Esito asta CTZ e BTP€i 24 febbraio 2012

Si è tenuta oggi l’asta avente ad oggetto il collocamento di CTZ (Certificati Zero Coupon) e di due distinte tranche di BTP€i (BTP indicizzati all’inflazione europea).

Per quanto riguarda i BTP€i, in particolare, sono stati collocati titoli con scadenza 15 settembre 2016 e scadenza 15 settembre 2019 per l’intero ammontare offerto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ossia rispettivamente per 754 e 747 milioni di euro.

Asta BTP 28 febbraio 2012

I risparmiatori che intendono investire in BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) possono approfittare dell’asta disposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per martedì 28 febbraio 2012.

Nel corso di tale asta, in particolare, verranno collocati BTP a cinque e dieci anni, ovvero: la terza tranche di BTP con decorrenza 1° febbraio 2012, scadenza 1° maggio 2017 e tasso di interesse annuo lordo del 4,75% (ISIN: IT0004793474); la prima tranche di BTP con decorrenza 1° marzo 2012, scadenza 1° settembre 2022 e tasso di interesse annuo lordo del 5,50% (ISIN da attribuire).

Asta CTZ e BTP€i 24 febbraio 2012

I risparmiatori che intendono acquistare i CTZ (Certificati Zero Coupon) e/o i BTP€i (BTP indicizzati all’inflazione europea) collocati nell’ambito dell’asta disposta dal MEF per domani 24 febbraio 2012, dovranno effettuare le relative prenotazioni presso la propria banca o altro intermediario finanziario autorizzato entro oggi.

Attraverso apposita comunicazione diffusa ieri in serata, in particolare, il Tesoro ha precisato che nell’ambito della suddetta asta verrà collocata la terza tranche di CTZ con decorrenza 31 gennaio 2012 e scadenza 31 gennaio 2014 (ISIN: IT0004793045), per un ammontare complessivo compreso tra un minimo di 2.000 milioni di euro e un massimo di 3.000 milioni di euro.

Asta BOT 27 febbraio 2012

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, mediante apposito comunicato stampa diffuso ieri in serata, ha comunicato di aver disposto per il 27 febbraio prossimo un’asta avente ad oggetto il collocamento di BOT (Buoni ordinari del Tesoro) semestrali e flessibili.

Nel corso di tale asta, più nel dettaglio, verranno collocati BOT semestrali con scadenza 31 agosto 2012 (184 giorni) per un ammontare pari a 8.750 milioni di euro e BOT flessibili con scadenza 20 dicembre 2012 (295 giorni) per un ammontare pari a 3.500 milioni di euro.

Spread Btp-Bund scende a 350 punti base

E’ in netto calo in data odierna, rispetto alla chiusura di venerdì scorso, lo spread tra i Btp italiani ed i titoli di Stato tedeschi sulla curva a dieci anni. Nel pomeriggio, infatti, il differenziale di rendimento si attesta attorno ai 350 punti basi con la “carta” italiana a dieci anni che segna un rendimento sotto il livello del 5,50%. Trattasi di tassi che, seppur elevati, sono di gran lunga più bassi rispetto ai valori record registrati nelle scorse settimane.

Che la situazione sia in miglioramento lo dimostra anche il dato fornito dalla Banca centrale europea (Bce), che la settimana scorsa non ha acquistato titoli di Stato dopo aver ridotto sensibilmente il controvalore degli acquisti anche nella settimana precedente con poco meno di 60 milioni di euro.

Esito asta BTP 14 febbraio 2012

La Banca d’Italia ha comunicato l’esito dell’asta disposta per oggi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e avente ad oggetto il collocamento di tre diverse tranche di BTP.

Più nel dettaglio, nel corso della suddetta asta sono stati collocati BTP con scadenza novembre 2014 per un ammontare complessivo pari a 4 miliardi di dollari, ossia il massimo della forchetta indicata da Tesoro e che ricordiamo era compresa tra un minimo di 2,75 miliardi ed un massimo di 4 miliardi.

conti correnti online

Esito asta BOT 13 febbraio 2012

L’asta dei BOT annuali con scadenza 14 febbraio 2013 tenuta oggi si è conclusa con il collocamento di titoli per un ammontare complessivo pari a 8,5 miliardi di euro, ovvero pari all’intero ammontare di titoli offerti dal ministero dell’Economia e delle Finanze, nonostante la domanda piuttosto debole.

