
A risentirne maggiormente, tuttavia, è stata soprattutto la raccolta pubblicitaria per così dire cartacea mentre il settore della pubblicità online è stato meno colpito dalla crisi, soprattutto in Italia.
A risentirne maggiormente, tuttavia, è stata soprattutto la raccolta pubblicitaria per così dire cartacea mentre il settore della pubblicità online è stato meno colpito dalla crisi, soprattutto in Italia.
I proventi operativi del gruppo bancario sono stati pari a 2 miliardi di euro circa, il che vuol dire +11% rispetto al primo semestre 2008, e a questi dati è seguito subito il commento di Pierfrancesco Saviotti, che guida l’istituto.
Un risultato dunque inferiore rispetto a quello ottenuto nel 2008 ma accolto in maniera positiva visto che è comunque superiore alle attese. Gli analisti, infatti, avevano previsto un utile di 47 milioni.
Nonostante il calo accentuato, tuttavia, i risultati trimestrali sono stati accolti in maniera positiva da Intesa Sanpaolo poichè si tratta di dati che, sebbene portino il segno meno rispetto ai precedenti, risultano essere comunque superiori alle attese. Le attese degli analisti, infatti, avevano previsto profitti semestrali pari a 1,48 miliardi e un utile trimestrale di 419 milioni.
Gli altri dati principali, che sono stati esaminati dal Cda del gruppo, mettono in risalto una crescita della raccolta diretta del 6,2% su base annua e impieghi in aumento del 3,7%.
I dati sono stati resi noti dal gruppo attraverso una nota in cui viene anche specificato che a cambi costanti l’incremento dei ricavi sarebbe del 2%. L’ebitda, invece, si attesta a 77,8 milioni con un margine sulle vendite del 21,7%, mentre l’ebit è di 62,1 milioni, rappresentando il 17,3% delle vendite.
Nonostante queste previsioni alcune aziende hanno iniziato a registrare i primi segnali di ripresa già dal primo trimestre. Tra queste troviamo Ubi Factor, la società attiva nel settore del factoring di Ubi Banca che ha comunicato i risultati relativi al primo semestre del 2009, chiuso con un utile netto di 10,9 milioni di euro, ossia in crescita del 9,5% rispetto al primo semestre dello scorso anno.
Un dato che è stato letto in chiave positiva visto che dopo un periodo di continui cali questo è il primo trimestre in cui non si registra una contrazione di rilievo, basti pensare che nel primo trimestre del 2009 la stessa organizzazione aveva registrato un calo del 2,1%.
La notizia è stata resa nota dal gruppo attraverso una nota e nonostante non si tratta di risultati positivi il gruppo non si è detto affatto preoccupato perchè si tratta di risultati da analizzare anche in riferimento al difficile contesto economico attuale e soprattutto bisogna tener conto del fatto che essi vengono paragonati al primo semestre del 2008, un semestre in cui il gruppo ha ottenuto risultati record del tutto eccezionali.
Ad essere colpite sono state non solo agenzie minoritarie ma anche i colossi del settore, come Adecco che ha chiuso il secondo trimestre del 2009 con una perdita di 147 milioni di euro, un risultato disastroso se paragonato a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno quando aveva registrato un utile di 212 milioni di euro.
I ricavi hanno fatto segnare un calo organico del 3,8% a 13,953 miliardi, il margine operativo lordo è salito del 3,1% a 5,670 miliardi, il Mol organico è di 5,747 miliardi, salito dal 39,7% al 41,2% se confrontato col fatturato.
Si tratta di un ottimo risultato perchè dimostra che la società è riuscita a recuperare dopo un periodo di crisi ma al tempo stesso è un risultato che non soddisfa il gruppo visto che è in calo del 52% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando l’utile netto era stato di 644 milioni di euro.