Dollaro debole spinge prezzo oro

I debiti sovrani della zona Euro non sembrano spaventare il mercato, che punta deciso sull’euro, che ha toccato un nuovo massimo da cinque mesi a questa parte, raggiungendo quota 1,3636 dollari.

Anche le altre monete considerate rifugio beneficiano della debolezza del dollaro, con il franco svizzero che ha segnato un ulteriore record a quota 0,9375 dollari, lo yen che è sui massimi da due settimane a 83,6 dollari, e l’oro che ha toccato i 1.313,20 dollari all’oncia sulla piazza londinese.

Cambio euro dollaro struttura breve periodo neutrale

La situazione del cambio euro dollaro non è cambiata praticamente di una virgola in una settimana, con i valori della moneta unica europea che si aggirano sempre su 1,26-1,28 nei confronti del biglietto verde americano.

Nell’ottava precedente si è registrata una importante fase di consolidamento per il cross euro/dollaro, proprio negli stessi giorni in cui l’euro toccava i suoi minimi storici nei confronti del franco svizzero, diventato in questo periodo anche un ottimo bene rifugio.

Cambio euro dollaro fase di consolidamento

La scorsa ottava è stata una settimana di consolidamento per il cambio euro dollaro, che ha fatto registrare una netta contrazione di volatilità, con valore fermo attorno a quota 1,26-1,27.

Il cambio tra la moneta unica e il biglietto verde, che nel mese precedente aveva compromesso il supporto di breve di 1,273, ha toccato il minimo proprio a quota 1,26, base sopra alla quale ha poi creato una fase accumulativa.

Cambio euro dollaro in calo dopo parole di Weber

L’euro ha ancora mostrato notevole debolezza nei confronti del dollaro, con il cambio che ha toccato quota 1,2696, cioè il minimo dal 15 luglio scorso.

Al termine della giornata di ieri poi comunque il cross è tornato sopra quota 1,27, ma ciò che conta è il cedimento precedente di tale soglia.

Cambio euro dollaro allungo verso 1,3

Il cambio euro dollaro nel corso dell’ultimo mese e mezzo si è girato nettamente a favore della moneta unica europea, come è facile notare anche dal grafico, che ci mostra il forte recupero dell’euro nei confronti del dollaro, iniziato proprio a giugno.

Nel corso delle ultime sedute l’euro ha compiuto un ulteriore balzo in avanti, spinto soprattutto dal forte ipervenduto di brevissimo termine, arrivando in area 1,272-1,275.

Cambio euro dollaro avvio ottava

L’inizio di ottava per il cambio euro/dollaro è stato piuttosto calmo ma comunque positivo per la moneta unica europea.

L’euro è riuscito infatti a trovare conferma oltre la soglia psicologica di quota 1,25, facendosi così notare per una buona capacità di tenuta.

In seguito alla repentina accelerazione di settimana scorsa, nella quale il cross eur/usd era salito anche oltre quota 1,26, l’euro è riuscito a gettare le basi per un nuovo allungo.

Cambio euro in ripresa su dollaro e sterlina

Arrivano piccoli segni di ripresa dall’euro nei confronti di sterlina e dollaro.

La moneta unica europea ha trovato lo spazio per un veloce rimbalzo dopo le correzioni delle sedute precedenti nei confronti della sterlina inglese, con il cambio che è riuscito a rilanciarsi dal supporto di quota 0,81, arrivando a toccare la resistenza di breve di 0,820-0,823.

Trichet rassicura l’economia europea

Ieri pomeriggio Jean Claude Trichet, presidente della Banca Centrale Europea, ha parlato della situazione economica del Vecchio Continente durante la conferenza stampa che ha seguito la decisione dell’istituto centrale di lasciare invariati i tassi di riferimento, in linea con le attese degli economisti.

Trichet ha parlato di tassi di interesse appropriati e pressioni inflazionistiche che dovrebbero rimanere limitate, insieme a un percorso di ripresa che continuerà, anche se in maniera ancora moderata e disomogenea.

L’euro è una moneta credibile secondo Trichet

Il presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, ha rilasciato un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, nella quale il tema principale è stato ovviamente l’euro, la moneta unica europea che nell’ultimo periodo ha risentito molto della crisi greca.

Secondo Trichet l’euro è ancora una moneta credibile, nonostante i ribassi continui che hanno portato ad una grossa svalutazione la moneta unica nei confronti di dollaro e sterlina.

Euro in calo sotto 1,25 dollari

L’euro continua a risentire della crisi greca e dei timori che stanno attraversando l’economia europea, oggi è stato infatti registrato un nuovo calo a quota a 1,2457 dollari, ossia sotto 1,25 dollari per la prima volta da marzo 2009.

A provocare questo nuovo e ulteriore calo è il netto aumento dei timori relativi alla crisi del debito sovrano, aggravati nelle ultime ore dalle dichiarazioni rilasciate da Josef Ackermann, CEO di Deutsche Bank, secondo il quale la Grecia dovrà superare diversi ostacoli per riuscire a risanare i suoi conti pubblici.

Euro/dollaro triplo minimo dell’anno

Nelle ultime ore si sono concretizzate tutte le peggiori ipotesi previste per quanto riguarda il cambio euro/dollaro.

Addirittura il cross tra la moneta unica europea e la moneta americana ha toccato per la terza volta i minimi dell’anno.

In confronto alle settimane precedenti gli scenari rimangono intatti, tutti i fattori di rischio non sono cambiati ma anzi si sono inaspriti, permettendo appunto un movimento dell’euro su nuovi minimi dell’anno.

Fuori la Grecia dall’Euro?

Da quando è stata costituita l’Europa dell’Euro l’ipotesi che uno degli stati membri potesse ad un certo punto, di fronte alle ripetute violazioni dei patti e delle regole, venire espulso è sempre stata più una proiezione nel futuro che non una vera e propria sanzione prevista. Oggi tale ipotesi non è però solo nel quadro delle possibilità remote ma un’iniziativa che la comunità europea potrebbe/dovrebbe adottare.

Euro/dollaro verso i minimi dell’anno

Il cambio euro/dollaro ha subito nuovamente una flessione al ribasso, annullando così in poche sedute l’allungo di metà mese.

Sono state soprattutto le tensioni riguardanti la questione del deficit della Grecia a sfavorire la moneta unica, il cui valore è ora crollato molto vicino ai minimi dell’anno, a quota 1,3233.

Euro franco svizzero al minimo storico

L’euro ha toccato il minimo storico nei confronti del franco svizzero, arrivando a quota 1,4310, il valore più basso dal 1999, quando la moneta unica europea ha fatto il suo esordio.

Le cause di questo risultato sono da ricercarsi sicuramente nella debolezza dell’euro, causata in gran parte dalla crisi finanziaria economica in Grecia, ma anche da una dinamica del franco svizzero che a dire il vero ha sorpreso anche gran parte degli analisti.

Il franco infatti aveva già iniziato una fase di risalita ben prima che scoppiasse la crisi ellenica, guadagnando terreno sulla moneta unica già nei mesi scorsi, così come sul dollaro.