
Nel dettaglio, in terza tranche, il Tesoro offre in asta, per minimo 2,75 e massimo 3,5 miliardi di euro, i Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) con la decorrenza 1 dicembre del 2012, la scadenza il 1 dicembre del 2015, il tasso d’interesse annuo lordo nominale al 2,75%, ed il codice ISIN IT0004880990.
Unicredit è pronta a lanciare sul mercato un covered bond a 7 anni per un controvalore totale pari a un miliardo di euro. Il rendimento del nuovo titolo dovrebbe attestarsi tra i 160 e i 165 punti base sul tasso midswap. La banca di Piazza Cordusio ha affidato la gestione del collocamento a Banca Imi (gruppo Intesa SanPaolo), Lloyd’s Bank, Rbs, Natixis. Al collocamento parteciperà la stessa Unicredit. Il covered bond, garantito da mutui immobiliari italiani, dovrebbe ottenere il rating AA+ da Standard & Poor’s, A2 da Moody’s e A da Fitch.
Continua il rally di Piazza Affari, che ha iniziato il 2013 nel migliore dei modi e sulla falsariga di quanto avvenuto nelle ultime settimane dello scorso anno. Stamattina l’indice azionario FTSE MIB è tornato sopra 17.000 punti, toccando un top di giornata temporaneo a 17.084 punti. Grazie al buon andamento di questi primi minuti di contrattazione, l’indice milanese è salito sui massimi più alti da marzo 2012. Attualmente l’indice FTSE MIB guadagna lo 0,37% a 17.021 punti. Il titolo migliore è Banca Mps.
Giornata molto positiva per il titolo Banca Mps, che guadagna il 6,81% a 0,251 euro. In mattinata il titolo è stato protagonista di un improvviso balzo, che ha spinto la quotazione fino a 0,258 euro, ovvero il livello più alto dal 20 settembre 2012. Lo scatto del titolo, che poco prima si muoveva in leggero rialzo in area 0,24 euro, ha provocato la sospensione per eccesso di rialzo. Il titolo è finito in asta di volatlità , ma poi è riuscito nuovamente a far prezzo e a tornare alle contrattazioni in continua.
Giornata estremamente positiva quella di ieri per la borsa di Milano, che aperto il 2013 con un vero e proprio exploit. L’indice azionario FTSE MIB ha chiuso con un rialzo del 3,81% a 16.893 punti, toccando così il livello più alto dal 22 marzo 2012. A favorire il boom del listino milanese è stato l’
Partenza sprint per l’azionario e l’obbligazionario italiano. Mentre la borsa di Milano evidenzia un rialzo spettacolare, superiore al 3%, sul mercato secondario dei titoli di stato gli investitori stanno acquistando Btp italiani a mani basse. Il rally dei titoli decennali italiani ha spinto lo spread Btp-Bund fino a 288 punti base. Attualmente la quotazione dello spread è pari a 290,5 punti, mentre nell’ultima seduta dell’anno la chiusura era stata pari a 321 punti base. Rispetto al valore di chiusura del 2012 il differenziale di rendimento tra Btp e Bund è sceso di oltre trenta punti (-9,4%).
Concluse le festività natalizie il Tesoro procede subito con una nuova emissione obbligazionaria di Buoni Ordinari del Tesoro a 6 mesi e di Certificati del Tesoro Zero Coupon per un controvalore complessivo superiore ai dieci miliardi di euro, in attesa dell’asta dei Btp di domani. Da qualche mese il trend dei tassi italiani è in discesa su tutte le scadenza, tanto che qualche giorno fa lo spread Btp-Bund è sceso fin sotto 290 punti base praticamente sul livello-obiettivo del premier Monti. Un anno fa la curva dei rendimenti italiana era invertita.
Da qualche mese il “tail riskâ€, ovvero il rischio di coda (“rischio catastroficoâ€), dovuta alla possibile rottura dell’euro o al default di un paese della zona euro, sembra ormai solo un vecchio incubo degli investitori e dei policy maker europei. L’azione della Bce, attraverso la creazione di uno scudo anti-spread e a una più incisiva manovra di politica monetaria, ha permesso negli ultimi mesi una discesa degli spread. Per il 2013 i rendimenti dei Btp italiani e dei Bonos spagnoli dovrebbero rientrare in limiti più contenuti rispetto alle oscillazioni mostrate nel 2012.
Il 2012 si chiude positivamente per i principali indici di borsa europei. Grazie all’eccelerazione avvenuta negli ultimi mesi, in particolare del comparto finanziario, alla fine le azioni dell’area euro hanno fatto meglio dei titoli inglesi, danesi, svedesi e svizzeri. Gli indici Europe Stoxx 600 ed Europe Stoxx 300 hanno messo a segno performance del 15-16%. La grande svolta per le borse europee è avvenuta a fine luglio scorso, quando Draghi annunciò di salvare l’euro a tutti i costi, e a inizio settembre con il lancio dello scudo anti-spread.
La crisi di governo, che fa seguito alle