Cambio euro dollaro risente ancora della crisi in Grecia

La situazione di incertezza che continua a caratterizzare l’economia europea, soprattutto dopo la crisi che ha colpito la Grecia, sta creando una forte pressione sulla moneta unica, dopo la breve risalita di ieri l’euro continua infatti a perdere terreno nei confronti del dollaro, raggiungendo i livelli più bassi degli ultimi nove mesi.

I paesi dell’Unione Europea hanno mostrato piena solidarietà alla Grecia promettendo il loro sostegno nella risoluzione dei problemi finanziari, in cambio è stato però chiesta l’adozione da parte del governo greco di ulteriori misure a sostegno del risanamento fiscale e che potrebbero essere già annunciate dal consiglio dei ministri nella giornata di domani.

Sterlina in grande difficoltà contro euro

La sterlina inglese è in grandissima difficoltà nell’ultimo periodo nei confronti dell’euro, con il cross eur/gbp che ormai ha superato l’importante soglia di 0,900 arrivando addirittura a sfiorare 0,915.

Nelle scorse settimane, il cambio, ha effettuato una fase di consolidamento in zona 0,87-0,865, giovedì scorso il cambio ha iniziato un imponente movimento positivo, superando prima la resistenza in area 0,885-0,887 proseguendo poi l’allungo fino al massimo registrato nella giornata di ieri.

Fondi americani scommettono contro euro

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal alcuni tra i più importanti fondi di investimento americani sono pronti a scommettere contro l’euro, tra questi l’auorevole quotidiano americano cita SAC Capital Advisors, Greenlight Capital e Soros Fund Management.

Secondo le indiscrezioni di stampa i dirigenti di questi e di altri fondi si sarebbero incontrati per una cena informale in un ristorante di Manhattan lo scorso 8 febbraio, obiettivo dell’incontro era quello di discutere a lungo sulla crisi dei conti che sta coinvolgendo il vecchio continente.

Cambio euro/dollaro ai minimi del 2010

Prosegue il periodo difficile per il cambio euro/dollaro, che nella scorsa settimana ha ceduto anche la soglia psicologica di 1,36, arrivando a toccare 1,35, il valore più basso dall’inizio di questo 2010 ad oggi.

Gli operatori erano ovviamente tutti concentrati sulla difficile situazione della Grecia, ma c’era anche molto interesse per la riunione a Bruxelles tra i leader dell’Unione Europea, dove il tema principale di discussione era proprio la crisi attuale del paese ellenico.

Euro/dollaro probabile rimbalzo tecnico

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Per quanto riguarda il cross euro/dollaro, rimane negativo il trend di breve periodo, con i corsi che sono scesi fino a toccare quota 1,3585.

I corsi si sono arrestati ora all’interno di un’area compresa tra 1,359 e 1,385. Analizzando i principali indicatori quantitativi abbiamo la conferma della situazione di breve periodo negativa del cambio euro/usd, con il Macd ed il Parabolic Sar che hanno girato in netta posizione short.

Euro/dollaro cede il supporto a 1,425

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Continua a perdere di valore il cross euro/dollaro, infatti anche nell’ultima settimana di contrattazioni, a sorridere è stata la moneta americana, che grazie ad alcuni dati macro molto favorevoli, e grazie al comune nervosismo sui mercati, ha saputo riprendersi e reagire, arrivando a toccare valori che non si vedevano dal passato luglio.

Già verso la fine del 2009 si intravedeva un’inversione di tendenza, confermata da questi primi giorni dell’anno, con il rapporto euro/usd che ormai ha ceduto l’importante supporto grafico a 1,425.

Addirittura il rapporto è arrivato a toccare quota 1,40 nella giornata di venerdì, il minimo dallo scorso luglio.

Euro – dollaro allungo verso 1,46

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Osservando il grafico del cross euro/dollaro notiamo come il quadro tecnico sia ancora molto contrastato, con i corsi che hanno provato un allungo ma hanno trovato la forte resistenza della barriera che si trova a quota 1,46.

