Quando manca ormai poco al termine di gennaio, è possibile iniziare a stilare un primo bilancio di inizio anno per le banche italiane. Gli istituti di credito del Belpaese, oltre a incassare giudizi positivi da parte di banche d’affari (Credit Suisse, Morgan Stanley) e istituzioni internazionali (Ocse), hanno registrato un ottimo andamento in borsa e un vero e proprio record di emissioni obbligazionarie, tanto da superare il boom registrato nell’ultimo trimestre dello scorso anno. In poco più di tre settimane sono stati piazzati più di 6 miliardi di euro di bond bancari.
L’inflazione interessa tutti i Paesi dell’Ocse
In tutta l’area Ocse si è registrata una diminuzione dell’inflazione al minimo dal 2009. Le economie più avanzate dell’Eurozona devono affrontare il nuovo rallentamento dell’andamento dei prezzi registrato nel mese
In un recente report dell’Ocse dedicato allo stato di salute degli istituti di credito della zona euro sono emersi alcuni dati interessanti e diverse sorprese. Infatti, l’Ocse ha promosso le banche italiane, e addirittura quelle spagnole in misura minore, mentre diverse banche francesi e tedesche sono state rimandate. Secondo quanto riportato dall’Organizzazione di Parigi, le prime 200 banche europee restano sottocapitalizzate per complessivi 400 miliardi di euro, ovvero il 4,25% del pil del vecchio continente. Secondo S&P Capital Iq, la banca europea maggiormente capitalizzata è la britannica Hsbc con 151 miliardi.









