
Quanto prospettato da Marchionne è stato confermato anche da Gian Primo Quagliano, direttore del Centro Studi Promotor (Csp), secondo il quale in Italia nel 2010 le vendite di auto scenderebbero a 1,7 milioni in assenza di incentivi.
Quanto prospettato da Marchionne è stato confermato anche da Gian Primo Quagliano, direttore del Centro Studi Promotor (Csp), secondo il quale in Italia nel 2010 le vendite di auto scenderebbero a 1,7 milioni in assenza di incentivi.
Prospettive non buone neache per i periodi successivi dal momento che Garrone ha parlato di una crisi di cui nel settore petrolifero si sentiranno gli effetti anche nei prossimi 3-4 anni, tanto che non si escludono possibili tagli degli investimenti nel nuovo piano industriale.
Dominique Strauss-Kahn, in particolare, ha affermato che andando ad esaminare bene i fatti emerge con chiarezza che l’Europa è stata colpita meno duramente rispetto agli Stati Uniti, ha saputo reggere meglio la difficile situazione, ma questo non vuole dire che le cose vadano allo stesso modo anche nella fase di ripresa.
Sulla questione Mercegaglia ha assunto toni più pacifici rispetto a quelli utilizzati da Tremonti ma tutto sommato il senso del discorso non cambia.
La revisione di 600 miliardi deriva dal fatto che la situazione finanziaria risulta essere migliorata e i segnali della ripresa economica sono evidenti. Nonostante questo, tuttavia, Il Fmi ha affermato che il rischio generale resta alto e ancora più elevato è il rischio di ricadute.
Una delle proposte più interessanti e particolari che saranno portate al G20 è del presidente francese Sarkozy, il quale proporrà l’introduzione della cosiddetta Tobin Tax, che non è nient’altro che una tassa internazionale da applicare ad ogni transazione finanziaria.
A rivelare queste previsioni è stato il presidente del gruppo Roberto Colaninno il quale ha spiegato che l’ottimismo di Piaggio deriva soprattutto dal fatto che il gruppo ultimamente sta guadagnando quote di mercato in tutti i paesi europei.
Per quanto riguarda invece il fatturato complessivo, che include sia le vendite di software che gli introiti derivanti dalla manutenzione dei programmi acquistati in precedenza, ha subito una contrazione del 5% a 5,05 miliardi di dollari, al di sotto delle stime che parlavano di 5,24 miliardi.
All’assemblea straordinaria, inoltre, verrà sottoposta l’approvazione della proposta di modifica dell’art. 5 dello statuto sociale, ovvero l’eliminazione del riferimento al valore nominale espresso delle azioni ordinari.
Certo, è noto che nel corso del primo semestre dell’anno la casa del cavallino rampante ha registrato un calo dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ma bisogna tuttavia tenere conto del fatto che il primo semestre del 2008 è stato un semestre senza precedente, il migliore in tutta la storia della Ferrari. Il 2008, infatti, è stato per Ferrari un anno record sotto tutti i punti vista, sia per le vendite, sia per il fatturato che per la marginalità .
Il numero uno del Fmi, infatti, ha spiegato che anche se la crisi economica ha allentato la presa e hanno iniziato a manifestarsi i primi segnali della ripresa economica bisogna comunque tenere ben presente il fatto che la crisi non è stata definitivamente sconfitta e che i suoi effetti continuano a danneggiare l’economia.
Il quotidiano, in particolare, riporta le parole dell’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera il quale ha affermato che la banca sta ancora valutando se procedere o meno con la richiesta, può darsi che scelga di procedere richiedendo bond per 4 miliardi, è possibile che decida di richiederne solo una parte o ancora è anche possibile che si decida di ritirare la richiesta e fare a meno dei bond.
Trichet, inoltre, ha affermato che il tasso di inflazione nella zona euro durante il mese di agosto è stato negativo a causa di un aumento dei prezzi delle materie prime nel corso dello scorso anno ma che nei prossimi mesi l’inflazione dovrebbe essere tornare ad essere “moderatamente” positiva.
Questa ingente perdita ha costretto gli amministratori a convocare l’assemblea degli azionisti per deliberare la temporanea riduzione del capitale e il contemporaneo aumento dello stesso. Walter Burani azionista di maggioranza della società , si è detto disposto a sostenere questo aumento aggiungendo però che è necessario l’apporto di partner industriali e finanziari.