HBSC annuncia un aumento di capitale

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La crisi economica continua a mettere in ginocchio quelli che rappresentano i principali istituti bancari di tutto il mondo. Questa volta tocca a Hsbc, il colosso bancario britannico che, trovandosi in seria difficoltà, ha deciso di optare per una nuova emissione azionaria quantificata in 12,5 miliardi dei sterline.

La manovra pianificata dalla banca britannica prevede che ciscun titolare di cinque azioni possa acquistarne ulteriori due a condizioni vantaggiose. Quella posta in essere da Hsbc, quindi, rappresenta la più grande emissione azionaria mai effettuata in tutta la storia del Regno Unito: la più grande fino a questo momento, infatti, era stata quella posta in essere da Rbs e quantificata in 12 miliardi di sterline.

Come calcolare il tasso del mutuo

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Il mutuo è il più grande problema che una persona deve affrontare per poter acquistare una casa, non solo perchè rappresenta comunque la sottoscrizione di un debito che ci accompagnerà per gran parte della nostra vita ma anche perchè che si intende poco di economia e finanza proverà una grande confusione derivante dal fatto che la maggior parte delle persone non conosce i principi e i termini basilari che le banche adoperano per illustrare i loro prodotti.

Per aiutarvi a comprendere meglio l’ABC del linguaggio dei mutui già qualche tempo fà abbiamo parlato della differenza tra mutui a tasso variabile e mutui a tasso fisso. Oggi, invece, esaminiamo la modalità di calcolo del tasso del mutuo. Prima, però occorre fornire alcune delucidazioni sui principali termini che andremmo ad utilizzare.

Conto corrente senza bollo statale con Conto Tascabile

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Conto Tascabile è uno innovativo servizio offerto da Che Banca!. Si tratta, nel dettaglio, di una carta ricaricabile che funziona come un vero e proprio conto corrente, offrendo al cliente la possibilità di effettuare operazioni tipiche di un conto corrente bancario e del tutto estranee ad una carta ricaricabile come, ad esempio, bonifici, accredito dello stipendio, domiciliazione delle utenze, ecc.

Ovviamente, però, ci sono dei piccoli limiti che possono essere intesi come tali solo se il conto tascabile viene comparato ad un conto corrente mentre se lo compariamo ad una carta ricaricabile quelli che vengono elencati come limiti, in realtà, diventano dei vantaggi.

Accordo concluso tra Citigroup e il governo americano

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Accordo raggiunto tra il governo americano e il colosso bancario Citigroup, almeno secondo quanto riportato dal Wall Street Journal nelle scorse ore. Secondo quanto segnalato dal giornale statunitense l’accordo prevede che il governo americano acquisti una partecipazione azionaria che oscilla tra il 30% e il 40%.

L’accordo, che dovrebbe essere annunciato ufficialmente nelle prossime ore, prevede la conversione di azioni privilegiate attualmente detenute dal Tesoro, per un ammontare di circa 25 milioni di dollari, in azioni ordinarie con diritto di voto. Non tutte le azioni Citigroup possedute dal governo, quindi, saranno oggetto di conversione. Il Tesoro americano, infatti, possiede azioni Citigroup per un ammontare di 45 milioni di dollari.

Borsa in tempo reale

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Per essere sempre aggiornati sull’andamento in borsa dei principali titoli azionari basta avere un Pc con connessione ad internet e pochissimi istanti del vostro tempo. Il web, infatti, è in grado di offrirci notizie in tempo reale non solo sull’attualità, la politica o altri argomenti più o meno rilevanti, ma anche sull’andamento delle azioni, circostanza che rende felici tutti non solo i numerosi azionisti ma anche coloro che sono semplicemente interessati alla materia.

Per esservi di aiuto a tale scopo vi forniamo di seguito un elenco di siti che consentono di essere sempre aggiornati in tempo reale sull’andamento delle azioni. La maggior parte di questi siti, oltre a consentirci di verificare l’andamento in tempo reale di tutti i titoli azionari, sia italiani che stranieri, ci consentono di leggere interessantissime analisi tecniche e, soprattutto, di essere costantemente aggiornati sulle ultime notizie del mondo economico e finanziario.

General Motors registra perdite per 9,6 miliardi di dollari

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General Motors ha reso noto di aver registrato una perdita di circa 9,6 miliardi di dollari durante l’ultimo trimestre del 2008. La notizia arriva all’indomani del primo discorso tenuto da Barack Obama dinanzi al Congresso a camere riunite, discorso in cui il Presidente degli Stati Uniti ha affermato che non ha alcuna intenzione di abbandonare il settore automobilistico ma, al contrario, di essere pronto a fornire il sostegno del governo soprattutto per tutelare le migliaia di lavoratori dipendenti delle aziende automobilistiche.

La perdita registrata da General Motors nell’ultimo trimestre del 2008, se sommata a quelle registrate nella restante parte dell’anno, raggiunge un ammontare complessivo di 30,9 miliardi di dollari, una perdita piuttosto grave ma comunque migliore rispetto a quella relativa al 2007, anno in cui la casa automobilistica di Detroit aveva registrato perdite per un ammontare di 43 miliardi di dollari.

Che Banca!, la banca retail del gruppo Mediobanca

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Che Banca! è la banca che il gruppo Mediobanca ha creato con lo scopo di offrire prodotti semplici, sicuri e convenienti pensati proprio per rispondere alle esigenze del cliente moderno, offendo soluzioni perfettamente in linea con i tempi e, allo stesso tempo, fornendo piena assistenza e la garanzia del gruppo Mediobanca.

