Società controllate da Dubai World

TheWorldDubai

Le difficoltà economiche e la conseguente richiesta di una moratoria sul debito da parte di Dubai World ha letteralmente creato il panico, dopo la diffusione della notizia le borse hanno iniziato a crollare e il timore è quello di una nuova crisi finanziaria.

Quello che però i meno informati ed esperti si stanno chiedendo è come mai le difficoltà economiche di Dubai World sono in grado di scatenare il rischio di una nuova crisi finanziaria, la risposta è fornita da un articolo de Il Sole 24 Ore che elenca le società controllate dalla holding Dubai World, mettendo dunque in piena luce la potenza economica di questo colosso.

Andamento mercato immobiliare 2009

edilizia

I risultati delle indagini sul mercato immobiliare svolte dall’Agenzia del Territorio, per quanto riguarda l’andamento delle compravendite nei primi nove mesi del 2009, e da Nomisma, che ha presentato il rapporto di fine anno per quanto riguarda i mercati delle principali aree metropolitane, mostrano un mercato immobiliare pressocchè bloccato, dove chi deve vendere aspetta la ripresa della domanda e chi deve comprare attende un calo delle quotazioni. Il risultato, dunque, è una diminuzione degli scambi e un calo molto contenuto dei prezzi.

Secondo i dati diffusi da Nomisma i prezzi delle 13 aree considerate evidenziano tutti un calo, soprattutto a Firenze in cui è stata registrata una diminuzione del 5,9%, mentre la tenuta migliore è stata registrata a Cagliari dove la riduzione è stata dell’1,4%.

Differenze Fed Bce

Bernanke- Trichet

Negli ultimi mesi tutti i più grandi economisti del mondo sono stati concordi nel ritenere che il momento più duro della crisi economica è passato e che ora l’economia mondiale si avvia veso una lenta e graduale ripresa, questo fino a pochi giorni fa quando la richiesta di moratoria da parte di Dubai World ha fatto temere una nuova crisi finanziaria.

Prima della notizia entrambe le sponde dell’Atlantico, la Banca centrale europea da una parte e la Federal Reserve dall’altra, stavano pensando a quando e come eliminare il supporto e gli aiuti concessi alle banche, ma la sensazione è che ora questa non sia più una priorità, anche se la notizia di Dubai secondo gli esperti è stata recepita in maniera di diversa dalle due banche centrali.

Mutuo Ambra di Banca Sella

Mutuo Ambra

Mutuo Ambra di Banca Sella è il classico mutuo a tasso variabile adatto per chi vuole poter beneficiare dell’eventuale andamento positivo dei tassi di interesse e avere un mutuo che sia sempre in linea con l’andamento del mercato.

Mutuo Ambra di Banca Sella può essere richiesto per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’abitazione principale o della seconda casa e ha una durata che può arrivare fino ad un massimo di 30 anni.

Sofferenze bancarie in linea con le previsioni

Corrado Passera

Qualche giorno fa il presidente dell’Abi Corrado Faissola è intervenuto nel corso dell’assemblea annuale dell’Aibe e ha parlato della difficile situazione in cui versano le banche italiane affermando che a sua avviso è possibile che le perdite sui crediti per la fine dell’anno arrivino addirittura ad una cifra molto vicina ai 20 miliardi di euro.

L’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, si è detto non stupito per le stime del presidente dell’Abi affermando che si tratta di dati che sebbene abbiano ad oggetto delle cifre piuttosto importanti sono comunque in linea con le previsioni.

Previsioni Peugeout Citroen 2009 – 2010

psa peugeout citroen

Da Psa Peugeot Citroën arrivano notizie rassicuranti, il gruppo è infatti ottimista sulle previsioni dell’andamento della propria attività soprattutto alla luce del fatto che la situazione inizia a migliorare e appare decisamente più confortante rispetto a quelle che erano attese.

Nel secondo semestre del 2009, infatti, il gruppo sarà in equilibrio per quanto riguarda il risultato operativo, un ottimo traguardo soprattutto considerando la perdita di 826 milioni registrata nei primi sei mesi dell’anno.

Proroga Opa Safilo

safilo

Hal Holding, società impegnata nel salvataggio di Safilo, ha deciso di prorogare ulteriormente la scadenza dell’offerta pubblica di acquisto per i bond Safilo fino a lunedì 30 novembre, precisando però che questa sarà l’ultima proroga che verrà concessa, ma del resto non ci sono alternative dal momento che il 30 novembre scade anche l’accordo di lock-up in base al quale alcuni detentori di bond si sono impegnati a cedere le loro obbligazioni, un pacchetto pari al 38,76%.

La dilazione riguarda l’offerta per il bond da 195 milioni, con scadenza 2013, che si sarebbe dovuta concludere oggi.

Conseguenze moratoria richiesta da Dubai World

Lse

La moratoria sul debito chiesta da Dubai World come previsto ha avuto pesanti ripercussioni, anzitutto Moody’s ha tagliato il rating di sei importanti imprese legate al Governo di Dubai, tra queste Dp World che è passata da A3 a Baa2, Dubai Electricity and Water Authority che da A3 sono passate a Baa2 e il gruppo immobiliare Emaar Properties che da Baa1 è passato a Ba2.

