Banche italiane fanno muro sulle disposizioni dell’Eba

La revisione delle regole in materia di requisiti di patrimonializzazione delle banche, che saranno più stringenti, deve essere effettuata tenendo conto di quello che è il peggioramento del ciclo economico. A farlo presente è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, per voce del suo Direttore Generale, Giovanni Sabatini, durante un incontro nel corso del quale è stato fatto il punto della situazione in merito all’entrata in vigore dei nuovi regolamenti di Basilea3.

Nel dettaglio, l’ABI non condivide nel metodo quello che è l’approccio dell’Eba in quanto non c’è stata una consultazione preventiva, e neanche un’analisi di impatto; l’Associazione, inoltre, ha una posizione critica sull’approccio dell’Eba anche nel merito in quanto per le banche il problema attuale è quello della liquidità.

Banca Generali annuncia raccolta record novembre 2011

Con un controvalore complessivo pari a 165 milioni di euro, Banca Generali, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore bancario, assicurativo e del risparmio gestito, ha conseguito a novembre 2011 il miglior dato mensile sulla raccolta del 2011.

A darne notizia è stata proprio Banca Generali nel sottolineare come in virtù di tale performance la raccolta netta dall’inizio dell’anno, e fino al 30 novembre del 2011, si attesti ad oltre un miliardo di euro, per la precisione a 1.082 milioni di euro.

Settore bancario in rialzo per garanzie dello Stato sulle banche

La manovra Monti salva Italia ha avuto un impatto positivo sull’andamento della Borsa italiana, con l’All Share e l’Ftse MIB entrambi in rialzo di oltre due punti percentuali.

Oltre al rialzo dei principali indici azionari, la manovra varata dal governo ha avuto un impatto positivo anche sull’andamento dei principali titoli azionari del settore bancario per via della norma relativa alle garanzia dello Stato sulle passività delle banche.

Assemblea Ordinaria e Straordinaria MPS a febbraio 2012

Con un apposito avviso, il Gruppo bancario MPS, Monte dei Paschi di Siena, ha provveduto a convocare l’Assemblea dei Soci, in sede sia ordinaria, sia straordinaria. L’appuntamento, in prima convocazione, è fissato per l’1 febbraio del 2012, al numero 23 di Viale Mazzini in Siena con inizio alle ore 9; ed eventualmente in seconda convocazione il giorno dopo, giovedì 2 febbraio del 2012, stessa ora e stesso luogo.

Per la parte ordinaria, l’Assemblea dei Soci di MPS sarà chiamata, tra l’altro, a deliberare in merito all’acquisto ed alla vendita di azioni proprie, mentre per la parte straordinaria ci sono all’ordine del giorno due proposte: la proposta di aumento del capitale sociale a titolo gratuito, e la proposta relativa alla conversione delle azioni di risparmio MPS in azioni ordinarie.

Banco Popolare ha un nuovo modello organizzativo

Via libera per il Banco Popolare al nuovo modello organizzativo susseguente all’ok da parte del CdA al progetto che prevede la fusione nel Banco Popolare delle banche del territorio.

Nella giornata di ieri, dopo l’Assemblea dei Soci di sabato scorso, si è infatti riunito per la prima volta il nuovo Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare che, sotto la presidenza di Carlo Fratta Pasini, ha nominato in qualità di Amministratore Delegato Pier Francesco Saviotti; il Direttore Generale è Maurizio Faroni, mentre in qualità di Condirettore Generale è stato nominato Domenico De Angelis.

Fusione Mps Intesa Sanpaolo esclusa da Guzzetti

A Piazza Affari il titolo Mps cede oltre un punto percentuale a 0,2408 euro sulla scia del calo registrato dai principali titoli del settore bancario.

Per quanto riguarda Mps, in particolare, in questi giorni si discute sulla ristrutturazione del debito della Fondazione Monte dei Paschi, azionista di maggioranza dell’istituto bancario, che risulta indebitata per una somma pari a 1,1 miliardi. Di questi, in particolare, 525 milioni sono dovuti ad un consorzio che vede JP Morgan in veste di capofila, 200 milioni a Mediobanca e 30 milioni a CS.

Banco Popolare passa alla governance tradizionale

La governance del Gruppo bancario Banco Popolare passa al sistema tradizionale, ovverosia a quello rappresentato dalla presenza di un Consiglio di Amministrazione e di un Collegio Sindacale. A deciderlo sabato scorso, 26 novembre del 2011, con una maggioranza vasta, è stata l’Assemblea degli Azionisti del Banco Popolare riunitasi per l’occasione in sede straordinaria. Sotto la presidenza di Carlo Fratta Pasini, sabato scorso all’Assemblea erano presenti oltre 4.500 azionisti, e nel complesso circa 8.300 considerando anche tutte le deleghe di voto.

