Magna migliora l’offerta per Opel

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La questione dell’acquisizione di Opel si fa sempre più complicata per Fiat, dopo che la casa canadese Magna ha rivisto e migliorato la propria offerta prevedendo un piano che ha come obiettivo di ripagare i debiti in tempi brevi.

Anche il settimanale tedesco Die Zeit ha riportato online la proposta canadese: “Almeno il 30 per cento dell’utile netto sarà utilizzato per ripagare l’indebitamento garantito dalla mano pubblica. Fino alla cancellazione dell’intero indebitamento non verrà pagato alcun dividendo agli azionisti.”

Stando a quanto propone Magna lo stato si impegnerebbe con garanzie sul debito (5 anni) per un importo pari a 4,5 miliardi di euro. Il gruppo Magna sostiene che riuscirebbe ad estinguere il debito e il pagamento dei relativi interessi in cinque anni appunto.

Pareri sull’accordo Fiat-Opel

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Giungerà solamente settimana prossima il verdetto finale sulla scelta da parte del governo tedesco riguardo la migliore offerta d’acquisto per il gruppo automobilistico Opel.

Ieri il Ministro dell’Economia Tedesco Guttenberg ha definito la proposta della canadese Magna “molto interessante” senza però qualche punto che merita dei chiarimenti. Della questione ha parlato anche Kurt Beck, governatore della Renania Palatinato, regione dove Opel costruisce i suoi motori.

Chiusura buona per Piazza Affari

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Nonostante gli scossoni subiti durante la giornata, Piazza Affari ha chiuso il venerdì in recupero, finendo la seduta con il segno più. Il Mibtel ha fatto registrare un + 0,59% a 15.801 punti, l’S&P/Mib + 0,62% a 20.007 punti.

Il gruppo editoriale L’Espresso ha guidato la ripresa, finendo la giornata con un + 20,91% a 1,3 euro. Rimanendo nel settore editoriale ottimi numeri anche per Mondadori (+6,28% a 3,26 euro), Class Editori (+3,99% a 0,781 euro) e Il Sole 24 ore (+2,60% a 2,46 euro). Male invece Rcs (-0,99% a 1,19 euro) e Mediaset (-0,77% a 4,19 euro).

General Motors preferirebbe Magna a Fiat

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Sono filtrate le prime indiscrezioni per quanto riguarda il futuro di General Motors e sulla scelta dell’offerta tra le tre presentate (Fiat, Magna, Ripplewood) ritenuta la migliore.

Come dichiarato anche dal presidente Fiat, Luca di Montezemolo, non ci vorrà molto tempo per avere una risposta definitiva dal gruppo di Detroit, si stima un’attesa di 7-10 giorni prima di avere una scelta dal Governo tedesco sul futuro di Opel, Montezemolo ha detto che sugli stabilimenti si deciderà qualcosa a bocce ferme.

Oggi la proposta Fiat per Opel

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Partenza ottima di giornata per Fiat che guadagna il 2.23% a 8.01 euro nella giornata decisiva per la presentazione dell’offerta a General Motors per acquisire la casa tedesca Opel.

Bene in generale tutta la borsa a Milano, con il Mibtel che faceva segnare all’apertura +0.73% e l’S&P/Mib +0.68% spinti dal buon andamento della borsa di Tokio in nottata.

Mercato dell’auto in calo ad aprile

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Per il dodicesimo mese consecutivo il mercato dell’auto è in negativo in Europa.

L’Acea (Associazione costruttori europei d’auto) ha diramato i dati relativi al mese di aprile per quanto riguarda le immatricolazioni nel vecchio continente.

Le complicazioni del piano Fiat-Opel

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Roland Koch, governatore dell’Assia si augura una trattativa “rapida” tra Fiat e Opel in modo da poter prendere una decisione “equa” soprattutto alla luce delle ultime indiscrezioni che vorrebbero anche il gruppo canadese facente capo a Magna intenzionato all’acquisizione del gruppo tedesco dipendente da GM.

La casa del Lingotto dovrebbe presentare la tanto sospirata offerta a Opel in tempi “brevi”, ha dichiarato Sergio Marchionne. Mentre Ulrich Wilhelm, portavoce del governo tedesco, si è lasciato sfuggire come interessata all’operazione ci sia anche la società russa Gaz affiancata dalla banca Sberbank.

