Bper rating tagliato da Standard & Poor’s a BB-

bperPesante bocciatura di Standard & Poor’s su Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che resta così invischiato tra le società speculative grade, comunemente chiamate junk (spazzatura). L’agenzia di rating americana ha deciso di abbassare il giudizio sul merito di credito di lungo periodo di un notch a BB- da BB, migliorando però l’outlook a “stabile” da “negativo”. Ciò vuol dire che non sono in programma ulteriori revisioni al ribasso del rating nei prossimi mesi. Confermato poi il rating di breve termine a B. A Piazza Affari, però, il titolo Bper è tonico.

Bpm mercato non crede al consolidamento delle popolari

This picture shows a view of the Banca Popolare di Milano on December 2, 2012 in Milan. AFP PHOTO / GIUSEPPE CACACE        (Photo credit should read GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)Nonostante una partenza positiva all’inizio della mattinata di ieri, il titolo Banca Popolare di Milano non è riuscito a chiudere in territorio positivo a causa del crollo generalizzato dei titoli bancari, dovuto al forte aumento dello spread (leggi anche Spread Btp-Bund risale a 245 su tensioni politiche) e alle preocupazioni relative alla stabilità del governo Letta. Inoltre, il mercato sembra non credere ai rumors relativi alla possibilità di un consolidamento delle banche popolari in Italia. Le azioni Bpm hanno così chiuso con una flessione del 2,81% a 0,3872 euro.

FED: fumata nera. Incertezza e volatilità sui mercati

Chicago Cityscapes And City ViewsL’atmosfera di incertezza e confusione non è stata dissipata. Anche se la Federal Reserve ha deciso di non apportare alcuna modifica alla propria politica monetaria (almeno per ora) e dunque di ridimensionare gli enormi sforzi di stimolo economico, il rilascio dei minutes della banca centrale americana suggeriscono che nulla è ancora definito. La Fed sembra privilegiare la linea del “wait and see”, lasciando Wall Street e le piazze del resto del mondo particolarmente nervose. 

Ubs scommette su Intesa Sanpaolo

UBS_SECRETS_10808fUbs ha rivisto ancora la propria esposizione sul mercato europeo, andando a incrementare le proprie partecipazioni in diverse società del vecchio Continente. Per quanto concerne il mercato italiano, ad essere terminata nell’occhio degli impieghi dell’istituto elvetico è stata soprattutto Intesa Sanpaolo, che insieme ad ABB Ltd e Hutchson Whampoa è stata ricompresa nella Global Top 40 Stock List. Cerchiamo di capirne le motivazioni, e le valutazioni dell’istituto nei confronti della banca italiana.

Mps continua la corsa su Piazza Affari

MPS Bank Former Management Fined Five Million EurosMonte dei Paschi di Siena continua la sua inarrestabile corsa su Piazza Affari. Dopo aver archiviato la settimana con un rialzo del 14,1%, il titolo della banca toscana apre la sessione odierna con un nuovo balzo, facendo registrati nuovi massimi e aggiornando i precedenti toccati nel mese di giugno. Mps si pone in controtendenza rispetto all’andamento generale della Borsa di Milano che, dopo un avvio sottotono, ha allargato le perdite allineandosi alle piazze europee.

Creval declassata da Moody’s. La banca perde investment grade.

US-FINANCE-ECONOMY-MOODY'SCreval Credito Valtellinese, perde l’investment grade. L’agenzia di rating Moody’s, a termine della revisione iniziata il 10 dicembre 2012, ha infatti declassato la banca a Ba3 tagliando il rating di lungo termine (precedentemente a Baa3) , quello di breve termine (passato da Prime-3 a Not-Prime) e lo Standalone bank financial strength rating (abbassato da D+ a E+) con outlook stabile. I nuovi rating assegnati a Creval, riflettono i timori dell’agenzia americana circa la redditività della banca, e lasciano presagire un possibile ulteriore declassamento.

Unicredit: le raccomandazioni Jp Morgan

UniCreditJp Morgan ha diramato un interessante approfondimento su Unicredit, esponendo possibilità di normalizzazione dell’utile nel 2015, e incrementando il target price da 3,31 euro agli attuali 4 euro. Confermando il rating neutral sul titolo, Jp Morgan dichiara che Unicredit è la top pick tra le banche italiane grazie alla sua sensibilità al miglioramento del costo del funding e grazie al potenziale di crescita delle attività italiane.

