Crediti deteriorati banche italiane in aumento

Nel periodo più duro della crisi economica la voce di bilancio delle banche che si riferisce ai crediti deteriorati ha subito un incremento di non poco conto che pare continui a peggiorare anche a seguito del lieve e progressivo miglioramento della situazione economica e finanziaria. Nel primo semestre 2010 i più importanti istituti di credito italiani quotati a Piazza Affari vantavano complessivamente 90,138 miliardi di prestiti problematici contro i 65,5 miliardi dello stesso periodo di un anno prima.

Al 30 giugno 2009, in particolare, i prestiti deteriorati erano il 4,52% dell’esposizione netta mentre a fine giugno di quest’anno la percentuale è passata al 6,22%.

Trimestrale Intesa Sanpaolo aprile giugno 2010

Intesa Sanpaolo ha chiuso il secondo trimestre 2010 con un utile netto pari a 1,002 miliardi di euro, un dato realizzato soprattutto grazie alla plusvalenza di 648 milioni derivante dalla cessione degli asset di securities services a State Street.

Se si escludono le voci straordinarie l’utile è stato di 501 milioni di euro, in calo del 23,3% rispetto ai 644 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi si sono attestati a 2,456 miliardi, in crescita del 2% rispetto al trimestre precedente, soprattutto grazie alla crescita degli impieghi e alla ripresa dei tassi euribor. Lo stesso dato, tuttavia, se paragonato a quello registrato nel secondo trimestre dello scorso anno evidenzia un calo del 10,9%.

Credit Agricole interessata a Pioneer

Credit Agricole, che stamani ha diffuso i risultati trimestrali aprile-giugno 2010, ha fatto sapere di essere interessata a Piooner, anche se per ora non intende sbilanciarsi su questa questione ma preferisce attendere che la controllata di Unicredit definisca meglio la situazione relativa al suo business. A dirlo è stato il Ceo di Credit Agricole, Jean-Paul Chifflet, nel corso di una conferenza stampa.

Chifflet, in particolare, si è indirettamente riferito all’ipotesi “spezzatino” riportata alcuni giorni fa dal giornale americano Investment News, secondo cui Unicredit starebbe valutando la possibilità di suddividere Pioneer in due parti, in modo tale da separare il business americano da quello europeo.

Trimestrale Credit Agricole aprile giugno 2010

Credit Agricole ha chiuso il secondo trimestre 2010 con risultati superiori alle attese, segno che il sistema bancario europeo non sta affatto risentendo della crisi greca, contrariamente a quanto previsto dagli esperti.

La banca francese, in particolare, ha chiuso il secondo trimestre 2010 con un utile netto pari a 379 milioni di euro, in crescita dell’87% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e superiore alle previsioni degli analisti, ferme a 318 milioni. I ricavi hanno registrato un incremento del 20% a 5,47 miliardi rispetto ai 4,56 miliardi di un anno fa, mentre il margine operativo lordo è cresciuto del 31% a 2,06 miliardi.

Borse europee crollano con Wall Street

La seduta di ieri in borsa è stata molto negativa, anche per le piazze europee, che hanno risentito del tonfo di Wall Street.

Lo scenario di debolezza generale delle borse è dovuto principalmente alle decisioni prese dalla Federal Reserve, che ha lasciato i tassi di interesse invariati.

Trimestrale UBS aprile giugno 2010

Attraverso un comunicato UBS ha diffuso i risultati relativi al secondo trimestre dell’anno, chiuso con un utile netto pari a 2,005 miliardi di franchi, un ottimo risultato soprattutto se paragonato alla perdita di 1,402 miliardi registrata nello stesso periodo dello scorso anno, anche se leggermente inferiore rispetto ai 2,202 miliardi di franchi del primo trimestre.

Le uscite nette di fondi sono state di 5,5 miliardi di franchi nella gestione patrimoniale e nel segmento “banca svizzera” (Wealth Management & Swiss Bank) e di 2,6 miliardi di franchi nella gestione patrimoniale americana (Wealth Management Americas) contro, rispettivamente, gli 8,2 e i 7,2 miliardi di franchi del primo trimestre.

Trimestrale Deutsche Bank aprile giugno 2010

Deutsche Bank ha chiuso il secondo trimestre 2010 con un utile pretasse in crescita del 16% a 1,52 miliardi di euro, l’utile netto è invece cresciuto del 9% a 1,17 miliardi di euro, un risultato superiore sia agli 1,07 miliardi precedenti sia agli 1,03 miliardi attesi dagli analisti. In calo, invece, i ricavi che hanno registrato una flessione del 10% a 7,16 miliardi dai precedenti 7,94 miliardi.