Come suggeriscono anche gli esperti sarà solamente con il superamento di questa soglia che potremmo avere un segnale di forza che potrà riportare il valore del cross attorno a quota 1,467-1,468 in un primo momento e 1,472-1,474 in un secondo momento.

Euro/dollaro vicino alla soglia psicologica dell’1,50

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E’ stata una settimana molto difficile per il dollaro, che nei confronti dell’euro ha perso sensibilmente terreno, arrivando molto vicino alla soglia psicologica dell’1,50.

Il segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, rimane comunque ottimista e ha dichiarato che la moneta americana non perderà il suo ruolo di riserva internazionale.

Euro perde terreno nei confronti di dollaro e sterlina

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Nella giornata di ieri si è registrato un repentino cambio di rotta per quanto riguarda il cambio euro/dollaro americano, il cui valore è sceso da 1,497 fino a 1,485, mandando così in fumo il tentativo di aggancio alla soglia psicologica dell’1,50.

Ora il rapporto tra la moneta unica europea ed il biglietto verde è pari a 1,4899, e quella di ieri è stata la prima seduta negativa dell’ottava. Comunque gli esperti dicono che il trend positivo è a favore dell’euro, solamente un ulteriore crollo sotto quota 1,475 potrebbe segnare un’inversione di tendenza a favore del dollaro.

Euro sempre più forte sul dollaro, oro e petrolio tornano a livelli alti

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Continua inarrestabile l’ascesa dell’euro nei confronti del dollaro, che ieri ha toccato i massimi dell’anno a quota 1,4822, solamente qualche presa di beneficio al termine della giornata di borsa ha riportato il valore un po’ più in basso, a 1,4802.

Uno degli aspetti fondamentali da tener presente è l’incontro previsto a breve della Fomc, la Federal Open Market Committee (ossia il Comitato federale del mercato libero), che questa sera annuncerà la decisione presa per quanto riguarda la politica monetaria della banca centrale Usa, anche se va detto che il mercato non si attende un imminente aumento dei tassi di interesse.

Rimbalzo Fiat probabile dopo settimana da rally

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Dopo aver toccato quota 6,70 euro per azione durante il mese di novembre il titolo fiat, attraverso una serie di parabole di concavità verso il basso e concavità verso l’alto, aveva toccato addirittura quota 3,5 euro per azione, ma grazie all’annuncio di Sergio Marchionne di procedere con l’acquisto del gruppo Chrysler senza però investirci nemmeno un euro, il titolo nell’ultima settimana è riuscito a guadagnare, attraverso performance del 27% e a posizionarsi a 6,85 recuperando in un paio di sedute tutto quello che era stato perso nei mesi scorsi.

L’Istat conferma il -1% del Pil 2008

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L’Istat ha confermato che il Pil italiano è calato dell’1% nel 2008, un dato che non si registrava dal lontano 1975 e, in ogni caso, il dato peggiore dal 1980, anno in cui l’Istat ha iniziato a raccogliere dati su base statistica.

Nel quarto trimestre 2008, in particolare, il Pil è diminuito dell’1,9% rispetto al trimestre precedente e del 2,9% rispetto al quarto trimestre del 2007.

Il risultato è praticamente disastroso se si pensa che il -1% relativo al 2008 và comparato con il +1,5% del 2007. Un dato così negativo non era stato previsto nanche dall’Istat che ha dovuto rivedere le sue previsioni che indicavano come stima preliminare un calo dello 0,9%.

Unicredit e Intesa Sanpaolo volano in borsa

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In un comunicato non ancora ufficiale la banca più importante del mondo per giro d’affari Citigroup ha fatto sapere di aver registrato un “trimestre” (gennaio-febbraio) deliziosamente positivo e questo ha fatto registrare delle ottime ascese anche a gran parte delle borse europee in scia alla crescita di Citigroup.

Citigroup ha fatto sapere di aver ricavato nel solo primo biennio 2009 la bellezza di 19 miliardi di dollari molto probabilmente grazie anche alla proposta della FED di diminuire il costo del denaro a zero al fine di riuscire a uscire da questa crisi economica che ha fatto stagnare il mercato mondiale con picchi nel settore immobiliare e in quello delle auto.