Piazza Affari vola

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La settimana passata ha fatto segnare ottimi risultati per quanto riguarda la borsa italiana. Piazza Affari si attesta tra le migliori borse europee grazie a diversi fattori: le molte trattazioni nel settore bancario dovute soprattutto agli stress test americani e grazie al rialzo del prezzo del petrolio che ha spinto Eni in alto.

Eni, che ha caratterizzato la giornata di venerdì, è stata protagonista di 1.8 miliardi di € di azioni scambiate a fronte dei 4.6 miliardi totali. Eni conclude la settimana con un guadagno del 3.48%. Il Mibtel chiude in rialzo del 2.81% a quota 16’082 punti mentre l’S&P/Mib segna +3.51% ed un valore di 20’509 punti.

Il piano Fiat di Marchionne

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Sembra essere sempre più ambizioso il piano Fiat di creare un colosso mondiale nel mondo dell’auto. Oggi l’A.d. del Lingotto, Sergio Marchionne, sarà ancora in Germania per parlare con il governatore della Renania Palatinato, Kurt Beck, e con il governatore dell’Assia Roland Koch.

Il disegno di Marchionne è di comprendere sotto un’unica guida, le case automobilistiche del lingotto con Opel, Vauxhall e Saab oltre alla joint venture commerciale con Renault.

Come ripete Marchionne, Fiat non intende assolutamente chiudere nessuno stabilimento Opel, tuttavia dei tagli al personale saranno inevitabili. Voci ben informate parlano di come sia previsto un calo della capacità produttiva pari al 22% entro il 2012.

La situazione General Motors

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Dopo aver divulgato il piano per rimborsare il debito nei confronti del governo americano, il quale prevede l’emissione di 60 miliardi di dollari sotto forma di nuove azioni, General Motors ha avuto una discesa del 12.43% a Wall Street arrivando a valere $1.62.

Se questo piano andasse in porto, il governo USA diventerebbe l’azionista di maggioranza di GM possedendone oltre il 50%, lasciando solamente il 10% ai creditori.

Il futuro di Fiat-Opel

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Dopo la proposta presentata dall’a.d. Marchionne nei giorni scorsi alla compagnia tedesca Opel, la Fiat sta incontrando i primi ostacoli. E’ stata infatti definita “interessante” l’offerta italiana però ci sono molti punti su cui il governo tedesco non pare essere d’accordo.

Marchionne dal canto suo rassicura che non ci saranno chiusure di impianti né in Germania né in Italia anche se sarà però necessario operare dei tagli al personale.

Klaus Franz, leader del sindacato della casa tedesca e membro del consiglio di supervisione della Opel, ha detto come l’intento di Marchionne sia quello di acquisire le tecnologie del gruppo tedesco per portarle sulle auto di media cilindrata.

Fiat scatenata in borsa

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L’attenzione del mondo automobilistico e non è tutta indirizzata su Fiat in questo momento, e sul suo capo esecutivo Sergio Marchionne, il quale ieri è stato in Germania per presentare ad Opel la proposta del gruppo torinese.

Dopo aver raggiunto l’accordo con l’americana Chrysler ora Marchionne intende creare il secondo più grande gruppo automobilistico mondiale, in grado di vendere 6/7 milioni di auto all’anno.

Fiat e il suo impero dell’auto

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Dopo la firma della settimana scorsa che ha sancito l’accordo tra Fiat e Chrysler, ora Sergio Marchionne (capo esecutivo Fiat) si spinge oltre, infatti oggi sarà in Germania per discutere con Opel di una nuova coalizione automobilistica.

Marchionne presenterà infatti una proposta al gruppo tedesco, dal quale dipendono anche SAAB e Vauxhall , in grado di creare un nuovo gruppo capace di produrre 80 miliardi di euro di reddito ed in grado di vendere 6-7 milioni di auto all’anno.

La bancarotta Chrysler

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Il destino di Chrysler è passato da Washington ad un tribunale di Manhattan nella giornata di venerdì quando gli avvocati della casa automobilistica hanno cercato di definire il modo in cui l’azienda intende trattare i suoi lavoratori durante questo periodo di bancarotta.

Chrysler, il terzo produttore di auto negli USA, ha intrapreso la strada della bancarotta pilotata nella giornata di giovedì dopo aver raggiunto l’accordo con la FIAT.