in un primo momento.

Titoli con maggiore potenziale di crescita

CorrierEconomia ha ralizzato un sondaggio in cui è stato chiesto a diversi esperti di indicare i titoli più interessanti per i principali settori delle Borse europee, un indagine in cui compaiono anche i titoli di numerose aziende italiane, tra questi Enel tra le utilities, Eni nell’energia, Fiat nel settore automobilistico e Generali in quello assicurativo.

Nel comparto alimentare regina assoluta è Nestlè, anche se Parmalat occupa una buona posizione, nel settore bancario il ruolo di leadership spetta a Hsbc, nel settore dell’Hi-tech si collocano ai primi posti la tedesca Sap e la finlandese Nokia mentre per il settore della telefonia sia fissa che mobile troviamo Telefonica.

Investire in azioni

L’ultima crisi finanziaria ha fatto dubitare pesantamente della capacità delle azioni di remunerare il rischio che in genere le distingue dalle altre forme di investimento, basti pensare che nel periodo compreso tra la fine del 2007 e la fine del 2009 sono state registrate perdite per una media del 27%, in ogni caso la ripresa economica dovrebbe far sparire sistematicamente questo tipo di preoccupazione.

Per il 2010, infatti, la maggior parte degli analisti prevede in media una crescita degli utili del 24%, tra i settori favoriti troviamo quello dell’auto, delle banche e della tecnologia, anche se si tratta di stime che devono essere considerate con estrema cautela perchè suscettibili di variazioni nel corso dei prossimi mesi.

Caltagirone vicino al 2% di Generali

Francesco Gaetano Caltagirone ha comprato ancora 450.000 azioni Generali per un totale di 7,3 milioni di euro, arrivando così ad avere l’1,9% della compagnia di assicurazioni triestina. Caltagirone è quindi ad un passo dal dover comunicare alla Consob l’acquisizione importante del 2%.

Secondo molti questo continuo acquisto da parte di Caltagirone di azioni Generali potrebbe avere lo scopo di voler intervenire nella decisione del nuovo management del gruppo, che sarà rivisto ad aprile 2010.