A subire pesanti ripercussioni anche i titoli del London stock exchange, le azioni della società che gestisce la piazza londinese sono infatti crollate, circostanza dovuta al fatto che Dubai con la sua quota del 20% è il primo azionista della società di gestione del mercato inglese e le notizie delle difficoltà di Dubai World hanno spaventato gli investitori.

Fiducia imprese manifatturiere in crescita a novembre

imprese

Sulla base dei dati diffusi dall’Isae l’indice sulla fiducia delle imprese italiane nel mese di novembre è salito a 78,8 dal 77,4 di ottobre, raggiungendo così il livello massimo da settembre 2008.

La fiducia è aumentata soprattutto tra i produttori di beni di consumo dove è stato registrato un aumento dell’indice da 83 a 85, mentre l’avanzamento è stato meno marcato per gli intermedi, passati a 77,6 da 76,1, e per i beni di investimento, a 70,2 da 69,1. La crescita della fiducia, come sempre, non è avvenuta in maniera omogenea ma in modo diverso a seconda delle diverse zone geografiche, un miglioramento più marcato ha infatti interessato l’Italia centro-settentrionale mentre nel Mezzogiorno al contrario è stato registrato un calo.

Dubai World chiede una moratoria sul debito

dubai

La crisi del mattone ha colpito anche il governo di Dubai e le sue ricchezze dal momento che Dubai World, la potente holding pubblica che controlla anche i colossi della logistica e dell’energia, ha una passività che ammonta 59 miliardi di dollari, ovvero il 70% dell’intero debito statale, e ha chiesto ai creditori una moratoria di sei mesi sul debito nonchè la possibilità di rinegoziare le sue posizioni in cui tra le altre cose è compreso anche un bond islamico da 3,52 miliardi della controllata Nakheel che scade il prossimo 14 dicembre.

Secondo gli esperti una simile ristrutturazione equivale ad un default, circostanza che ha fatto salire incredibilmente i credit default swap sul debito e che quindi va ad accrescere ulteriormente il rischio di insolvenza.

Bilancia commerciale extra Ue +117 milioni ad ottobre 2009

esportazioni

In base ai dati diffusi dall’Istat ad ottobre 2009 le esportazioni sono calate del 9,1% rispetto al mese di settembre mentre al contrario le importazioni hanno registrato un aumento dell’1,2%.

Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente i flussi commerciali con i paesi extra Ue sono diminuiti del 23,4% per le esportazioni e del 26,1% per le importazioni. Ad ottobre 2009 il saldo commerciale con i paesi extra Ue risulta positivo per 117 milioni di euro, in miglioramento rispetto al deficit di 366 milioni di euro registrato ad ottobre 2008.

Previsioni utili Fiat e Chrysler

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L’amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne durante un incontro con gli investitori a Londra ha confermato gli obiettivi della casa automobilistica torinese per il 2009, ovvero un flusso di cassa che supera il miliardo di euro e un indebitamento industriale al di sotto dei 5 miliardi.

Per quanto riguarda Chrysler, invece, si prevede un utile operativo compreso tra 1,6 e2,4 miliardi di dollari nel 2011, 3 e 3,5 miliardi nel 2012, 3,8 e 4,4 miliardi nel 2013 e 4,7 e 5,2 miliardi nel 2014. Per l’utile netto è fissato un target di 3 miliardi nel 2014 mentre l’indebitamento netto si prevede raggiungerà gli 8 miliardi alla fine del 2009, per poi ridursi di 4 miliardi nel periodo compreso tra il 2011 e il 2013.

Baic nuovamente interessata a Saab

saab

La vendita di Saab sembrava quasi conclusa, le trattative tra General Motors e Koenigsegg sembravano procedere per il verso giusto ma all’improvviso la casa automobilistica svedese si è ritirata e ha deciso di abbandonare i negoziati.

A questo punto Saab rischia il fallimento e mentre si pensa a come salvare l’azienda e i suoi circa 4.100 dipendenti si fa largo un’altra soluzione, quella di un nuovo interessamento da parte della cinese Baic (Beijing Automotive Industry Holding) che dopo essere venuta a conoscenza della rinuncia da parte di Koenigsegg si è detta pronta a riprendere la trattativa per l’acquisto di Saab.

Dividendo Intesa Sanpaolo atteso da Compagnia di Sanpaolo

intesa sanpaolo

La Compagnia di Sanpaolo, principale azionista di Intesa Sanpaolo, ha affermato che per l’esercizio 2009 prevede la possibilità di un ritorno al dividendo, sebbene si stima una cedola di importo piuttosto modesto.

A rivelarlo è stato il presidente della Compagnia, Angelo Benessia, il quale ha affermato che nel 2009 tra i proventi della gestione del patrimonio non è stato possibile erogare un dividendo ma ha aggiunto che nel 2010 la situazione sarà diversa, sebbene gli azionisti dovranno accontentarsi di un importo piuttosto basso.