
La decisione di dividere Motorola in due entità è stata presa soprattutto perchè si ritiene che avere due società indipendenti e quotate in borsa possa aiutare a migliorare la posizione nei diversi mercati, in particolare per quanto riguarda la divisione cellulari che nell’ultimo periodo ha faticato molto a competere con i nuovi smartphone.
In ogni caso si tratta di un risultato che ha stupito perchè comunque inferiore rispetto alle attese degli analisti che al contrario avevano previsto un utile netto di 121 milioni di euro.
Se si considera solo il quarto trimestre l’utile netto ammonta a 0,64 miliardi, da confrontare con la perdita di 0,87 miliardi registrata nello stesso periodo del 2008. Si tratta di un dato questo che supera le previsioni degli analisti e che si ritiene sia stato conseguito per via del rimbalzo del prezzo del petrolio nell’ultima parte dell’anno.
Le aspettative per il 2010 sono piuttosto buone, il Ceo Jan du Plessis ha infatti detto che in base alle previsioni i fattori che hanno portato al rialzo i prezzi delle materie prime dovrebbero continuare anche nel corso del 2010.
Dopo Ilti Luce, acquisita a marzo 2008, e Saeco, acquisita a luglio dello stesso anno, ora è la volta di Luceplan, azienda attiva nel settore dell’illuminazione particolarmente attenta al design. La chiusura definitiva della transazione è prevista per la fine del secondo trimestre 2010 ed è subordinata al verificarsi di specifiche condizioni già stabilite dalle due aziende.
Il fatturato ammonta a 33.712 milioni di euro, in calo del 10,8% su base annua ma in crescita del 25% nell’ultimo trimestre. La quota di mercato mondiale, che comprende sia le automobili che i veicoli commerciali, è cresciuta dello 0,1%.
Se si considera l’intero 2009 l’utile è stato di 6,7 miliardi di franchi svizzeri, pari a circa 4,6 miliardi di euro, in crescita rispetto alla perdita di 8,2 miliardi registrata nel 2008.
Considerando solo il quarto trimestre l’utile netto adjusted ammonta a 188 milioni di euro, ossia in calo del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, durante il quale occorre però precisare che fu raggiunto un risultato senza precedenti.
Il fatturato ha raggiunto quota 7,36 miliardi di euro, in crescita del 3,8% rispetto ai 7,09 miliardi registrati nel quarto trimestre 2008. Alla luce di questi risultati la società ha affermato che l’incremento dell’utile per azione è atteso tra il 2% e il 5%, per l’anno in corso gli analisti stimano invece una riduzione dell’utile per azione di circa un punto percentuale.
A diffondere la notizia è stata la stessa società fornitrice di energia elettrica attraverso una nota in cui viene specificato che il bond verrà offerto tra il 15 e il 26 febbraio, salvo chiusura anticipata o proroga, e avrà un ammontare di 2 miliardi, estendibile fino a 3 miliardi.
Un calo questo che, sebbene potesse essere previsto soprattutto alla luce difficile situazione che continua a caratterizzare il mercato delle materie prime, si colloca al di sotto delle previsioni degli analisti che al contrario avevano previsto per BHP Billiton un utile di 5,1 miliardi di dollari.
I risultati conseguiti dal leader mondiale delle bibite analcoliche sono perfettamente in linea con le attese degli analisti che avevano previsto proprio un utile di 66 centesimi per azione. Coca-Cola è dunque riuscita a non deludere le aspettative, questo è stato possibile siprattutto grazie ad un aumento dei volumi di vendita in America Latina, circostanza che ha consentito di far fronte al calo che invece è stato registrato in Nordamerica.
I ricavi netti sono stati pari a 15,01 miliardi di euro, ossia in crescita del 9,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’utile operativo ammonta a 1,01 miliardi di euro mentre l’utile ordinario è stato invece di 850 milioni di euro.