
A risentirne maggiormente, tuttavia, è stata soprattutto la raccolta pubblicitaria per così dire cartacea mentre il settore della pubblicità online è stato meno colpito dalla crisi, soprattutto in Italia.
A risentirne maggiormente, tuttavia, è stata soprattutto la raccolta pubblicitaria per così dire cartacea mentre il settore della pubblicità online è stato meno colpito dalla crisi, soprattutto in Italia.
Un portavoce di Toyota, infatti, ha comiunicato che verrà interrotta una linea di produzione nello stabilimento giapponese di Takaoka a partire dalla primavera del 2010, decisione che deriva da una scarsa domanda di auto.
Dai dati raccolti e analizzati dall’Eurostat, infatti, emerge che la prospettiva di lavoro per chi ha meno di 25 anni è peggiore in Spagna, dove è senza lavoro un ragazzo su tre (33,6%), seguita dalla Lettonia (28,2%) e dall’Italia dove è senza lavoro un giovane su quattro (24,9%).
Tutti, quindi, tranne uno, forse quello che ha maggiore credibilità . Stiamo parlando di Nouriel Roubini, economista e professore della New York University divenuto famoso per essere stato il primo ad aver previsto la crisi finanziaria che ha devastato l’economia mondiale.
Su base pro-forma, invece, c’è stata una flessione del 54% a 2,57 miliardi di dollari, contro i 5,53 del 2008. Per quanto riguarda il fatturato è stato registrato un calo del 31% a 18,85 miliardi di dollari, contro i 27,19 del primo trimestre del 2008.
Ing, infatti, ha chiuso il secondo semestre del 2009 con un utile netto di 71 milioni di euro, ossia 3 centesimi per azione, un risultato positivo ma comunque nettamente inferiore rispetto ai risultati registrati dal gruppo olandese nello stesso periodo dello scorso anno quando l’utile è stato di 1,92 miliardi di euro, ossia 94 centesimi per azione.
Ad essere colpite sono state non solo agenzie minoritarie ma anche i colossi del settore, come Adecco che ha chiuso il secondo trimestre del 2009 con una perdita di 147 milioni di euro, un risultato disastroso se paragonato a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno quando aveva registrato un utile di 212 milioni di euro.
La banca, infatti, ricordiamo, è detenuta al 43% dal governo e secondo quanto riportato dal giornale inglese starebbe studiando una strategia per ridurre questa percentuale, intenzione che deriva soprattutto dal fatto che il programma governativo messo in atto per salvare le banche dagli effetti della crisi è considerato da Lloyds Banking Group troppo costoso, senza considerare l’eccessivo potere che conferisce al governo.
Nonostante questo, tuttavia, quello conseguito nel secondo trimestre dell’anno è un risultato senza dubbio positivo non solo perchè mostra che la crisi sta iniziando ad allentare la presa anche in questo settore e che i segnali di ripresa iniziano timidamente ad emergere ma soprattutto perchè si tratta di un risultato superiore rispetto alle previsioni degli analisti che per questo secondo trimestre avevano prospettato una perdita di 343 milioni e ricavi di 3,8 miliardi.
Si tratta di dati preoccupanti non solo perchè sono i peggiori mai registrati ma soprattutto perchè sono addirittura inferiori alle previsioni degli analisti che avevano prospettato per il colosso informatico un utile di 0,37 dollari per azione e vendite che superavano i 14 miliardi di dollari.
Biggeri, in particolare, ha affermato che durante il mese di Aprile in Italia è stata registrata la prima interruzione del crollo delle attività produttive, un segnale che evidenzia il superamento della fase più intensa della crisi economica ma che allo stesso tempo non consente di stabilire i tempi e l’intensità del recupero.
Ora, infatti, le cose non vanno affatto bene, Moto Guzzi ha pochissimi dipendenti e quasi tutti sono in cassa integrazione. Per questo motivo Piaggio ha deciso di studiare insieme ai sindacati un piano volto al salvataggio dello storico marchio di moto.
La British Airways, infatti, è tra le compagnie aeree che negli ultimi trimestri hanno subito un forte calo dei profitti e quindi l’aumento di capitale si configura come un operazione praticamente indispensabile al fine di far respirare le casse, che oramai sono quasi a secco. Proprio oggi, infatti, il Gruppo ha annunciato una perdita di 100 milioni di sterline nel secondo trimestre del 2009.
Nei primi tre mesi del 2009 si è segnato un ulteriore record negativo, sono state infatti ben il 6,6% le inadempienze nel pagare le rate delle carte di credito, il trimestre precedente erano state il 5,52%.