Per la parte ordinaria, a valere sugli esercizi di Bilancio del Banco Popolare del 2011, del 2012 e del 2013, l’Assemblea dei Soci del Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari ha eletto sia i componenti del Consiglio di Amministrazione, sia quelli del Collegio Sindacale.

Fitch declassa otto banche italiane

L’agenzia di rating Fitch nella serata di venerdì ha declassato otto banche italiane di medie dimensioni. Il declassamento di Fitch è dovuto all’economia che non si è mai ripresa dalla crisi iniziata nel 2008, inoltre l’agenzia ritiene che probabilmente l’Italia è già in una fase di recessione.

Fitch sostiene che le banche italiane debbano affrontare sfide strutturali in un complesso contesto operativo: prevede che rimarranno elevate le svalutazioni sui crediti, la redditività operativa invece è diminuita per colpa dei bassi interessi e degli alti costi di finanziamento.

Cucchiani probabile nuovo amministratore delegato di Intesa Sanpaolo

La prossima riunione del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, almeno stando a quanto riferito da alcune indiscrezioni di stampa, è fissata per domani ed è più che probabile che, oltre alle altre eventuali discussioni all’ordine del giorno, si deciderà anche il nome del nuovo amministratore delegato, che verrà poi proposto al Consiglio di gestione, dopo che l’attuale Ad Corrado Passera è stato nominato ministro dello Sviluppo Economico dal neo premier Mario Monti.

Banca Generali in rialzo per giudizio positivo Equita

A Piazza Affari, oltre a Cell Therapeutics, nella seduta odierna viaggia in controtendenza rispetto ai principali indici azionari anche Banca Generali, che segna un rialzo dello 0,14% a 7,15 euro.

Ad influire positivamente sull’andamento della quotazione dell’istituto bancario triestino è soprattutto la notizia positiva arrivata da Equita, che ha comunicato di aver inserito il titolo nel suo portafoglio small cap a fronte di una serie di fattori positivi, tra cui figurano l’efficace modello di business, il buon andamento della raccolta e l’elevato dividend yield (6-7%).

Aumento di capitale Bpm 2011 primi dati confortanti

A Piazza Affari il titolo Bpm nel pomeriggio segna una flessione di oltre 12 punti percentuali dopo essere stato sospeso per eccesso di ribasso nel corso della mattinata.

A risollevare l’andamento del titolo non sono bastate le parole rassicuranti espresse dal presidente del consiglio di sorveglianza Filippo Annunziata, che si è detto fiducioso sull’esito dell’aumento di capitale definendo i primi dati riguardanti l’operazione “confortanti”, pur sottolineando il difficile contesto macroeconomico che fa da sfondo all’operazione.

Moody’s mette rating debito UniCredit sotto osservazione

I rating sul debito del Gruppo bancario europeo UniCredit sono sotto osservazione da parte dell’Agenzia specializzata Moody’s. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari nell’aggiungere che Moody’s ha contestualmente messo sotto osservazione, per un possibile downgrade, anche alcune società che appartengono al Gruppo bancario.

Per Unicredit S.p.A. i rating sotto osservazione sono il “Prime-1”, rating di breve termine, “A2” che è il rating di lungo termine, il cosiddetto “BFSR”, Bank Financial Strength Rating, attualmente pari a “C-“, nonché il rating sul debito senior e su quello junior.

Bilancio Ubi Banca gennaio settembre 2011

Ubi Banca ha archiviato i primi nove mesi del 2011 con un utile netto in calo del 7,6% a 183,7 milioni di euro contro i 197,7 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Al netto delle poste non ricorrenti, l´utile netto risulta essere pari a 108,7 milioni di euro, in flessione del 4,3% rispetto ai 113,6 realizzati nel corso dei primi nove mesi del 2010.

Nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2011 i proventi operativi si sono attestati a 2,534 miliardi, ossia in flessione del 2% rispetto al 2010, mentre il margine d´interesse è risultato pari a 1,575 miliardi di euro, in riduzione dell’1,2% rispetto ad un anno fa.

Piano strategico Unicredit 2010-2015

Al termine della riunione di ieri del Consiglio di amministrazione, Unicredit ha reso noto il piano strategico 2010-2015 predisposto al fine di riuscire a raggiungere un rendimento sul capitale tangibile pari al 12% nel 2015.

Il piano, in particolare, prevede che entro il 2013 Unicredit riesca a raggiungere un utile netto pari a 3,8 miliardi, un ROTE del 7,9% e un rendimento rettificato per il rischio al 4,7%, mentre entro il 2015 l’istituto dovrebbe riuscire a raggiungere un utile netto di 6,5 miliardi e un ROTE del 12%.