Asta BTP 14 febbraio 2012

Martedì 14 febbraio si terrà l’asta avente ad oggetto il collocamento di tre diverse tranche di BTP (Buoni del Tesoro Poliennali): la settima tranche di BTP con decorrenza 15 novembre 2011 e scadenza 15 novembre 2014 (ISIN: IT0004780380), con tasso di interesse annuo lordo del 6%; la nona tranche di BTP con decorrenza 1° novembre 2011 e scadenza 1° novembre 2015 (ISIN: IT0004656275), con tasso di interesse annuo lordo del 3%; la diciannovesima tranche di BTP con decorrenza 1° agosto 2006 e scadenza 1° febbraio 2017 (ISIN: IT0004164775), con tasso di interesse annuo lordo del 4%.

Asta BOT 13 febbraio 2012

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso apposito comunicato stampa diffuso ieri in serata, ha comunicato di aver disposto per il giorno 13 febbraio 2012, con regolamento il giorno 15 dello stesso mese, un’asta avente ad oggetto il collocamento di BOT (Buoni Ordinari del Tesoro).

Nel corso di tale asta, in particolare, verranno offerti BOT annuali con scadenza 14 febbraio 2013 per un importo complessivo pari a 8.500 milioni di euro e BOT flessibili con scadenza 21 giugno 2012 per un ammontare complessivo pari a 3.500 milioni di euro.

Riacquisto bond banche penalizza famiglie e imprese

Le banche italiane ottengono dalla Banca centrale europea (Bce) denaro fresco a buon mercato, con un tasso pari ad appena l’1%, ma poi anziché concedere credito alle famiglie ed alle imprese effettuano riacquisti di bond per lucrare sul differenziale di rendimento senza correre rischi.

Ad affermarlo è l’Adusbef che in merito parla di un vero e proprio scandalo di cui sembra nessuno abbia voglia di dare risalto sui mezzi di comunicazione. E se chiaramente è questa la condotta delle banche, le famiglie e le imprese sono sempre più strozzate a causa delle limitazioni nell’accesso al credito, con la conseguenza che l’economia tricolore non riparte.

Investire in titoli di Stato e obbligazioni nel 2012

La crisi del debito sovrano e la conseguente debolezza della moneta unica hanno spinto diversi investitori a rivedere il proprio portafoglio obbligazionario, in alcuni casi per renderlo meno soggetto a possibili attacchi speculativi ma al tempo stesso anche meno redditizio, mentre in altri casi la modifica apportata ha addirittura contribuito ad innalzare il livello di rischio del portafoglio, una scelta che nasce dalla decisione di rischiare il proprio capitale tentando di intascare rendimenti interessanti offerti in questo periodo da titoli considerati rischiosi.

Spread Btp-Bund giù su accordo fiscal compact

Torna a scendere in data odierna lo spread Btp-Bund, in area 415 punti base circa, dopo la chiusura di ieri in area 430. Il mercato sembra apprezzare, anche se con un moderato entusiasmo, l’accordo europeo a 25 Paesi sul cosiddetto fiscal compact.

Da segnalare comunque che, oltre alla mancata e scontata non adesione della Gran Bretagna, anche la Repubblica Ceca sul fiscal compact al momento si è defilata a fronte invece dell’adesione in extremis e sofferta da parte della Polonia.

Spread titoli di Stato al nuovo record in Portogallo

Torna forte ad inizio ottava la speculazione sui debiti pubblici dell’Eurozona. Mentre in Grecia si stanno definendo in queste ore gli ultimi dettagli per trovare un accordo con i creditori, è il Portogallo ora a sentire le pressioni dei venditori di titoli Stati lusitani che, sulla curva a dieci anni, stanno facendo registrare in questo momento il nuovo massimo di rendimento dall’introduzione dell’euro.

Il differenziale tra i titoli di Stato portoghesi e quelli tedeschi, sulla curva a dieci anni, è infatti balzato sopra la soglia dei 1.500 punti base con la conseguenza che i rendimenti hanno sfondato la soglia record del 17%.

Esito asta BTP 30 gennaio 2012

Si è tenuta questa mattina l’asta avente ad oggetto il colocamento di Buoni Poliennali del Tesoro, tra cui il collocamento dell’undicesima tranche di BTP con scadenza 1° marzo 2022 e quello della prima tranche dei BTP con scadenza 1° maggio 2017.

L’asta dei BTP decennali si è conclusa con il collocamento di titoli per un ammontare di due miliardi di euro, pari alla parte alta della forchetta fissata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (1,5- 2 miliardi di euro).