Che Banca!, in realtà, ha tra i suoi meriti quello di aver portato una ventata di novità all’ambiente bancario, trasformandolo da un contesto tipicamente rigido e formale a un ambiente confortevole e familiare, pensato proprio per far si che i clienti siano perfettamente a loro agio.

Zerotondo di Intesa San paolo, il conto a zero spese

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Sono numerose le banche per per cercare di limitare i danni derivanti dalla concorrenza esercitata dalle banche online propongono ai loro clienti soluzioni analoghe. E’ il caso questo di Zerotondo, il conto corrente proposto da Intesa San Paolo e che consente di risparmiare sui costi di gestione operando esclusivamente tramite internet o telefono.

Essere al passo con i tempi, del resto, è assolutamente necessario e proponendo conti correnti di questo tipo le banche hanno la possibilità di attirare a sè sia i più scettici che preferiscono optare per il conto corrente “tradizionale”, sia tutti coloro che, invece, utilizzando quotidianamente internet preferiscono risparmiare sui costi di getione ma, allo stesso tempo, affidarsi ad istituti bancari resi più affidabili da una lunga storia ed esperienza.

Firmato il decreto sui “Tremonti bond”

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Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha firmato il decreto che autorizza la sottoscrizione da parte del Tesoro di obbligazioni emesse da banche italiane. Lo scopo del decreto, quindi, è quello di accrescere il patrimonio degli istituti bancari per aumentare le possibilità di finanziamento dell’economia italiana, favorendo così una sua ripresa dopo i duri colpi inflitti dalla crisi.

Ma le banche che sceglieranno di ricorrere ai cosiddetti “Tremonti bond” dovranno rispettare una serie di condizioni stabilite dallo stesso decreto. Anzitutto dovranno pagare una cedola annua il cui valore sarà compreso tra il 7,5% e l’8,5%, questo però soltanto per i primi anni poichè successivamente il loro valore crescerà gradualmente.

Obama promette sostegno per il settore auto

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Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, durante il suo primo e attesissimo discorso tenuto ieri dinanzi al Congresso, ha confermato che il suo programma economico non prevede l’abbandono del settore auto. Quello che, in realtà, spinge Obama ad aiutare l’industria automobilistica non è affatto la convinzione che le varie case costruttrici meritino l’aiuto del governo per rimanere in vita, bensì i numerosi lavoratori dipendenti che perderebbe il loro posto di lavoro in caso di fallimento delle varie aziende.

Obama, infatti, ha sottolineato che la sua azione non è affatto finalizzata a correggere gli errori che il settore automobilistico ha commesso in passato ma, bensì, a tutelare i milioni di lavoratori che rimarrebbero senza lavoro e non sarebbero più in grado di fornire sostegno economico alle proprie famiglie.

Bernanke: la fine della crisi è vicina

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Il governatore della Federal Reserve Ben Bernanke ha mostrato un inaspettato ottimismo affermando che la crisi economica, che ha avuto effetti devastanti sulle economie mondiali, potrebbe terminare entro la fine del 2009, consentendo così ai principali istituti bancari e alle varie industrie di cominciare una lenta ripresa già dagli inizi del 2010.

L’ottimismo di Bernanke, come lui stesso ha spiegato, deriva dal bassissimo livello dei tassi che probabilmente rimarrà tale per molto tempo, circostanza che costituisce un forte stimolo per l’intero sistema economico.

L’Agcom multa Vodafone, Telecom Italia e altri operatori telefonici

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E’ davvero un periodo nero per le compagnie telefoniche. Solo pochi giorni fà, infatti, l’Antitrust aveva multato Vodafone e Tim per aver modificato unilateralmente i propri piani tariffari. Ebbene, è di poche ore fà la notizia di una nuova sanzione inflitta dall’Agcom (Autorità Garante delle telecomunicazioni) a danno di Vodafone, Telecom Italia, Opitel, Bt Italia e Eutelia.

Le varie sanzioni inflitte, che ammontano ad un totale di 2,8 milioni di euro, sono state il frutto di una serie di procedimenti che L’Autorità aveva intrapreso per verificare la corretta applicazione, da parte delle compagnie telefoniche, delle norme relative alla portabilità del numero, ai servizi non richiesti e ai vari indici di qualità.

Cresce la fiducia dei consumatori

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L’appello che Silvio Berlusconi ha più volte rivolto agli italiani, inviandoli a non modificare le proprie abitudini e il proprio stile di vita per evitare un ulteriore peggioramento della crisi economica, sembra essere stato sufficientemente recepito dalle famiglie italiane, almeno secondo i dati resi noti dall’Isae (L’Istituto di Studi e Analisi Economica).

Secondo l’istituto, infatti, la fiducia dei consumatori in quest’ultimo periodo è progressivamente salita fino a raggiungere, durante il mese di Febbraio, livelli che ormai non si registravano dal mese di Dicembre del 2007.

Fusione tra Generali e Alleanza

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E’ stata annunciata ieri la decisione relativa all’incorporazione da parte di Generali della già controllata Alleanza Assicurazioni. Il piano, che è stato annunciato dai consigli di amministrazione delle società coinvolte, prevede che le attività di Alleanza e Toro vengano fatte confluire in un una nuova società che, mediante fusione per incorporazione, verrà assorbita da Generali.

La suddetta fusione, quindi, avverrà mediante l’emissione di nuove azioni il cui rapporto è di 0,33 azioni di Generali per ogni azione di Alleanza. In questo modo, quindi, si prevede di dar vita ad una società in grado di coprire una quota di mercato superiore al 5% dell’intero mercato italiano, con oltre 3,3 milioni di clienti.