Rating Italcementi tagliato da Moody’s a Ba2

Il titolo Italcementi sta attraversando un momento difficile alla borsa di Milano e ieri sera il sentiment negativo sulla società attiva nel settore cementifero è aumentato, a causa della decisione di Moody’s di tagliare il rating sul debito di lungo termine a “Ba2”. L’outlook resta negativo. Stamattina a Piazza Affari, dove il titolo è quotato con il ticker “IT”, le azioni Italcementi perdono l’1,4% a 3,532 euro ma hanno toccato il minimo più basso da quasi tre mesi a 3,492 euro.

Rating Italcementi abbassato da Standard & Poor’s

Stamattina in borsa il titolo Italcementi, leader in Italia nel settore cementifero, sta evidenziando un andamento negativo a seguito della bocciatura ricevuta dall’agenzia di rating Standard & Poor’s. All’inizio di aprile scorso il corporate rating dell’azienda bergamasca era stato già messo in credit watch negativo, aprendo così le porte per una revisione al ribasso del rating. Questa mattina S&P ha tagliato il rating sul debito di lungo periodo di Italcementi a “BB+” da “BBB-“. Declassato anche il giudizio sul rating di breve termine a “B” da “A-3”.

Ciments Français (Gruppo Italcementi) annuncia i dati preliminari 2011

Si sono attestate in lieve calo, nell’anno 2011, le vendite di cemento per Ciments Français, controllata del Gruppo Italcementi. Questo dopo che Ciments Français ha comunicato i dati preliminari 2011 sull’andamento delle vendite, caratterizzate da un -1,4% anno su anno per il volume d’affari di cemento e clinker, da un -5,2% per gli inerti, e da una crescita dei volumi di vendita del calcestruzzo con un +1,9% a 9,7 milioni di metri cubi nei dodici mesi.

A livello geografico Ciments Français ha riportato una crescita dei volumi di vendita di cemento in Paesi come l’India, il Marocco, la Francia ed il Nord America, mentre a causa della crisi il volume d’affari è sceso in Paesi come l’Egitto.

Italcementi cede attività Axim a Sika

Le attività del Gruppo Italcementi, quotato in Borsa a Piazza Affari, legate agli additivi per il calcestruzzo e per il cemento saranno cedute alla Sika AG, una società multinazionale con il quartier generale a Baar, in Svizzera. A darne notizia è stata proprio Italcementi nel precisare come l’accordo di cessione riguardi le attività a marchio Axim in Italia, Spagna, Francia, Marocco, Stati Uniti e Canada che nel 2010 hanno generato per il gruppo un giro d’affari di 61 milioni di euro circa.

Le attività Axim coinvolgono all’incirca 150 dipendenti presso impianti e sedi commerciali nei Paesi sopra citati ed attraverso aziende che, in via diretta o indiretta, risultano ad oggi essere controllate da Ciments Français o da Italcementi.

Bilancio Italcementi gennaio settembre 2011

Nonostante la congiuntura tutt’altro che favorevole, il Gruppo Italcementi nei primi nove mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è riuscito a riportare un volume d’affari in lieve rialzo.

Nel dettaglio, i ricavi consolidati si sono attestati a 3.600,2 milioni di euro nei nove mesi rispetto ai 3.571,1 milioni di euro al 30 settembre del 2010, mentre l’utile netto è passato da 133,4 milioni di euro a 212,8 milioni di euro comprendendo però l’effetto positivo generato dalla cessione delle partecipazioni detenute dal Gruppo Italcementi in Turchia.

Titolo Italcementi in rialzo nonostante taglio Chevreux

Chevreux ha tagliato il prezzo obiettivo su Italcementi da 6 a 4 euro per azione, nonostante questo però il titolo ieri a Piazza Affari ha chiuso in rialzo dell’8,11% a quota 4,744 euro. Il rating è stato confermato underperform, sono state abbassate le previsioni sull’Ebitda 2011 dell’8% e quelle 2012 del 18%.

Le stime sull’utile per azione sono state ridotte di oltre il 50% a 0,09 euro per azione, in particolare per i timori di Chevreux su un possibile collasso dei volumi di Italcementi in Italia e sui prezzi e volumi in Egitto. Italcementi ha perso nel 2011 il 31% in borsa.

Titoli settore costruzioni bocciati da Goldman Sachs

A Piazza Affari il titolo Buzzi Unicem segna una flessione di oltre due punti percentuali a 6,83 euro, così come pure il titolo Italcementi che segna una flessione del 2,02% a 5,09 euro.

Ad influire negativamente sull’andamento dei due titoli è stata soprattutto la valutazione negativa arrivata stamane da Credit Suisse, che ha comunicato di aver rivisto al ribasso il rating e il target price su alcune delle principali quotazioni del comparto costruzioni.

Quotazione Italcementi promossa da Goldman Sachs

A Piazza Affari la quotazione Italcementi segna un rialzo dello 0,49% a 7,14 euro sulla scia della valutazione positiva arrivata da Goldman Sachs. La banca d’affari americana ha infatti comunicato di aver deciso di alzare la raccomandazione sul titolo da “sell” a “neutral” e di eliminare quindi l’azione del gruppo italiano attivo nel settore cementifero dalla sua Pan Europe sell list.

Goldman Sachs al contempo ha anche rivisto al rialzo il target price su Italcementi da 5,20 a 9,10 euro e modificato le stime sull’utile per azione 2011 e 2012, portandole rispettivamente da 0,14 a 0 e da 0,19 a 0,28 euro per azione.

Quotazione Italcementi non risentirà crisi Egitto

Il titolo Italcementi a Piazza Affari segna un rialzo dello 0,79% a 6,36 euro, favorito soprattutto dalle dichiarazioni di Unicredit in merito alla difficile situazione politica dell’Egitto.

Secondo gli analisti, infatti, le difficoltà politiche del paese si ripercuoteranno in maniera negativa sulle quotazioni delle aziende italiane attive nel settore del cemento. Le previsioni, tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non sono poi così negative.

Titolo Italcementi in rialzo dopo promozione Banca Imi

Dopo aver subito un forte calo a causa del taglio del target price e delle stime Eps operate ieri da Credit Suisse, per non parlare del periodo nero che ha seguito la pubblicazione dei dati trimestrali, Italcementi si prende la sua piccola rivincita registrando un lieve rialzo a Piazza Affari.

La quotazione dell’azienda italiana, in particolare, ha beneficiato della valutazione positiva arrivata da Banca Imi, che ha alzato il giudizio sul titolo portandolo da hold ad add e al contempo ha rivisto al rialzo anche il target price portandolo da 6,41 a 6,59 euro.