In Italia continua a crescere la pubblicità online

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Il settore pubblicitario è senza dubbio uno dei settori che ha risentito maggiormente degli effetti della crisi economica perchè dovendo tagliare i costi la maggior parte delle imprese ha preferito scegliere di tagliare sulla pubblicità, un lusso che in tempo di crisi non tutti possono permettersi.

A risentirne maggiormente, tuttavia, è stata soprattutto la raccolta pubblicitaria per così dire cartacea mentre il settore della pubblicità online è stato meno colpito dalla crisi, soprattutto in Italia.

Toyota taglia la produzione di 1 milione di veicoli

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Nonostante il mercato dell’auto sta registrando una lenta ripresa, Toyota ha confermato ufficialmente le voci che hanno inziato a circolare nei giorni scorsi e che parlavano di un probabile taglio alla produzione da parte della casa automobilistica giapponese.

Un portavoce di Toyota, infatti, ha comiunicato che verrà interrotta una linea di produzione nello stabilimento giapponese di Takaoka a partire dalla primavera del 2010, decisione che deriva da una scarsa domanda di auto.

Italia terza per disoccupazione in Ue

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L’Eurostat ha collocato l’Italia sul terzo gradino del podio, ma purtroppo in una classifica per nulla ambita visto che è stata stilata sulla base dei dati relativi alla disoccupazione giovanile.

Dai dati raccolti e analizzati dall’Eurostat, infatti, emerge che la prospettiva di lavoro per chi ha meno di 25 anni è peggiore in Spagna, dove è senza lavoro un ragazzo su tre (33,6%), seguita dalla Lettonia (28,2%) e dall’Italia dove è senza lavoro un giovane su quattro (24,9%).

Nouriel Roubini, si rischia una seconda recessione

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Nell’ultimo periodo tutti i più grandi economisti, tutti i principali organi istituzionali e tutte le più importanti organizzazioni internazionali hanno parlato di un imminente fine della crisi economica mondiale, con una lenta e graduale ripresa dell’economia globale che inizierà a partire dalla seconda metà del 2009.

Tutti, quindi, tranne uno, forse quello che ha maggiore credibilità. Stiamo parlando di Nouriel Roubini, economista e professore della New York University divenuto famoso per essere stato il primo ad aver previsto la crisi finanziaria che ha devastato l’economia mondiale.

Rio Tinto, utili -65% nel primo semestre 2009

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Rio Tinto ha chiuso il primo trimestre dell’anno con pesantissimo calo di utili, in flessione del 65% a 2,45 miliardi di dollari, contro i 6,95 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

Su base pro-forma, invece, c’è stata una flessione del 54% a 2,57 miliardi di dollari, contro i 5,53 del 2008. Per quanto riguarda il fatturato è stato registrato un calo del 31% a 18,85 miliardi di dollari, contro i 27,19 del primo trimestre del 2008.

Ing, utili +71 milioni nel secondo trimestre 2009

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Dopo tre trimestri consecutivi in cui i risultati erano stati sempre negativi finalmente la banca olandese Ing ha registrato un risultato positivo.

Ing, infatti, ha chiuso il secondo semestre del 2009 con un utile netto di 71 milioni di euro, ossia 3 centesimi per azione, un risultato positivo ma comunque nettamente inferiore rispetto ai risultati registrati dal gruppo olandese nello stesso periodo dello scorso anno quando l’utile è stato di 1,92 miliardi di euro, ossia 94 centesimi per azione.

Adecco perde 147 milioni di euro nel secondo trimestre 2009

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La crisi del mercato del lavoro causata soprattutto dalla crisi economica mondiale ha influito inevitabilmente anche su quelle aziende che basano la propria attività proprio sulla fornitura di lavoro dipendente, ossia le agenzie interinali.

Ad essere colpite sono state non solo agenzie minoritarie ma anche i colossi del settore, come Adecco che ha chiuso il secondo trimestre del 2009 con una perdita di 147 milioni di euro, un risultato disastroso se paragonato a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno quando aveva registrato un utile di 212 milioni di euro.

Lloyds Banking Group pianifica un aumento di capitale

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Secondo quanto riportato dal Sunday Times la banca inglese Lloyds Banking Group sta studiando un emissione di titoli per ridurre la sua dipendenza dal governo.

