
A spingere in alto i risultati del produttore danese è stato non solo il positivo andamento dell’attività ma anche e soprattutto i risultati positivi registrati in Asia.
A spingere in alto i risultati del produttore danese è stato non solo il positivo andamento dell’attività ma anche e soprattutto i risultati positivi registrati in Asia.
L’attuazione di questo piano, tuttavia, non ha giovato al titolo in Borsa che al momento cede lo 0,65% a 13,66 euro. Al contrario, invece, gli analisti sembrano essere piuttosto ottimisti sui risultati che la società riuscirà a conseguire nei prossimi mesi, soprattutto per via degli interventi di ristrutturazione.
La redditività del gruppo impegnato nel settore alimentare è cresciuta grazie ad un Ebitda di 21,2 milioni di euro, in miglioramento dai 16,5 della prima metà del 2009, con un aumento pari al 28%.
I ricavi si sono attestati a 21,3 milioni mentre l’Ebitda è stato pari a 5,8 milioni rispetto agli 1,7 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il cash flow ha raggiunto quota 3,9 milioni rispetto ai 2 milioni dello scorso anno.
Si tratta del secondo trimestre consecutivo chiuso in rialzo da GM, e del migliore risultato di bilancio addirittura dal lontano 2004 ad oggi.
Ad aver favorito il buon risultato della società sono state anche le aggiudicazioni di gare di appalto relative sia ad importanti clienti già in portafoglio sia a nuovi clienti.
A spingere in alto i risultati semestrali del colosso alimentare svizzero è stata soprattutto la forte domanda proveniente dai paesi emergenti e l’aumento dei prezzi. Grazie a questi due fattori la società nell’ultimo trimestre ha registrato una crescita organica del 6,1%, contro una crescita del 6% prevista dagli esperti.
Il gruppo, in particolare, ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 1,09 miliardi di euro, in calo rispetto ai 1,33 miliardi del primo trimestre ma in crescita rispetto ai 71 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Come dicevamo, dunque, si tratta di un dato superiore alle attese degli analisti che, al contrario, per il colosso olandese avevano previsto un utile pari a 709 milioni di euro.
Anche per il settore delle costruzioni è stato registrato un lieve miglioramento, anche se i livelli restano ancora troppo bassi, soprattutto per via del deterioramento dei prezzi di vendita, un problema presente in modo particolare in tutte le aree geografiche in cui opera l’azienda italiana.
Al contrario ha registrato una flessione del 66% l’Ebitda che si è attestata a 51,0 milioni di euro, un calo dovuto soprattutto ai bassi margini di raffinazione, così come pure è risultato in calo l’utile netto, pari a 21,1 milioni di euro, ossia con una contrazione del 64% rispetto al secondo trimestre 2009.
La divisione di Hannover di Volkswagen, ha presentato dunque i conti relativi all’intero primo semestre del 2010, chiuso con una crescita di vendite molto importante, soprattutto se rapportate all’anno precedente.
Per Rcs, il gruppo di Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport, i ricavi consolidati del Q2 2010 sono aumentati a quota 1.096,6 milioni di euro, dai 1.092,5 precedenti.
La società operante nel settore energia, ha chiuso la prima metà del 2010 con un utile netto che è triplicato in confronto allo stesso periodo del 2009, con ricavi che sono cresciuti del 76%, replicando all’ottima semestrale di Eni.
Uno dei motivi principali del successo e di questi numeri per TerniEnergia è stato sicuramente l’aumento della potenza installata, che nel primo semestre 2009 era di 8,6 Mwp, ed ora è di 24,2 Mwp.
Oggi, presentandovi la trimestrale di AIG notiamo come non per tutte le compagnie assicurative sia un gran periodo.