
Da quanto la sim aveva promosso il titolo a buy, cioè il 29 aprile 2009, il titolo Piaggio aveva sovraperformato il mercato guadagnando l’82%, sovraperformando il mercato del 63%.
Da quanto la sim aveva promosso il titolo a buy, cioè il 29 aprile 2009, il titolo Piaggio aveva sovraperformato il mercato guadagnando l’82%, sovraperformando il mercato del 63%.
Senza il rinnovo degli incentivi, il gruppo del Lingotto si attende di chiudere il 2010 con risultato netto in pareggio (break-even), con ricavi sui 50 miliardi di euro.
Anche nel progetto di bilancio Fiat si sottolinea molto l’importanza degli incentivi statali sull’acquisto di auto nuove, quindi l’anno si chiuderà in maniera peggiore rispetto a quella prevista quando gli incentivi sembravano ancora possibili.
In Italia per esempio non è stato confermato nessun incentivo sull’acquisto di nuove auto, e anche se potrebbe essere inserito fra qualche tempo, per ora non è previsto più alcuno sconto.
Per raggiungere questi numeri Sergio Marchionne si è detto pronto ad un importante investimento nei prossimi due anni, si parla di una cifra che si aggira intorno agli 8 miliardi di euro.
Nonostante questo però è inutile negare che le conseguenze della forte crisi che si è abbattuta sull’economia mondiale si sono fatte sentire anche sull’andamento complessivo delle attività di Ford che per far fronte a tutto questo ha deciso di operare un taglio dei costi andando a colpire circa 41.000 dipendenti.
E’ di 2,1 milioni di auto la previsione di Unrae, espressa dal presidente Loris Casadei in occasione della conferenza di fine anno dell’Unione Nazione delle case estere.
Senza incentivi o con una modifica importante verso il basso, il mercato subirebbe un contraccolpo non da poco, con 1,8 milioni di auto immatricolate.
L’ottimo andamento delle vendite di auto è dato soprattutto dagli incentivi alla rottamazione concessi dal governo e che scadranno il prossimo 31 dicembre, la speranza di Fiat e delle altre case automobilistiche è che il governo decida di rinnovare la misura anche nel 2010, questa secondo Sergio Marchionne è una condizione indispensabile affinchè il mercato dell’auto non si trovi a dover affrontare una nuova crisi.
D’altra parte, anche Marchionne stesso è molto fiducioso del successo di Chrysler, è sicuro infatti che l’azienda americana sarà in utile operativo nei prossimi 2 anni, oltre a quotarsi in borsa, notizia che è stata accolta molto bene da tutti gli investitori.
L’accordo è stato firmato dal Ministero insieme all’Ancma (l’associazione dei costruttori), i quali hanno confermato come l’obiettivo finale rimanga sempre lo stesso ossia quello di rinnovare il parco di veicoli circolanti, eliminando quelli altamente inquinanti.
Se si considerano i primi nove mesi del 2009 emerge che il totale immatricolato ha subito un calo dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2008, un calo tutto sommato contenuto che induce ad essere piuttosto ottimisti per la chiusura dell’anno.
Marchionne però oltre a questo non si è sbilanciato molto, non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito alla produzione della Fiat 500 in America, così come non ha detto niente riguardo al ritorno di Alfa Romeo negli States.
Il Ftse di Londra come anticipato ha concluso la giornata in pari, Parigi -0,28% e Francoforte -0,14%.
A Piazza Affari si è mosso in controtendenza il titolo di Snam Rete Gas, +1% a quota 3,24 euro, soprattutto grazie all’avvio della copertura da parte di Société Générale,che ha dato al titolo giudizio buy e target price di 3,61 euro.
Anche secondo il Centro Studi Promotor i dati che verranno resi noti oggi saranno molto positivi, con cifre attese non molto lontane dalle 100mila unità vendute nel mese passato, come ha dichiarato il responsabile del Centro, Gian Primo Quagliano.
Secondo Gian Primo Quagliano, direttore del Centro Studi Promotor, la domanda potrebbe far tornare il settore auto a livelli precedenti alla crisi, con una domanda di 16 milioni di auto già dal 2013. Gli incentivi in tutta Europa stanno dando i frutti sperati, anche se in alcuni paesi le cose vanno molto meglio che in altri.