Unicredit ceduto il supporto di breve a 2,20 euro

Il titolo Unicredit ieri pomeriggio ha compromesso la propria situazione, trasformando la fase di consolidamento in una più ampia correzione, con il relativo cedimento del supporto di breve posto a quota 2,20 euro per azione.

Questo calo del titolo ha così messo in discussione il break-out rialzista fatto registrare venerdì scorso.

Unicredit allungo verso 2,15 euro

Dopo la pubblicazione solamente ieri del bilancio 2009 di Unicredit, il titolo del gruppo, nonostante le forti perdite fatte registrare nello scorso anno, ha effettuato in borsa un importante e deciso balzo in avanti, raggiungendo così il primo target rialzista, posto in area 2,13-2,15 euro per azione, sulla scia di un ampio gap lasciato in avvio.

La situazione del titolo Unicredit tuttavia è molto complessa e difficile da decifrare, non fosse altro per le vicende che stanno interessando la società in questo periodo.

Bilancio Unicredit 2009

Unicredit ha chiuso il 2009 con un utile netto pari a 1,702 miliardi di euro, in netto calo rispetto ai 4,012 miliardi del 2008 ma superiore alle previsioni degli esperti che avevano stimato un utile pari a 1,326 miliardi. Se si considera solo il quarto trimestre l’utile netto è stato di 371 milioni contro il rosso di 4 milioni previsto dagli esperti.

Ad incidere in modo determinate sul calo dell’utile è stato senza dubbio il pesante aumento delle perdite su crediti che hanno raggiunto quota 8,3 miliardi contro i 3,7 miliardi del 2008, così come pure i crediti deteriorati lordi che sono aumentati a 57,6 miliardi.

Unicredit raggiunge accordo su Banca Unica

Alla vigilia della presentazione dei risultati relativi al 2009 sembra essere stato scongiurato il pericolo di dimissioni da parte di Alessandro Profumo, durante la riunione del comitato strategico tenutasi questa mattina i soci hanno infatti trovato un accordo sull’intero progetto di Banca Unica.

A breve si attende una nota attraverso la quale dovrebbe essere ufficializzato il tutto, per ora la notizia è stata diffusa dall’agenzia Radiocor secondo cui la riunione è stata caratterizzata da momenti di dialettica aperta ma non di scontro.

Unicredit break-out 2,05 euro

Il titolo Unicredit a Piazza Affari sta cercando di mettere a segno un nuovo tentativo di allungo, dopo il calo del valore coinciso più o meno con l’inizio del 2010.

Ieri Unicredit ha forzato la soglia psicologica a 2 euro, chiudendo la giornata in borsa in rialzo del 2,01% a quota 2,0025 euro per azione.

Aumento di capitale Unicredit sottoscritto al 98,23%

Unicredit-Banca

L’aumento di capitale di Unicredit è giunto al termine, con sottoscrizioni pari al 98,23% del totale dei titoli in vendita, quindi non c’è stato il tutto esaurito.

Il dato sull’aumento di capitale da 4 miliardi di euro deve comunque essere confermato, perchè devono ancora arrivare i numeri delle possibili revoche effettuate in Polonia e Germania.

Comunque i grandi soci della banca di Piazza Cordusio hanno partecipato tutti all’aumento di capitale.

Unicredit rimbalzo tecnico

unicredit rimbalzo tecnico

Il titolo Unicredit nelle ultime due sedute a subito degli importanti rialzi causati principalmente dal rimbalzo tecnico dopo una settimana di forti discese che hanno portato il titolo bancario a registrare volumi di iper venduto.

Banche austriache probabile aumento di capitale

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Come ha spiegato Kurt Pribil, co-responsabile del Fma, le banche austriache non dovrebbero pagare dividendi eccessivi e tenere a riserva gli utili per rinforzare il patrimonio, in quanto l’anno 2010 che si prospetta sarà un anno molto difficile.

