Titolo Unicredit sospeso per eccesso di ribasso

Dopo l’annuncio dei termini e delle caratteristiche relative all’aumento di capitale Unicredit, il titolo dell’istituto di Piazza Cordusio continua a perdere terreno, tanto da essere stato sospeso per eccesso di ribasso nel primo pomeriggio dopo essere arrivato a perdere oltre 16 punti percentuali.

A risollevare l’andamento del titolo non sono bastate neanche le rassicurazioni arrivate dall’amministratore delegato Federico Ghizzoni, che stamani si è detto certo della buona riuscita dell’operazione, soprattutto alla luce del fatto che una buona parte dell’aumento è già stata prenotata.

Spread Btp-Bund palla al piede del settore bancario

Tornano pesanti in data odierna a Piazza Affari le tensioni e le vendite sul comparto bancario. E’ Unicredit anche oggi in testa ai ribassi sul FTSE MIB dopo l’annuncio relativo al prezzo di esercizio, scontato di oltre il 40%, delle azioni di nuova emissione collegate all’imminente aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro.

Non aiuta inoltre lo spread Btp-Bund, che da giorni continua a stazionare oltre la soglia critica dei 500 punti base; anzi in data odierna è stato toccato un massimo a 520 punti base subito dopo l’esito delle aste di titoli pubblici in Francia, e dopo che in Ungheria un’asta di titoli di Stato si è conclusa con un controvalore collocato ben al di sotto del previsto.

Aumento di capitale Unicredit rassicurazioni da Ghizzoni

L’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, nel corso di un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore ha commentato la reazione del titolo dopo l’annuncio di ieri riguardante la tempistica e le caratteristiche dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro.

Ghizzoni, in particolare, si è detto sorpreso per le perdite registrate ieri dal titolo, definendole una reazione tecnica che in realtà ci si poteva aspettare.

Bper e Fondi Arca in partnership decennale

Un accordo commerciale avente una durata pari a ben dieci anni, e finalizzato alla distribuzione dei Fondi Comuni Arca. A firmarlo è stata Bper, Banca Popolare dell’Emilia-Romagna nel precisare con una nota come nelle prossime settimane anche le altre Banche del Gruppo sottoscriveranno allo stesso modo un accordo di distribuzione dei Fondi Comuni di Investimento Arca avente una durata di dieci anni.

Il rafforzamento di tale partnership è arrivato in concomitanza con il perfezionamento dell’operazione, verificatesi tutte le condizioni sospensive, legata alla cessione dei Fondi a marchio Optima proprio alla società di gestione del risparmio Arca SGR S.p.A..

Azioni Unicredit post raggruppamento

Da oggi, martedì 27 dicembre del 2011, le azioni ordinarie ed a risparmio del colosso bancario Unicredit S.p.A. quotano post raggruppamento. L’operazione, annunciata nei giorni scorsi, rappresenta la prima fase delle azioni finalizzate poi alla messa a punto di un aumento di capitale.

Il raggruppamento, sia per le azioni ordinarie Unicredit, sia per i titoli a risparmio, è stato di 1 azione nuova per ogni 10 possedute; rispetto ai valori di chiusura di venerdì scorso, i prezzi di riferimento post raggruppamento, sono stati di conseguenza rivisti, ed in particolare moltiplicati per dieci, rispettivamente a 6,90 euro per le azioni ordinarie, ed a 9,95 euro per i titoli a risparmio.

Bpm possibile aumento accantonamenti per class action

Ieri l’assemblea degli obbligazionisti di Banca Popolare di Milano ha approvato la modifica al bond “Convertendo Bpm 2009-2013”, in forza della quale la scadenza del prestito è stata anticipata al 29 dicembre 2011 anziché al 1° giugno 2013, come inizialmente previsto, mentre il prezzo minimo di sottoscrizione è passato a 2,7 euro rispetto ai 6 euro inizialmente previsti.

La notizia non rappresenta una grossa novità in quanto la modifica era già stata preannunciata, per cui la maggior parte degli analisti ne aveva già tenuto conto dell’ambito della formulazioni di giudizi e previsioni.

Modifica bond Bpm approvata dall’assemblea degli obbligazionisti

L’assemblea degli obbligazionisti di Banca Popolare di Milano ha approvato a larga maggioranza la proposta di modifica del prestito obbligazionario “Convertendo Bpm 2009-2013 – 6,75%” emesso nel 2009.

A fronte di tale modifica, dunque, è stata anticipata la scadenza del titolo al 29 dicembre 2011 anziché al 1° giugno 2013 come inizialmente previsto, di conseguenza il prezzo minimo di sottoscrizione è passato a 2,7 euro dai 6 euro inizialmente previsti.

