
Le banche interessate dal downgrade sono Mps, Banco Popolare, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e Iccrea Holding (Istituti di credito cooperativo).
Le banche interessate dal downgrade sono Mps, Banco Popolare, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e Iccrea Holding (Istituti di credito cooperativo).
L’agenzia statunitense, dunque, ha ampliato il suo sguardo sulla banca alla luce dei dubbi in merito alla sua capacità di soddisfare le richieste di patrimonializzazione dell’Eba dopo i risultati degli stress test condotti lo scorso dicembre.
A spingere al rialzo il titolo dell’istituto bancario senese è il piano di ricapitalizzazione approvato ieri in serata dal Consiglio di amministrazione e che, come anticipato, esclude il possibile ricorso ad un aumento di capitale.
A monte del declassamento attuato dagli analisti della banca tedesca c’è la richiesta di ulteriore capitale aggiuntivo per 3,3 miliardi di euro avanzata nei confronti della banca senese dall’Eba lo scorso dicembre e a cui Mps dovrà ottemperare entro il prossimo 30 giugno.
Ciascuna delle banche interessate dovrà apportare la quantità di nuovo capitale richiesta entro il prossimo 30 giugno, mentre per il prossimo 20 gennaio è fissato l’appuntamento con la Banca d’Italia, durante il quale le sopra citate banche dovranno illustrare il piano predisposto per adeguare il loro patrimonio alle richieste dell’Eba.
I titoli del settore bancario continuano però a viaggiare in territorio negativo, con Unicredit che cede l’1,37% a 2,878 euro, con conseguente calo anche dei diritti legati all’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro.
Viola ha spiegato che l’ulteriore capitale necessario per rispondere ai requisiti richiesti dall’Eba verrà raccolto mediante azioni di capital management, un’ottimizzazione dell’attivo e la cessioni di alcuni asset.
I diritti sono saliti dell’80,85% a 0,85 euro nella sola giornata di ieri, contraddistinta fin dall’inizio della seduta da grossi ordini di investitori istituzionali.
A Piazza Affari il titolo Mps risente del taglio arrivato dalla banca svizzera, nel pomeriggio segna infatti una flessione dello 0,76% a 0,1955 euro.