Complessivamente i risultati del colosso bancario tedesco sono risultati essere in linea con le attese, soprattutto grazie ai minori accantonamenti sui crediti per via di una debole attività di investment banking.

Intesa Sanpaolo bocciata da Credit Suisse

Credit Suisse ha tagliato la sua raccomandazione sul titolo Intesa Sanpaolo portandola da “Outperform” a “Neutral” ed il target sul prezzo da 3,20 a 2,85 euro.

La banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando che non si tratta di una valutazione che deriva dalla perdita di fiducia nei confronti dell’istituto bancario, anzi, continua ad apprezzare il suo modello di business, semplicemente però ritiene che un apprezzamento del suo titolo nel breve periodo sia alquanto improbabile.

Hsbc pronta Ipo per Shanghai

Hsbc ha affermato di voler essere la prima società straniera ad essere quotata alla Borsa di Shanghai, in particolare il CEO Michael Geoghegan ha spiegato che la banca è pronta a lanciare la sua Ipo non appena le autorità locali rilasceranno le autorizzazioni necessarie per lo sbarco in Borsa.

Del resto non è una novità che Hsbc ha intenzione di puntare alla Cina, sono già diversi mesi che il colosso bancario inglese sta lavorando per diventare una delle prime società straniere quotate alla Borsa di Shanghai, inoltre di recente ha manifesto l’intenzione di raccogliere un significativo quantitativo di fondi per finanziare la sua espansione in Cina.

Banche in difficoltà, Regno Unito applica tassa

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore Credit Agricole potrebbe subire pesanti danni a causa della crisi greca, la banca francese ha infatti comunicato la possibilità che vengano iscritte nuove perdite per 1 miliardo di dollari circa riconducibili al business in Grecia.

Ma a quanto pare Credit Agricole non è l’unica banca francese a risentire delle difficoltà della Grecia, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, infatti, Société Générale controlla una banca di Atene che risulta essere in forte perdita. Stessa cosa vale anche per Bnp Paribas che ha tra le sue proprietà una banca portoghese e investimenti per diversi miliardi di euro sia in Grecia che in Spagna.

Mediolanum interessata a Banca Sara

Secondo alcune indiscrezioni di stampa Mediolanum sarebbe interessata a Banca Sara, una rete costituita da 500 promotori finanziari e masse in gestione per 2,4 miliardi di euro.

La notizia, dunque, appare in linea con le dichiarazioni rilasciate durante la scorsa settimana, quando i vertici di Mediolanum avevano annunciato la volontà di porre in essere una strategia avente ad oggetto l’acquisizione di reti di piccole banche al fine di incrementare il volume di masse gestite.

Settore bancario cinese in crisi

Nell’ultima seduta l’indice azionario principale cinese è riuscito a recuperare le abbondanti perdite subite nelle scorse contrattazioni per terminare con un leggero cambiamento con scambi poco importanti.

A quanto pare il settore bancario cinese risulta essere quello più debole e questa mancanza di fiducia degli investitori potrebbe dipendere dai piani di raccolta di liquidità promossa dal governo di Pechino.

Unipol Piano Industriale 2010-2012

Unipol ha chiuso il primo trimestre 2010 con un risultato compessivo di 62 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 135 milioni di euro registrata nello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato netto consolidato si è invece attestato a 1 milione di euro.

La raccolta di premi diretti nei danni è scesa del 3,7%, con combined ratio a 105% dal 108% di fine 2009. In calo anche la raccolta diretta vita che cede il 28,2% sul primo trimestre 2009 a 1,193 miliardi. Le risorse relative ai fondi negoziali si sono attestate a 2,1 miliardi mentre i fondi pensione aperti hanno raggiunto quota 220 milioni.

Rating banche europee alzato da Morgan Stanley

Morgan Stanley ha alzato il rating sul settore bancario europeo portandolo da “Cautious” ad “In-line”, una decisone che, come ha spiegato la stessa banca d’affari, deriva dall’annuncio da parte dell’Ecofin del pacchetto da 500 miliardi di euro destinato a far fronte alla crisi del debito sovrano e ad aiutare le banche a ridurre i costi di finanziamento.

Il giudizio di Morgan Stanley si colloca qundi in controtendenza rispetto alla valutazione effettuata qualche giorno fa da Moody’s, che aveva creato il panico nelle Borse europee dopo aver ipotizzato un rischio di contagio per i sistemi bancari di alcuni paesi europei, tra cui Portogallo, Spagna, Italia, Irlanda e Gran Bretagna.