Azioni Unicredit ordinarie e risparmio raggruppate

E’ in rampa di lancio, in linea con quanto già preannunciato nelle scorse settimane al mercato, l’operazione di raggruppamento delle azioni ordinarie ed a risparmio del colosso bancario europeo Unicredit S.p.A..

La società quotata in Borsa a Piazza Affari, infatti, ha reso noto che l’operazione di raggruppamento dei titoli è fissata per martedì prossimo, 27 dicembre 2011, sulla base dei seguenti rapporti: 1 nuova azione ordinaria Unicredit S.p.A., con il codice ISIN IT0004781412, per ogni 10 azioni ordinarie esistenti con il codice ISIN IT0000064854; allo stesso modo, anche per le azioni di risparmio il rapporto è di una nuova azione Unicredit S.p.A. per ogni 10 attualmente in circolazione.

Rating banche italiane messo sotto osservazione da Fitch

A seguito della decisione di mettere sotto osservazione il rating dell’Italia in vista di un possibile dowgrade, l’agenzia di rating Fitch ha rivisto il rating sulla struttura patrimoniale di Unicredit e messo sotto osservazione quello di alcune tra le principali banche italiane.

Su Unicredit, in particolare, è stato tagliato il rating a lungo termine da “A” ad “A-“, quello a breve termine da “F1” a “F2” e il rating individuale da “a” ad “a-“. I rating di Unicredit sono inoltre stati posti sotto osservazione con implicazioni negative.

Possibile ristrutturazione bond “Convertendo Bpm 2009-2013”

Banca Popolare di Milano ha comunicato solo poche ore fa l’esito dell’aumento di capitale, archiviato con la sottoscrizione del 94,02% del totale dei titoli offerti e con la copertura da parte del consorzio di garanzia delle azioni non sottoscritte al termine dell’offerta.

Finita la fase della ricapitalizzazione, dunque, ora l’istituto bancario si accinge a varare un piano industriale e ad affrontare il nodo connesso ad uno dei punti presenti nell’ambito di tale piano e avente ad oggetto la possibile ristrutturazione del bond “Convertendo Bpm 2009/2013 – 6,75%”.

Credito Valtellinese semplifica le strutture societarie

Si è chiuso in linea con le scadenze previste il progetto di riorganizzazione e di semplificazione a livello di partecipazioni societarie da parte di Creval, Gruppo Credito Valtellinese. Trattasi, nello specifico, di operazioni già comunicate al mercato e rientranti nel Piano Strategico del Gruppo creditizio a valere per gli anni dal 2011 al 2014; queste operazioni, tra l’altro, permetteranno al Gruppo bancario Credito Valtellinese di conseguire degli importanti target di efficienza a livello economico.

L’ultima fase della riorganizzazione è avvenuta nella giornata di ieri, a Milano, quando è stato siglato l’atto finalizzato a rendere efficace, con effetti giuridici a partire dall’1 gennaio del prossimo anno, l’operazione di fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Fano nel Credito Artigiano S.p.A..

Banca Generali riorganizza le attività di gestione

Via libera, per Banca Generali, al progetto che prevede la fusione per incorporazione di BG SGR S.p.A., una società interamente controllata. Questo dopo che ieri i Consigli di Amministrazione di Banca Generali, quotata in Borsa a Piazza Affari, e di BG SGR S.p.A., hanno approvato un’operazione che completa quella che è la riorganizzazione e l’efficientamento delle attività di gestione e di quelle operative.

Previa autorizzazione dell’operazione da parte della Banca D’Italia, la fusione per incorporazione di BG SGR S.p.A. in Banca Generali segue la cessione da parte di quest’ultima dei fondi di diritto italiano a Generali Investments Italy SGR.

Giudizio analisti titolo Intesa Sanpaolo positivo

Il giudizio degli analisti sul titolo Intesa Sanpaolo è senza dubbio positivo, soprattutto dopo che i test condotti dall’Eba (Europea Banking Authority) hanno evidenziato l’adeguata patrimonializzazione dell’istituto guidato da Enrico Cucchiani.

Gli analisti di Goldmam Sachs, in particolare, hanno alzato la raccomandazione portandola da “neutral” a “buy” e il target price da 1,55 a 1,9 euro, inserendo al contempo il titolo nella Pan-Europe Buy List, ossia nella lista dei titoli da acquistare.

Goldman porta il rating delle banche europee a neutral

Nella giornata di ieri Goldman Sachs ha cambiato nuovamente opinione, portando il rating del settore bancario europeo da underweight a neutral, proprio il giorno dopo le richieste dell’Eba alle banche stesse.

Solamente il 30 novembre scorso Goldman aveva posto il rating sottopeso convinta che il contesto economico stesse ulteriormente peggiorando. Hanno influito molto la lentezza della crescita e la necessità di sistemare i bilanci così come il calo della domanda di prestiti alle imprese e l’aumento dei prestiti in sofferenza.