MPS archivia il primo semestre 2013 in rosso

MPS Bank Former Management Fined Five Million EurosMps archivia in rosso il primo semestre 2013. Costosissima, con una valanga di crediti deteriorati (un’esposizione pari a 19 miliardi di euro, equivalente a 13,8 punti percentuali rispetto al totale degli impieghi verso i clienti) e in continua perdita, la situazione dell’istituto è tutt’altro che incoraggiante. Ad aggravare ulteriormente lo scenario, e a minare il già precario equilibrio della banca senese, c’è il prestito dello stato, di cui MPS ha beneficiato allinizio dell’anno (per un ammontare di 4,1 miliardi di euro) e che pesa ormai come un macigno. I cosiddetti Monti Bond dovranno infatti essere presto convertiti in azioni.

Previsioni trimestrali Monte Paschi Siena 2013

MPS Dopo la chiusura dei mercati di Borsa Monte dei Paschi di Siena pubblicherà i dati relativi all’andamento del secondo trimestre dell’anno. L’attesa degli operatori è tutta incentrata su tale comunicazione, con il consensus che stima un margine di interesse in calo del 28 per cento su base annua, a quota 570 milioni di euro, per ricavi totali pari a 1,098 miliardi di euro, in flessione del 16 per cento, e utile operativo in flessione del 34 per cento a quota 316 milioni di euro.

Mediobanca è da comprare secondo Citigroup

mediobanca_vinciIl settore bancario italiano resta sempre molto volatile e sensibile a diverse variabili macro, tra cui l’andamento dell’economia domestica, il sentiment di mercato e le oscillazioni dello spread. Gli analisti finanziari di Citigroup restano molto cauti sull’Italia, ma ritengono che Mediobanca sia una storia di successo da premiare con un rating “buy”, ovvero comprare le azioni. Il colosso finanziario americano ha così avviato la copertura sul titolo della banca di Piazzetta Cuccia con un giudizio molto positivo. Il target price è stato fissato a 5,6 euro per azione.

Banco Popolare contesta downgrade Moody’s

banco_popolareIl gruppo Banco Popolare non è affatto d’accordo con la decisione dell’agenzia di rating Moody’s di tagliare il giudizio sul merito di credito dell’istituto di credito. Moody’s ha abbassato il rating di lungo periodo a “Ba3” da “Baa3”, confermando l’outlook negativo, che presuppone la possibilità di nuovi declassamenti nei prossimi trimestri. E’ stato tagliato anche il rating di breve periodo a “NP” (Not Prime) da “P-3”. Inoltre, il Bank Financial Strenght Rating (BFSR) è stato tagliato a “E+” dalla precedente valutazione di “D+”. Banco Popolare contesta, però, questa decisione.

Banca Generali record raccolta mensile giugno 2013

banca generali

Un livello di raccolta mensile che, a giugno 2013, è stato il più alto di sempre con 305 milioni di euro. Ad ottenere questo record è stata la società quotata in Borsa a Piazza Affari Banca Generali S.p.A. nel precisare che, su un totale di 305 milioni di euro di raccolta, 126 milioni di euro sono stati realizzati da Banca Generali Private Banking, e 179 milioni di euro dalla rete Banca Generali.

Credem colloca nuova tranche obbligazioni bancarie garantite

credem

Una nuova tranche di OBG, obbligazioni bancarie garantite, per un controvalore di 500 milioni di euro. A collocarla con successo è stato il Credem nell’ambito del proprio programma di emissioni, avviato nel mese di dicembre del 2010, interamente assistite da mutui residenziali, per un controvalore complessivo di 5 miliardi di euro.

Mediobanca promossa da Equita Sim a “buy”

mediobanca_vinciIl crollo di venerdì delle azioni Mediobanca può rappresentare un’opportunità d’acquisto. Ne sono convinti gli esperti di Equita Sim, che hanno deciso di aumentare il giudizio sul titolo della banca di Piazzetta Cuccia a “buy” (acquistare le azioni) da “hold” (tenere le azioni in portafoglio). Dopo la presentazione del piano strategico al 2016, il titolo Mediobanca ha perso il 9,4%. Stamattina, dopo un rimbalzo iniziale in apertura, il titolo è passato in territorio negativo e segna una flessione dello 0,27% a 4,392 euro.