La banca, infatti, ricordiamo, è detenuta al 43% dal governo e secondo quanto riportato dal giornale inglese starebbe studiando una strategia per ridurre questa percentuale, intenzione che deriva soprattutto dal fatto che il programma governativo messo in atto per salvare le banche dagli effetti della crisi è considerato da Lloyds Banking Group troppo costoso, senza considerare l’eccessivo potere che conferisce al governo.

Alcatel-Lucent, primo utile dopo 9 trimestri in rosso

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Dopo ben nove trimestri chiusi tutti i rosso il gruppo francese Alcatel-Lucent ha chiuso il secondo trimestre del 2009 con un utile di 14 milioni di euro, anche se il fatturato complessivo ha registrato un calo del 4,8% a 3,9 miliardi di euro.

Nonostante questo, tuttavia, quello conseguito nel secondo trimestre dell’anno è un risultato senza dubbio positivo non solo perchè mostra che la crisi sta iniziando ad allentare la presa anche in questo settore e che i segnali di ripresa iniziano timidamente ad emergere ma soprattutto perchè si tratta di un risultato superiore rispetto alle previsioni degli analisti che per questo secondo trimestre avevano prospettato una perdita di 343 milioni e ricavi di 3,8 miliardi.

Microsoft, utili e vendite in calo

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A giugno 2009 Microsoft ha chiuso il quarto trimestre fiscale con il risultato peggiore di tutta la sua storia, un calo degli utili del 29% a 3,05 miliardi di dollari, ossia 0,34 dollari per azione. Il fatturato, inoltre, è calato del 17% a 13,10 miliardi di dollari.

Si tratta di dati preoccupanti non solo perchè sono i peggiori mai registrati ma soprattutto perchè sono addirittura inferiori alle previsioni degli analisti che avevano prospettato per il colosso informatico un utile di 0,37 dollari per azione e vendite che superavano i 14 miliardi di dollari.

Biggeri, la fase più grave della crisi è superata

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Buone notizie per l’economia italiana arrivano dall’Istat e in particolare dal presidente dell’istituto Luigi Biggeri che, nel corso dell’audizione sul Documento di programmazione economico-finanziaria presso le commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato, ha spiegato che la fase più grave della crisi è ormai superata, anche se i tempi relativi all’uscita definitiva da questa situzione di difficoltà sono ancora piuttosto incerti.

Biggeri, in particolare, ha affermato che durante il mese di Aprile in Italia è stata registrata la prima interruzione del crollo delle attività produttive, un segnale che evidenzia il superamento della fase più intensa della crisi economica ma che allo stesso tempo non consente di stabilire i tempi e l’intensità del recupero.

Piaggio studia un piano di rilancio per Moto Guzzi

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Moto Guzzi è un marchio storico italiano che nel 2004 è stato acquisito da Piaggio e che ora riscuote un successo che è ben lontano da quello degli anni ’60, quando era un importante e prestigioso marchio di moto, un simbolo del Made in Italy che contava ben 1.600 dipendenti.

Ora, infatti, le cose non vanno affatto bene, Moto Guzzi ha pochissimi dipendenti e quasi tutti sono in cassa integrazione. Per questo motivo Piaggio ha deciso di studiare insieme ai sindacati un piano volto al salvataggio dello storico marchio di moto.

British Airways, aumento di capitale di 600 milioni di sterline

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Per sostenere il bilancio colpito pesantemente dalla crisi economica la compagnia aerea British Airways ha comunicato di voler effettuare un aumento di capitale di 600 milioni di sterline.

La British Airways, infatti, è tra le compagnie aeree che negli ultimi trimestri hanno subito un forte calo dei profitti e quindi l’aumento di capitale si configura come un operazione praticamente indispensabile al fine di far respirare le casse, che oramai sono quasi a secco. Proprio oggi, infatti, il Gruppo ha annunciato una perdita di 100 milioni di sterline nel secondo trimestre del 2009.

Home equity loans e carte di credito i principali debiti degli americani

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I numeri che giungono dagli Stati Uniti sono ancora molto preoccupanti per quanto riguarda la crisi economica che ha colpito il mondo intero ad iniziare dallo scorso anno. Infatti, secondi i dati diffusi dall’American Bankers Association gli americani pagano sempre più in ritardo le rate per le carte di credito ed i mutui.

Nei primi tre mesi del 2009 si è segnato un ulteriore record negativo, sono state infatti ben il 6,6% le inadempienze nel pagare le rate delle carte di credito, il trimestre precedente erano state il 5,52%.