Quotazione Tiscali in rialzo per chiusura contenzioso Wol

A Piazza Affari la quotazione Tiscali segna un rialzo di oltre due punti percentuali sulla scia delle indiscrezioni di stampa pubblicate dal quotidiano Milano Finanza, secondo cui l’operatore telefonico sardo sarebbe intenzionato ad archiviare definitivamente il contenzioso con gli azionisti di World On line.

La disputa legale deriva da alcune irregolarità relative alla quotazione avvenuta nel 2000 e in relazione alla quale la Corte Suprema dell’Olanda ha già pronunciato una sentenza a favore degli azionisti del gruppo olandese acquisito circa 11 anni fa da Tiscali.

Groupama conferma interesse Fondiaria Sai

A Piazza Affari ieri il titolo Fondiaria Sai ha registrato un rialzo di oltre sei punti percentuali per via delle indiscrezioni di stampa pubblicate da Il Sole 24 Ore, secondo cui Groupama non si sarebbe affatto arresa e starebbe valutando la possibilità di attuare un finanziamento diretto nella compagnia assicurativa italiana al fine di riuscire a rilevarne fino al 20% del capitale.

Nonostante il parere contrario degli analisti, che dopo la pubblicazione della notizia hanno detto di ritenere poco probabile un possibile ingresso di Groupama nel capitale di Fondiaria Sai, dal gruppo assicurativo transalpino è arrivata la conferma.

Rating e target price Pirelli & C. alzato da Morgan Stanley

A Piazza Affari la quotazione Pirelli & C. segna stamane un rialzo di oltre due punti percentuali a quota 6,54 euro.

A spingere al rialzo il titolo della società guidata da Marco Tronchetti Provera è soprattutto la valutazione arrivata da Morgan Stanley, che ha comunicato di aver alzato la raccomandazione da “underweight” a “overweight”, il target price da 6,6 a 9 euro e le stime di Eps 2011-2012 rispettivamente a 0,69 euro per azione e a 0,83 euro per azione.

Rating Mediaset tagliato da Mediobanca

Gli analisti di Mediobanca hanno abbassato il target price sulla quotazione Mediaset da 6,27 a 6,24 euro, mantenendo al contempo il rating “outperform”.

Nella nota mediante la quale la banca d’affari ha comunicato la sua decisione viene precisato che le previsioni relative al secondo trimestre sono positive, inoltre sono state confermate le stime per i nuovi canali da poco lanciati, grazie ai quali si prevede un notevole incremento della raccolta pubblicitaria, e le stime sull’utile operativo 2011 che dovrebbe arrivare a 9 milioni di euro per la pay tv.

Parmalat, Opa Lactalis meno probabile

A Piazza Affari la quotazione Parmalat cede oltre tre punti percentuali a quota 2,288 euro. Ad influire negativamente sull’andamento del titolo del colosso alimentare di Collecchio sono i timori relativi ad una possibile disputa legale con i francesi dopo la decisione di Parmalat di rinviare l’assemblea a fine giugno grazie al decreto varato dal governo pochi giorni fa al fine di preservare l’italianità di alcune aziende nel mirino di colossi stranieri.

Il decreto, in particolare, prevede la possibilità di far slittare le assemblea di 60 giorni dal momento in cui è stato chiuso il bilancio, tuttavia Lactalis ha già depositato la richiesta di sospensiva della delibera di rinvio dell’assemblea a fine giugno. Il Tribunale di parma ha fissato la prima udienza giovedì 7 aprile.

Aumento di capitale Intesa Sanpaolo a giugno

A Piazza Affari ieri la quotazione Intesa Sanpaolo ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,95% dopo le perdite registrate nei giorni scorsi soprattutto per via delle voci relative ad una eventuale ricapitalizzazione.

Per sapere se l’istituto guidato da Corrado Passera deciderà di lanciare un aumento di capitale bisognerà attendere il termine della riunione del Consiglio di gestione e del Consiglio di sorveglianza fissata per oggi, anche se probabilmente la decisione verrà resa nota domani contestualmente alla presentazione alla comunità finanziaria del nuovo piano industriale.

Bilancio Zucchi 2010

Zucchi ha archiviato il 2011 con una perdita pari a 20,2 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso di 48,8 milioni registrato nel 2009. Il fatturato ha registrato una crescita del 9,5% a 188,2 milioni, l’Ebitda è risultato positivo per 13,9 milioni rispetto al rosso di 5,7 milioni dello scorso anno, mentre l’utile operativo si è attestato a 5,4 milioni dalla perdita di 17,3 milioni dello scorso anno.

L’amministratore delegato del gruppo, Matteo Zucchi, ha spiegato che il 2010 è stato un anno molto importante per Zucchi: se si escludono gli effetti residui della cessione di Descamps, infatti, il gruppo è riuscito a tornare in utile.

