
Il risultato operativo ricorrente relativo alla sola divisione automotive ha invece raggiunto quota 621 milioni di euro rispetto alla perdita di 1,257 miliardi dell’anno precedente.
Il risultato operativo ricorrente relativo alla sola divisione automotive ha invece raggiunto quota 621 milioni di euro rispetto alla perdita di 1,257 miliardi dell’anno precedente.
Entrambe le case automobilistiche hanno fatto sapere di prevedere di riuscire a realizzare da questa partnership dei significativi vantaggi sul fronte dei costi, in quanto sia i veicoli prodotti da BMW che quelli realizzati da Peugeot dovrebbero iniziare ad essere equipaggiati con i nuovi componenti ibridi prodotti dalla joint venture a partire dal 2014.
Ad influire in maniera negativa sui conti della casa automobilistica americana sono stati soprattutto gli oneri relativi alla conversione del suo debito, nonché l’inaspettata flessione delle attività di Ford in Europa.
Le vendite complessive dell’intero anno, dunque, raggiungono così quota 1,085 milioni di unità , un dato che evidenzia una crescita del 17% rispetto al 2009 e che si avvicina molto alla forchetta obiettivo compresa tra 1,1 e 1,2 milioni di unità fissata per il 2010 da Sergio Marchionne dell’ambito del piano quinquennale presentato a novembre 2009.
Secondo quanto riportato dal Financial Times Deutscheland, che cita come fonte l’ex manager Fiat Walter de Silva oggi responsabile del settore design del gruppo Volkswagen, una delegazione della casa di Wolfsburg avrebbe incontrato a Milano il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per un possibile acquisto dell’ex impianto Alfa ad Arese.
Il ritorno in borsa è valso al colosso automobilistico americano ben 20,1 miliardi di dollari, di cui 15,8 miliardi raccolti mediante la vendita di titoli ordinari e 4,35 miliardi incassati dalla vendita di titoli privilegiati.
La decisione è stata comunicata mediante una nota in cui Morgan Stanley ha detto di essere certa che le capacità del management riusciranno a incrementare in maniera significativa il valore del gruppo, bilanciando così i rischi di breve termine sull’utile.
Nel periodo in esame la partecipata di Fiat ha visto ancora una volta incrementare la sua quota di mercato, che negli Stati Uniti è salita al 9,6% rispetto al 9,4% del precedente trimestre e all’8% dello stesso periodo dello scorso anno. Il giro d’affari si è attestato a 11,018 miliardi di dollari, ossia in aumento del 5,2% rispetto al secondo trimestre.
Il governo statunitense ha fatto sapere di avere intenzione di vendere almeno 263,5 milioni di azioni, riducendo così la sua partecipazione dal 61% al 40%. Stessa cosa vale anche per fondo pensione del sindacato United Auto Workers, che venderà 71 milioni di azioni, e i governi del Canada e dell’Ontario, che invece cederanno verso corrispettivo 30,5 milioni di azioni.
Il responsabile delle vendite, Christian Kingler, nel corso di un’intervista rilasciata ad Automotive News ha infatti fatto sapere che la casa automobilistica ha deciso di anticipare al 2015 l’obiettivo del raggiungimento dei 10 milioni di veicoli l’anno.
Nel periodo in esame, in particolare, i ricavi sono cresciuti del 7,6% a 8,71 miliardi di euro, contro gli 8,5 miliardi attesi in media dal consensus.
Al contrario, invece, hanno registrato un calo i ricavi che nel periodo compreso tra luglio e settembre hanno registrato una flessione del 4,3% a 29 miliardi di dollari. Il calo dei ricavi è stato ricondotto principalmente alla vendita della divisione dell’automobile di Volvo a Zhejiang Geely Holding.
A spingere la banca d’affari ad essere ottimista verso la casa automobilistica tedesca sono soprattutto le previsioni relative ai risultati conseguiti nel corso del terzo trimestre, dati non ancora resi noti, anche se nei giorni scorsi Volkswagen ha diffuso il bilancio relativo ai primi nove mesi del 2010, nel corso dei quali è stato realizzato un utile pari a 4 miliardi di euro e ricavi per 92,5 miliardi, entrambi dati in netto aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I risultati trimestrali sono stati resi noti mediante una nota, attraverso la quale la casa automobilistica transalpina ha fatto sapere di essere riuscita ad incrementare le sue quote di mercato nel periodo in esame. Al momento PSA Peugeot Citroen è il secondo maggiore gruppo automobilistico in Europa.