Che Banca!, la banca retail del gruppo Mediobanca

conto-corrente

Che Banca! è la banca che il gruppo Mediobanca ha creato con lo scopo di offrire prodotti semplici, sicuri e convenienti pensati proprio per rispondere alle esigenze del cliente moderno, offendo soluzioni perfettamente in linea con i tempi e, allo stesso tempo, fornendo piena assistenza e la garanzia del gruppo Mediobanca.

Che Banca!, in realtà, ha tra i suoi meriti quello di aver portato una ventata di novità all’ambiente bancario, trasformandolo da un contesto tipicamente rigido e formale a un ambiente confortevole e familiare, pensato proprio per far si che i clienti siano perfettamente a loro agio.

Mutui su banche straniere

Acquistare una casa è davvero un’impresa soprattutto per persone che di banche e mutui se ne intendono ben poco. Per darvi il nostro piccolo aiuto qualche giorno fà vi abbiamo fornito una delucidazione sulla differenza tra mutui a tasso fisso e mutui a tasso variabile.

Oggi, invece intendiamo parlarvi dei mutui offerti da alcune banche straniere che operano anche in Italia e che, a detta di alcuni esperti del settore, talvolta risultano essere più convenienti rispetto a quelli offerti dalle banche italiane.

Come uscire dalla crisi economica

federal reserve di new york in una giornata di sole

Qualche giorno fa avevamo parlato della crisi dei fondi in Italia arrivata in parte di riflesso dalla situazione americana, ben peggiore è però la situazione per gli Hedge Funds ovvero i fondi di protezione che sono degli strumenti di investimento che promettono alti rendimenti con modalità che prevedono investimenti su derivati e indebitamento.

Questi fondi, scelti per la maggior parte da clienti facoltosi, sono cresciuti negli ultimi anni da 200 a 1900 miliardi di dollari grazie promossi anche da fondi pensione e altre fondazioni.

Borse europee, tempi di volatilità

grattacieli fatti con pile di monete da 2 euro

Per le borse europee non sono tempi semplici. La crisi di alcune tra le più grandi aziende statunitensi ne stanno intaccando la stabilità.

Mentre la Federal Reserve, con una mossa a sorpresa, salva l’American International Group (Aig), un gigante assicurativo statunitense, Wall Street ha fatto segnalare degli aumenti sia per il Dow Jones che per il Nasdaq.

Aig, salvata dalla banca centrale americana

fotografia della contrattazione aig in borsa

La American International Group, il maggior gruppo assicurativo degli Stati Uniti, è stato salvato dal fallimento, in extremis, dalla Federal Reserve, la banca centrale americana, che ha garantito un prestito di 85 miliardi di dollari.

Come contropartita, il governo americano assumerà il controllo della AIG, tramite una quota de79,9%.

Il prestito dato dalla Federal Reserve “contiene dei termini e delle condizioni fatti apposta per proteggere gli interessi delle autorità federali e di tutti i contribuenti”.

LEHMAN BROTHERS, la storia di un colosso

lehman brothers

Negli ultimi periodi tiene banco, nel mondo finanziario, la storia di Lehman Brothers, un colosso delle bancario statunitense, ridotto al fallimento dalla crisi dei mutui e dei subprime, e dalla conseguente carenza di liquidità.

In pochi mesi, questa banca passa da essere la quarta più importante degli Stati Uniti, al fallimento, dopo che il suo presidente, Richard Fuld, ha chiesto l’ammissione al capitolo 11, che permetterà a Lehman Brothers di procedere alla sua ristrutturazione e di congelare le iniziative dei creditori della banca.

Crack LEHMAN, bruciati 900 miliardi

banca

E’ panico in borsa dopo che il mercato mondiale ha visto la scomparsa di due nomi di prim’ordine nella finanza mondiale: Merrill Lynch e Lehman Brothers. Lehman Brothers, la quarta banca d’affari degli Stati Uniti, è stata messa in amministrazione controllata, mentre la Merrill Lynch è stata venduta alla Bank of America per 50 miliardi di dollari.

Wall Street, com’era prevedibile, ha sofferto di una gravissima crisi, forse una delle peggiori negli ultimi anni.

Gli Stati Uniti nell’economia mondiale

economia degli stati uniti

Gli equilibri mondiali dell’economia stanno lentamente cambiando, tanto che non sempre gli USA ne sono ancora la locomotiva trainante.

Questi cambiamenti sono causati dalla crisi interna al paese, che si riflette anche a livello internazionale, nonchè dalla sempre maggiore importanza che stanno rivestendo i paesi emergenti, come Cina ed Emirati Arabi Uniti, che vendono le loro materie prime ed il loro lavoro a tutto il mondo, muovendo sempre più grandi masse di denaro ed influenzando anche le quotazioni dei titoli.

Crisi economica attuale, e nel futuro?

crisi economica

Attualmente l’economia sta attraversando una fase molto complessa, aperta ad ogni possibile scenario futuro.

Si prevede che nei prossimi mesi ci saranno delle riprese dell’economia, smentite da successive discese. Per essere però sicuri che la ripresa sia completa, occorre effettuare delle analisi ben precise.

Alcuni segnali positivi ci sono già, anche se dovranno essere seguiti da ulteriori segnali positivi per definire l’effettiva ripresa.

Rinegoziazione dei mutui

banconoteParte dal primo settembre la possibilità di rinegoziare i mutui per coloro che, in passato, ne avevano sottoscritto uno a tasso variabile.

Con l’avvio della convenzione tra le banche e il Ministero del Tesoro, da oggi le famiglie italiane potranno avere un po’ più di ossigeno, dopo che si erano visti aumentare, a volte in maniera molto elevata, la rata del proprio mutuo, a causa della crisi dei subprime negli Stati Uniti.

Afo: crescita dei mutui pari al 4,9%

BancaSecondo l’Afo, i prestiti concessi alle famiglie per acquisto delle abitazioni durante il 2008 cresceranno solamente del 4,9%, con un deciso passo indietro, quindi, rispetto a quanto realizzato nel corso dello scorso anno, quando la variazione dei mutui fu pari all’8,7% su base annua.

Nel 2009, sempre stando alle stime dell’Afo, ci dovrebbe essere una lieve ripresa in grado di portare il ritmo di crescita dei finanziamenti immobiliari al 6,9%.

Crisi mutui

Crisi Mutui

E’ indubbio che la crisi dei mutui americana, oltre ad aver creato scossoni da capogiro nelle borse mondiali ed effetti disastrosi sulla vita di tutti i giorni di ognuno di noi, non cesserà di generare preoccupazioni in breve tempo. Anzi.

Tocca al premio Nobel per l’economia, Edmund S. Phelp, dire la sua. E secondo il noto economista, il sistema finanziario globale non tornerà più a essere lo stesso. La colpa sarebbe a carico delle banche che, appesantite dall’indebitamento sui mutui, non riuscirebbero certamente a rimborsare la totalità dei debiti contratti. Ciò causerebbe una non ripresa dell’intero sistema con effetti ancora più marcati per l’economia reale, quella appunto che pesa sulle spalle dei risparmiatori. Occorrono delle riforme, aggiunge Phepp da Monteporzio Catone dove è stato ospite di un convegno organizzato dalla Fondazione Economia Tor Vergata su Europa: mutamenti climatici e politiche energetiche. “Bisogna che il sistema guarisca”.