Rating e target price Buzzi Unicem

A pochi giorni dalla pubblicazione del bilancio Buzzi Unicem 2010, Nomura e Cheuvreux confermano le rispettive valutazioni sul titolo.

Nomura, in particolare, ha confermato sul titolo della società attiva nel settore cementifero il rating “reduce” e il target price a 7 euro, giudicando sorprendente la decisione di non distribuire alcun dividendo per le azioni ordinarie ma solo una cedola per le azioni di risparmio. Secondo Nomura, inoltre, i risultati inferiori alle attese realizzati da Buzzi Unicem nel corso dello scorso anno sono riconducibili soprattutto alle pesanti svalutazioni.

Aumento di capitale Mps 2011

Dopo l’aumento di capitale annunciato a sorpresa da Ubi Banca, è probabile che la stessa decisione verrà presa da Banca Monte dei Paschi di Siena. In questo caso, tuttavia, la ricapitalizzazione rischia di costare cara alla Fondazione Monte dei Paschi, il cui presidente Gabriello Mancini ha sempre ribadito l’intenzione di non scendere al di sotto della maggioranza.

La Fondazione, dunque, anche a costo di indebitarsi, sottoscriverà una porzione di aumento di capitale in modo tale da non diluire in modo significativo la sua partecipazione, attualmente pari al 55% del capitale complessivo.

Quotazione Unicredit in calo per timori aumento capitale

A Piazza Affari la quotazione Unicredit segna una flessione dell’1,26% a 1,722 euro sulla scia dei timori relativi ad una possibile ricapitalizzazione dopo l’annuncio a sorpresa dell’aumento di capitale di Ubi Banca.

Non sono servite a nulla, quindi, le dichiarazioni rilasciate poche ore fa dal consigliere tedesco di Unicredit, Mamphred Bischoff, che ha escluso una possibile ricapitalizzazione dell’istituto di Piazza Cordusio, spiegando che al momento Unicredit dispone di un aumento di capitale assolutamente adeguato.

Prestito obbligazionario Mediolanum 2011

Attraverso la diffusione di un comunicato stampa Madiolanum comunicato che, a seguito della facoltà conferitagli dal Consiglio di amministrazione lo scorso 1 marzo, l’amministratore delegato Ennio Doris nel corso della prossima settimana procederà all’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili per un ammontare massimo di 100 milioni di euro.

Si tratta di un prestito obbligazionario a tasso fisso, l’importo minimo sottoscrivibile da ciascun investitore è pari a 50.000 euro, lo stesso importo minimo è inoltre fissato in relazione a ciascuna singola offerta.

Bilancio Terna 2010

Terna ha archiviato il 2010 con un utile netto pari a 466,7 milioni, ossia in crescita del 31,8% rispetto ai 354 milioni del precedente esercizio. L’Ebitda si è attestato a 1,175 miliardi, segnando così un incremento del 17,1% rispetto allo scorso anno, mentre i ricavi sono ammontati a 1,589 miliardi, in crescita del 14,3%.

Nella nota tramite cui sono stati diffusi i dati, la società ha spiegato che l’incremento ha avuto origine soprattutto dal maggiore corrispettivo per l’utilizzo della rete, che ha segnato una crescita di 120,7 milioni per via del meccanismo di revisione tariffaria della Capogruppo. Effetti positivi a riguardo sono derivati anche dal consolidamento degli effetti dell’ampliamento del perimetro attribuibile a Telat.

Fintecna nella cordata italiana per Parmalat

Nella cordata italiana promossa Intesa Sanpaolo per salvare l’italianità di Parmalat potrebbe entrare anche Fintecna, società del Ministero del Tesoro che in base alle indiscrezioni pubblicate da Il Messaggero sarebbe interessata a firmare una lettera per Parmalat insieme alle altre società che hanno manifestato la stessa intenzione.

Il progetto della cordata italiana capitanata da Intesa Sanpaolo, in particolare, prevede il lancio di un’Opa da 3 miliardi di euro per tentare di acquisire il 60% di Parmalat ed evitare così che la francese Lactalis metta le mani su un’azienda italiana.

Ipo Avio nel 2012

Gli esperti si sono detti certi che l’Ipo di Avio sarà la maggiore del 2012 insieme all’Ipo Moncler, la prima valorizzerebbe il gruppo aerospaziale intorno ai 3 miliardi di euro, la seconda invece valorizzerebbe la società dei famosi piumini intorno ad un miliardo di euro.

Lo sbarco in Borsa di Avio è atteso per la primavera 2012 e secondo le indiscrezioni di stampa in queste settimane sono in corso le ricerche dell’advisor che si occuperà della quotazione e che verrà scelto dagli attuali soci: il socio di maggioranza Cinven e quello di minoranza Finmeccanica.