
A darne notizia è stata proprio la Exor nel precisare come l’emissione rientri nel programma da 1 miliardo di euro complessivi che il 6 aprile scorso è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione della società .

Azimut Holding, titolo quotato a Piazza Affari con il simbolo “AZMâ€, è senza dubbio una delle storie positive della borsa milanese. Da inizio anni le azioni del gruppo attivo nel risparmio gestito sono in rialzo del 60%. La scorsa settimana, il giorno 9 ottobre, Azimut è salito fino a 9,71 euro, ovvero sui livelli più alti da novembre 2007. L’andamento del titolo in borsa non passa di certo inosservato e oggi Deutsche Bank ha deciso di premiare ulteriormente il gruppo con una promozione.
Il titolo STMicroelectronics resta sotto i riflettori a Piazza Affari, dopo i rumors relativi allo spin-off delle attività aziendali. Stamattina le azioni del colosso italo-francese attivo nel settore dei seminconduttori sono state oggetto di analisi di due grandi banche d’affari. Goldman Sachs ha deciso di aumentare il target price a 6,1 euro dalla precedente valutazione di 5,6 euro. La banca americana ha confermato il giudizio “buy†(acquistare le azioni). Ubs, invece, ha alzato il target a 4 euro da 3,8 euro.
E’ iniziato ieri il periodo di collocamento del terzo Btp Italia emesso dal Tesoro italiano. Sarà possibile prenotare il titolo di stato indicizzato all’inflazione fino a giovedì 18 ottobre. Ieri è avvenuto un vero e proprio boom di richieste, che hanno raggiunto i 2,483 miliardi di euro. Ciò vuol dire che solo nel primo giorno di emissione è stato superato l’intero importo collocato con il secondo Btp Italia a giugno scorso, quando furono raccolti complessivamente 1,74 miliardi di euro.
Non è un buon momento per le azioni Saipem, che in borsa stanno mostrando un andamento molto negativo negli ultimi giorni. Venerdì il titolo ha perso il 5,58%, toccando il minimo più basso dal 27 luglio scorso a 35,16 euro. Oggi il titolo perde lo 0,06% a 35,19 euro, evidenziando una performance nettamente peggiore dell’indice azionario di riferimento FTSE MIB che guadagna più dello 0,8%. A pesare sull’andamento in borsa del colosso petrolifero è la bocciatura ricevuta da Barclays, che ha tagliato il prezzo obiettivo.
Grandi manovre a Cologno Monzese. La Fininvest, ovvera la cassaforte della famiglia Berlusconi, sembra sia seriamente intenzionata di trovare un socio di minoranza per Mediaset, anche se il perimetro dell’accordo dovrebbe essere limitato soltanto alla piattaforma Mediaset Premium. La pay-tv del gruppo del Biscione mostra da tempo conti in rosso, nonostante l’aumento del numero di clienti, e potrebbe essere affiancato da un socio di minoranza forte. Il nome più accreditato è quello di Al Jazeera, tv araba e maggiore emittente televisiva delle news del Qatar.
Può sembrare incredibile ma il titolo che ha fatto peggio a Piazza Affari nei primi nove mesi e mezzo del 2012 è stato A2A. Incredibile perché A2A è un titolo considerato “difensivoâ€, visto che appartiene al settore delle utilities che solitamente hanno importanti flussi di cassa e robuste cedole da versare ai propri azionisti anche nei momenti più difficili per le borse. Eppure A2A è il titolo peggiore tra le aziende a maggiore capitalizzazione della borsa milanese. Il motivo risiede nel suo elevato debito.



Ormai è in dirittura d’arrivo l’accordo tra CartaSi, il leader italiano delle carte di credito, e Banca Monte dei Paschi di Siena che dovrebbe portare ad un maggiore consolidamento del settore del credito al consumo. L’idea era nata nello scorso febbraio, ma ormai siamo alle battute finali della trattativa. Banca Mps era stato socio di CartaSi fino al 2008, ma poi decise di uscire dal progetto insieme a Intesa SanPaolo e Unicredit per fare spazio all’Istituto centrale delle banche popolari italiane (Icbpi), specializzata in sistemi di pagamento.
Nessun cambiamento nei piani di Finmeccanica dopo il fallimento delle trattative per la fusione tra i colossi dell’aerospazio Bae Systems e Eads. A piazza Monte Grappa restano fermamente convinti di unire le forza con Thales, un’opzione strategica suggerita dal mercato già prima dell’annuncio delle nozze tra Eads e Bae. Giuseppe Orsi, presidente e amministratore delegato del gruppo, ha ora intenzione di portare avanti il processo di riorganizzazione e poi andare a discutere con il governo della possibile integrazione con i francesi.
Il consiglio di amministrazione di Prelios, già Pirelli Real Estate, ha esaminato ieri in dettaglio le proposte dell’americana Fortress Investment Group e della Feidos di Massimo Caputi. Alla fine il board della società immobiliare ha deciso di bocciare la proposta degli americani e di concedere l’esclusiva di un mese alla Feidos per definire al meglio le condizioni di rafforzamento del patriomonio di Prelios. Si tratta di un passo in avanti importante nel rilancio della società , una delle realtà storiche di Piazza Affari.