Secondo Pribil sarà molto importante che gli ammortizzatori dei rischi siano consolidati, ed il consiglio è quello di non distribuire gli utili in maniera eccessiva, piuttosto conservarli al fine di creare patrimonio.

FonSai, prossima adesione ad aumento di capitale Unicredit

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Fausto Marchionni, amministratore delegato di Fondiaria Sai, ha affermato che la compagnia assicurativa non ha ancora deciso nulla in merito alla sottoscrizione dell’aumento di capitale Unicredit, tuttavia nonostante non sia ancora stata presa alcuna decisione definitiva l’amministratore delegato si è detto ottimista affermando che non ci dovrebbero essere difficoltà che potrebbero impedire l’adesione da parte di Fondiaria Sai.

In ogni caso Fondiaria Sai ha solo pochi giorni per decidere, l’aumento di capitale da 4 miliardi di Unicredit si conclude infatti il prossimo 29 gennaio.

Ferrero rinuncia a Cadbury

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Secondo alcune indiscrezioni di stampa Ferrero avrebbe rinunciato a mettere le mani su Cadbury, dopo due giorni di colloqui con l’americana Hershey, con cui il colosso di Alba ha tentato di creare un’alleanza per contrastare l’offerta di Kraft e acquisire Cadbury, pare che Ferrero ha deciso di non lanciare alcuna offerta e di rinunciare ad acquisire il colosso britannico.

Se la notizia dovesse rivelarsi fondata significherebbe che a prevalere è stato il patron Michele Ferrero, da sempre restio a far crescere l’azienda mediante acquisizioni e partnership.

Quarto trimestre Unicredit in peggioramento

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La banca guidata da Alessandro Profumo ha fatto sapere, durante l’operazione che ha portato all’aumento di capitale per un valore di 4 miliardi di Euro, che il quarto trimestre 2009 sarà peggiore del terzo e questo risultato era immaginabile considerata l’esposizione della banca in paesi esteri che vertono in gravi difficoltà come Grecia, Spagna, Repubblica Ceca oltre all’esposizione purchè minima nei confronti di Dubai World.

Aumento di capitale UniCredit 4 miliardi

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UniCredit ha dato il via all’aumento di capitale da 4 miliardi di euro, con un prezzo per azione stabilito di 1,589 euro, dei quali 1,089 a titolo di sovrapprezzo, con 3 azioni di nuova emissione per ogni 20 azioni già esistenti.

Il titolo a Piazza Affari ha risposto molto bene alla notizia, guadagnando il 2,36% a quota 2,39 euro per azione, arrivando addirittura a sfiorare i 2,405 euro, con scambi che hanno interessato ben l’1,2% del capitale.

Put 18.000 Unicredit 5 milioni di scambi

unicredit

In occasione della festività dell’Epifania si sono ovviamente registrati scambi molto più bassi rispetto al normale a Piazza Affari, dove però c’è da segnalare la chiusura comunque positiva del Ftse Mib a circa 23.600 punti.

Al centro dell’attenzione c’era il mercato SeDex (Mercato telematico dei Securitised Derivates) che ha proposto come protagonisti di giornata Unicredit e Societè Generale.

Aumento di capitale Unicredit pronto a partire

Unicredit

L’aumento di capitale di Unicredit Banca è pronto a partire, in serata è prevista infatti la riunione dei vertici finanziari di UniCredit e delle banche che si sono impegnate per quanto riguarda il collocamento e la garanzia dell’operazione, ossia Credit Suisse, Goldman Sachs, Mediobanca, Ubs, Bnp Paribas, Nomura e Société Générale.

Domani o al massimo dopodomani dovrebbe arrivare l’autorizzazione da parte della Consob mentre giovedì ci sarà la riunione del Consiglio di Amministrazione che avrà il compito di decidere, sulla base di quanto discusso con le banche, il rapporto di concambio tra azioni nuove e azioni vecchie e il prezzo di emissione.