
Per quanto riguarda le previsioni l’amministratore delegato Sergio Marchionne continua a ribadire che il terzo trimestre sarà in linea con i target, quasi a lasciar intendere che probabilmente non ci sarà alcuna sorpresa.
Per quanto riguarda le previsioni l’amministratore delegato Sergio Marchionne continua a ribadire che il terzo trimestre sarà in linea con i target, quasi a lasciar intendere che probabilmente non ci sarà alcuna sorpresa.
In ogni caso si tratta di un dato migliore rispetto al precedente esercizio, chiuso con una perdita di 3,6 miliardi di euro. Porsche, inoltre, ha fatto sapere che gli oneri dovrebbero ulteriormente ridursi nel corso dei prossimi mesi, circostanza che dovrebbe consentire di tornare all’utile nel 2011, soprattutto grazie alla spinta delle vendite del modello Panamera Sedan.
L’aumento delle vendite, inoltre, ha portato all’ennesimo incremento della quota di mercato, in particolare si tratta della ventitreesima volta negli ultimi due anni.
L’amministratore delegato, in particolare, ha spiegato che il terzo trimestre è andato bene e che è possibile che si decida di rivedere al rialzo gli obiettivi per l’anno in corso a fronte della possibilità che si riescano a raggiungere risultati migliori rispetto a quelli precedentemente auspicati.
Secondo quanto riportato da Repubblica, infatti, da questa estate Daimler avrebbe messo gli occhi su Fiat Industrial e avrebbe addirittura già avanzato una proposta pari a 9 miliardi di euro.
Morgan Stanley è convinta che la fiducia degli investitori sugli utili di Peugeot aumenterà nei prossimi mesi soprattutto a seguito di un positivo andamento dei ricavi, incentivati anche dal Salone di Parigi.
La casa automobilistica tedesca, in particolare, ha beneficiato della forte crescita della domanda di automobili in Cina e della ripresa del mercato dell’auto negli Stati Uniti. Se si considerano i primi otto mesi del 2010 le vendite di Volkswagen risultano in crescita del 13,4% a 4,7 milioni di veicoli.
Marchionne, infatti, ha sottolineato l’estrema debolezza del mercato automobilistico europeo, circostanza che era già stata ampiamente prevista ad inzio anno, quando si era parlato del 2010 come un anno di transizione a causa dello stop agli incentivi da parte di quasi tutti i governi europei.
Michael Brendel, portavoce di Volkswagen, si è però limitato a dire che la casa automobilistica non è intenzionata a commentare le indiscrezioni di stampa, tuttavia si tratta di un’ipotesi alquanto remota.
In realtà l’annuncio del ritorno in Borsa era già atteso per la scorsa settimana, tuttavia l’improvviso cambio dell’amministratore delegato ne ha provocato lo slittamento.
Se si considerano in singoli paesi, invece, i cali più consistenti si sono verificati in Germania (-28,6%), Italia (-25,4%), Spagna (-23%), Gran Bretagna (-10%) e Svizzera (-6%).
Fiat e Tata Motors, infatti, sono già socie nella joint venture Fiat India Automobiles che, presso l’impianto di Ranjangaon in Maharashtra, produce la Grande Punto, la Linea e la Palio. Nello stesso stabilimento, inoltre, vengono realizzati i propulsori diesel da 1,3 litri e benzina da 1,2 e 1,4 litri, 200.000 vetture, 300.000 motori e 300.000 parti ed accessori all’anno, senza contare che Tata Motors si occupa anche della distribuzione in India di vetture a marchio Fiat in forza di un ulteriore accordo tra le due case automobilistiche.
Al 30 giugno la disponibilità di cassa si è attestata a 7,841 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 7,367 miliardi del primo trimestre, soprattutto grazie al contributo del cash flow del secondo trimestre pari a 474 milioni di dollari.